quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 08 MARZO 2012
Medicina di genere. Orlando (Idv): "Verso donne scarsa attenzione in prestazioni ospedaliere"

In occasione delle giornata dell’8 marzo Leoluca Orlando pone l’accento sulla “scarsa attenzione nei confronti delle prestazioni ospedaliere per le malattie della donna” e ricorda come “l’attenzione nei confronti della donna passa anche attraverso un ripensamento dell’economia sanitaria”

“La vera strategia per dare pari dignità alle donne passa anche attraverso una rivisitazione dell’economia sanitaria di genere”. A dirlo è Leoluca Orlando, parlamentare dell’Idv, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitari e i disavanzi sanitari regionali.
 
“Non ci si può meravigliare – continua il presidente – che siano stati compiuti centinaia di omicidi nei confronti di donne, quando la causa di tanta violenza(ovvero considerare la donna un valore minore e quindi degno di minor rispetto e difesa) lo si vede in molti aspetti della vita quotidiana, anche in ambito sanitario”,
 
“Lo dimostra – ha aggiunto Orlando – il disinteresse dell'economia sanitaria nei confronti dei punti nascita e dei Drg (raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) dedicati alle malattie delle donne, esempio della mancata difesa, in termini manageriali, delle procedure ospedaliere volte a preservare la capacità naturale di procreare. Il peso medio dei Drg, come dimostra il caso della classificazione vigente nella Regione Lazio pone le procedure complesse dedicate al restauro della salute riproduttiva addirittura in classe C: un rating inaccettabile per le donne di un'Italia con i più bassi tassi di fecondità e i più alti tassi di taglio cesareo al mondo”.
 
“Per questo – conclude l’esponente dell’Idv– , in occasione dell’8 marzo, intendiamo sottoporre al ministro della Salute. Renato Balduzzi, la questione della scarsa attenzione rivolta nei confronti delle prestazioni ospedaliere per le malattie della donna. Contemporaneamente, rinnoviamo l'auspicio che venga attuato quanto possibile per rendere il momento della nascita, un momento sicuro per la salute della partoriente e del neonato, apportando quegli interventi indicati dalla Commissione nella risoluzione sui punti nascita, di recente approvata alla unanimita' dalla Camera dei Deputati”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA