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Giovedì 21 NOVEMBRE 2019
Pediatria di famiglia: “Ecco i nostri paletti sul nuovo Acn”



Gentile Direttore,
dopo una lunghissima pausa, sono continuate le trattative nazionali per la pediatria di libera scelta. Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, unica nel panorama sindacale della Pediatria di Famiglia, ha ribadito con forza alcuni punti salienti su cui non intende transigere:
 
1) Garanzia del Diritto di Libertà Sindacale
Garanzia del Diritto di libertà sindacale, costituzionalmente previsto e del diritto di rappresentatività a tutti i livelli, regionale ed aziendale.
 
2) Patto per la Salute
una definizione dell’assistenza territoriale e in particolare chiarezza e conferma del ruolo professionale e contrattuale della Pediatria di Famiglia compresa la assoluta libertà di esercitare la libera professione a qualsiasi livello, sia in forma singola che in forma associata per poter sopperire a qualsiasi livello alla grave carenza di assistenza pediatrica;
 
3) Finanziaria
sostegno delle Regioni alle politiche di investimento su capitoli di spesa diversi dal Fondo Sanitario Nazionale come quello sull’innovazione e sull’occupazione che possano trovare indirizzi di coinvolgimento di specifici investimenti verso la Pediatria di Famiglia;
 
- Decontribuzione sull’assunzione del personale di studio;
- Riduzione dell’IVA per l’acquisto di strumentazione diagnostica coerente con progetti condivisi con le Aziende sanitarie;
- Defiscalizzazione di tutte le spese sostenute per l’attività di studio, su cui già si pagano abbondanti tasse;
 
4) Recupero degli impressionanti Aumenti ENPAM
Recupero degli aumenti contributivi ENPAM, i cui aumenti gravano ormai sul singolo pediatra, ad oggi del 5% sul lordo annuo, 6% dal 1° gennaio 2020, che arriverà a pesare nei prossimi anni fino all’11 % sul lordo, con grave danno economico per la categoria. Tale aumento è già gravato sul singolo pediatra per almeno 30.000 (trentamila euro) che arriverà a quasi 40.000 (quarantamila) nel prossimo anno, per un totale finale di almeno 120.000 (centoventimila) euro in media a pediatra, al raggiungimento dell’11 % sul lordo. Tutti questi aumenti della quota ENPAM sono pagati dal pediatra e purtroppo e stranamente senza un solo euro di aumento pensionistico.
 
5) Recupero degli aumenti contrattuali
Ristoro economico adeguato, almeno per il recupero del potere d’acquisto degli ultimi anni, cosi’ come previsto per la medicina generale.
 
E’ sotto gli occhi di tutti che il nostro lavoro sta cambiando radicalmente senza alcuna contropartita ne retributiva ne economica ne decontributiva ne tantomeno organizzativa, per cui continuare ad accettare passivamente tutto quello che ci impone la parte pubblica porta inevitabilmente tutta la categoria a pagare un prezzo altissimo che certamente non merita di pagare.
 
Dott. Giuseppe Gullotta
Presidente Nazionale CIPe-SISPe-SINSPe

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