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Lunedì 18 NOVEMBRE 2019
Smart working, ferie solidali, corretta postura. L’Ulss 6 euganea guadagna il bollino “family audit”

Assegnata la certificazione che riconosce gli sforzi aziendali per tutelare i lavoratori, “esseri umani” prima che “risorse umane”. Il Dg Scibetta: “Dopo aver attivato, primi in Italia come Azienda sanitaria pubblica, l’istituto delle Ferie solidali e lo Smart working, abbiamo trasformato quella filosofia tesa al benessere organizzativo dei nostri lavoratori in un vero e proprio palinsesto di iniziative”

L’Ulss 6 Euganea è “amica” della famiglia, andando a sostenere i dipendenti nella conciliazione con il lavoro.
È quanto attesta la certificazione “Family Audit”, standard europeo rilasciato dalla Provincia Autonoma di Trento dopo un processo di auditing condotto da consulenti e valutatori.
 
Il “bollino blu” è l’esito di una precisa filosofia aziendale, forte dell’ideazione e della realizzazione di 16 progetti che vanno a promuovere il benessere della persona lavoratrice, dalla giusta postura da tenere sui luoghi occupazionali a un uso saggio dei dispositivi informatici capace di velocizzare le pratiche burocratiche e nello stesso tempo di limitare gli spostamenti fisici, a politiche comportamentali per il rispetto dell’ambiente.
 
È stato dunque particolarmente apprezzato il pacchetto di 16 progetti varati dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ulss 6 Euganea, presieduto da Lucia Barin, in collaborazione con il Dipartimento Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata  dell’Università di Padova, con il coordinamento del Direttore Amministrativo dell’Ulss 6 Paola Bardasi. Tutti i progetti saranno realizzati, nel prossimo triennio, in collaborazione con le diverse Unità Operative Aziendali individuate nelle singole azioni del Piano Family Audit.
 
“Dopo aver attivato, primi in Italia come Azienda sanitaria pubblica, l’istituto delle Ferie solidali e lo Smart working, abbiamo trasformato quella filosofia tesa al benessere organizzativo dei nostri lavoratori in un vero e proprio palinsesto di iniziative che ha ottenuto il bollino blu – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta – siamo felici di aver raggiunto lo standard ‘Family Audit’, lo strumento di certificazione della qualità rivolto a quelle organizzazioni pubbliche e private che desiderano orientare i processi organizzativi in funzione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti. Investire nella conciliazione tra famiglia e lavoro  è una strategia a medio-lungo termine che costituisce un volano efficace per la crescita dell’Azienda e l’aumento della produttività, attraverso il benessere e una migliore qualità di vita per i dipendenti”.
 
Quali sono i comportamenti ergonomici da adottare per movimentare correttamente il paziente senza incorrere in problematiche muscolo-scheletriche? Trecento dipendenti dell’Ulss 6 andranno “a scuola”, seguiranno cioè un apposito corso di formazione per correggere eventuali posture incongrue. Ma il personale verrà anche sollecitato all’adozione di stili di vita “verdi”. Il Piano aziendale “Family Audit” prevede di dare la possibilità anche ai medici di donare le proprie ferie ai colleghi che hanno necessità di accudire i figli minori in precarie condizioni di salute (l’istituto delle ferie solidali è attualmente valido per il personale del comparto), e poi incentivare lo “Smart working” estendendo i benefici del lavoro al di fuori delle sedi aziendali, insistere sulla digitalizzazione dei processi amministrativi interni, sulla promozione di videoconferenze, la creazione di posti di lavoro condivisi.
 
Il Piano contempla inoltre l’incremento della presenza dei volontari nell’accoglienza ospedaliera, e convenzioni con autobus e parcheggi. Lo standard “Family Audit” promuove un cambiamento culturale delle organizzazioni contemplando l’adozione di politiche di gestione del personale orientate al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. Come Ulss 6 Euganea si vuole così puntare sulla relazione, sull’attenzione nei confronti dei lavoratori, esseri umani prima che risorse umane: solo con la collaborazione, l’ascolto e la flessibilità si può ripensare l’organizzazione del lavoro in chiave di risultato.

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