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03 NOVEMBRE 2019
Se Speranza dimentica la Guardia Medica



Gentile direttore,
gli  iscritti allo SMI  Continuità Assistenziale della Asl Napoli 1 centro che io rappresento evidenziano ancora una volta il ruolo insostituibile dei presidi ambulatoriali pubblici aperti in tutta Italia  in questo lungo ponte di Novembre che, tra giorni festivi e prefestivi, vede la ex guardia medica nuovamente in prima linea per garantire la continuità della assistenza attraverso le visite domiciliari, ambulatoriali, prescrizioni di farmaci indifferibili e certificazioni per i lavoratori turnisti.
 
A tal proposito mi piace sottolineare alcuni dati dei presidi di  continuità assistenziale nelle aree ad elevata densità abitativa di Napoli  dove ad esempio nel  presidio Annunziata dedicato ai bambini dal 1 gennaio 2019 ad oggi sono state effettuate oltre 18.274 visite ambulatoriali  dai medici di continuità assistenziale, migliaia anche gli accessi presso le altre ex guardie mediche cittadine.
 
Dunque a fronte di milioni di euro stanziati dal Ministero per l'acquisto di apparecchiature diagnostiche per gli studi di medicina generale, nulla è previsto per i presidi territoriali pubblici della ex guardia medica.
 
Una dimenticanza? Una scelta politica? Una eventuale chiusura? Per quanto mi riguarda ritengo doveroso sottolineare   il  ruolo strategico assistenziale di questi presidi  nelle aree ad elevata densità abitativa, nelle aree disagiate e piccole isole di tutta Italia dove invece si auspicherebbe un potenziamento delle strutture pubbliche dove già esistono le figure professionali di supporto alla medicina generale e il potenziamento  delle  centrali di ascolto della continuità assistenziale per garantire un servizio ancora più efficace in sinergia con il 118.
 
Ernesto Esposito
Segretario Smi Asl Napoli 1 centro 

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