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Martedì 19 NOVEMBRE 2019
Stenosi aortica: ritardare la sostituzione della valvola può essere letale

Lo studio Recovery, condotto in Corea del Sud su 73 persone, ha evidenziato come il ritardo della sostituzione della valvola nelle forme più gravi e asintomatiche di stenosi aortica sia responsabile di un aumento dei tassi di mortalità

(Reuters Health) – Ritardare l’intervento chirurgico in casi molto gravi, ma asintomatici, di stenosi aortica (As) può essere mortale rispetto al ricevere una sostituzione precoce della valvola aortica. È quanto emerge dallo studio Recovery condotto in Corea del Sud.
 
Mentre solo uno dei 73 pazienti (l’1%) che hanno ricevuto un intervento chirurgico precoce è deceduto durante o entro 30 giorni dall’intervento o per cause cardiovascolari durante il periodo di follow-up mediano di oltre sei anni, sono morti 11 su 72 partecipanti (il 15%) che hanno ricevuto le cure conservative (P = 0,003).
 
A quattro anni, i tassi di mortalità cardiovascolare sono stati calcolati dell’1% con un intervento chirurgico precoce e del 6% senza. A otto anni i tassi erano rispettivamente dell’1% e del 26%.
I tassi di mortalità per qualsiasi causa sono stati del 4% con un intervento chirurgico precoce rispetto al 10% con cure convenzionali a quattro anni e rispettivamente del 10% contro il 32% a otto anni.
 
“La sostituzione chirurgica precoce della valvola aortica è ragionevole per i pazienti asintomatici con un basso rischio chirurgico e stenosi aortica molto grave”, dice l’autore principale dello studio, Duk-Hyun Kang, dell’Asan Medical Center dell’Università di Ulsan.
Anche se è considerato sicuro attendere in modo vigile fino alla comparsa dei sintomi e sebbene molti pazienti, in particolare se sono anziani, non vogliano sottoporsi a un intervento chirurgico se non presentano sintomi, “il nostro studio randomizzato fornisce prove a supporto della chirurgia preventiva precoce per stenosi aortica grave asintomatica”, osserva Kang.
 
I risultati sono stati riportati durante le sessioni scientifiche annuali dell’American Heart Association a Filadelfia e pubblicati dal New England Journal of Medicine.
 
Circa un terzo o metà dei pazienti con stenosi aortica grave sono asintomatici al momento della diagnosi e i medici di solito aspettano la comparsa di sintomi come la dispnea da sforzo prima di operare convinti che, se non aspettassero, i rischi dell’intervento chirurgico supererebbero i benefici.
 
Lo studio è stato intrapreso perché “i progressi nelle tecniche chirurgiche e le protesi della valvola aortica possono modificare il rapporto rischio-beneficio della sostituzione della valvola aortica, specialmente tra i pazienti a basso rischio chirurgico”, hanno scritto i ricercatori.
 
I pazienti nello studio
Tutti i 145 pazienti non presentavano sintomi ma la loro grave stenosi aortica li aveva lasciati con un’area della valvola aortica pari o inferiore a 0,75 cm2 e con un gradiente transaortico medio di almeno 50 mmHg o una velocità del getto aortico di almeno 4,5 m/S.
 
Il 61% aveva una valvola aortica bicuspide, il 33% aveva una malattia degenerativa della valvola e il 6% aveva una malattia reumatica della valvola. Nel gruppo di chirurgia precoce, metà ha ricevuto una valvola meccanica e metà ha avuto una protesi biologica. Non ci sono stati decessi durante le operazioni.
 
La chirurgia precoce sembrava prevenire la morte improvvisa e nel gruppo di cure conservative “il rischio annuale di morte improvvisa tendeva ad aumentare durante la progressione della stenosi aortica in attesa dello sviluppo dei sintomi”, sottolinea Kang.
Allo stesso modo, “il rischio complessivo di sostituzione della valvola aortica sembra aumentare se l’intervento chirurgico è rinviato fino allo sviluppo dei sintomi”, scrive il team, osservando che nel gruppo in cui l’intervento è stato ritardato, la loro stenosi era così grave che “l’eventuale sostituzione della valvola aortica era quasi inevitabile.”
 
Solo una persona è stata trattata con la sostituzione transcatetere della valvola aortica e Kang ha evidenziato che il test includeva pazienti relativamente giovani con elevata incidenza di malattia della valvola aortica bicuspide, normale funzione sistolica ventricolare sinistra, poche comorbilità e basso rischio chirurgico.
 
“La nostra popolazione di studio è piuttosto diversa dalle popolazioni arruolate nei recenti studi di sostituzione della valvola aortica transcatetere e i risultati del nostro lavoro non possono essere applicati direttamente alla sostituzione precoce della valvola aortica transcatetere per la stenosi aortica grave asintomatica”, ha concluso il ricercatore.
 
Fonte: N Engl J Med 2019
 
Gene Emery
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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