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Giovedì 05 DICEMBRE 2019
Ao Brotzu. Ancora una volta mancano i medici, trapianto possibile solo a discapito dei pazienti oncologici

Quanto già accaduto il 25 novembre si è ripetuto il 29 novembre: per consentire l’esecuzione di un trapianto di reni sono infatti saltati gli interventi chirurgici in Urologia. La Segretaria Commissione Sanità, Carla Cuccu, attacca: “Si ha la necessità di riattivare l’attività di sale operatorie h24 per dare risposte immediate anche ai pazienti oncologici in attesa di essere operati”

Un nuovo attacco della Segretaria della Commissione consiliare Sanità, Carla Cuccu (M5S), indirizzato all'Assessore Mario Nieddu, per non aver ancora razionalizzato le risorse umane dell’AO Brotzu e garantito un'assistenza sanitaria di alto livello, come previsto dalla riforma sanitaria regionale. Venerdì 29 novembre sono infatti nuovamente saltati gli interventi chirurgici in Urologia di due pazienti oncologici per consentire l’esecuzione di un trapianto di reni. Lo si è appreso da l’Unione Sarda, è la seconda volta nel giro di pochi giorni, nello stesso reparto, era già accaduto lunedì 25 novembre.

La Consigliera si unisce quindi unanime al grido delle organizzazioni sindacali: “Si ha la necessità di riattivare l’attività di sale operatorie h24 per dare risposte immediate anche ai pazienti oncologici in attesa di essere operati. Così come è urgente garantire condizioni ottimali di lavoro agli operatori del Pronto Soccorso, compreso quello pediatrico, della Medicina generale e d'urgenza. A sette mesi dall'insediamento della Giunta Regionale - continua Cuccu - non è dato capire se la volontà politica è di proseguire sugli scempi della precedente o intenda realizzare una seria programmazione pluriennale che scongiuri il dover costantemente tamponare le emergenze”.

Questi, i motivi che hanno sollecitato la Consigliera a presentare una nuova interrogazione al Presidente Solinas e all'Assessore Nieddu per sapere se, finalmente, intendano dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative dei sardi e cosa intendano realizzare per superare i disastri ereditati in campo ospedaliero-sanitario. Conclude la segretaria pentastellata: “Non resta altro che aspettare di conoscere le intenzioni della Giunta in tempi brevi. Non è più tempo di promesse: l’azienda ospedaliera Brotzu deve diventare moderna ed efficiente”.

Sentito da Quotidiano Sanità, il Presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco (FI), che nella scorsa legislatura regionale per ben cinque anni anche da vice Presidente della Commissione Salute ha seguito i lavori della materia, sostiene: “L’ospedale Brotzu è l’ospedale Hub per eccellenza in Sardegna. Un’ospedale nato per le emergenze, dove gravita tutta la Sardegna in ogni giorno dell’anno, un’ospedale fatto di professionalità molto serie, preparate, con specialisti importanti; è l’unico ospedale, credo, che in questo momento nell’isola possa veramente vantare la meglio sul problema dei trapianti”.

“Trapianti che fra l’altro – evidenzia il Presidente del Consiglio - sono sempre stati eseguiti in maniera eccellente, trapianti di ogni tipo di organo, con una professionalità forse tra le migliori che abbiamo in tutta Italia, probabilmente in Europa. Premesso ciò, credo però che sia giunto il momento di riformare questo comparto con degli specialisti ulteriori, anche facendo ritornare in Sardegna tanti giovani laureati e specializzati del settore che sono andati fuori e che hanno acquisito importanti competenze e raggiunto dei grandi risultati all’estero o in altri ospedali italiani. Io credo questo sia il momento migliore, ritengo opportuno che la sanità sarda in questo momento possa avere come obiettivo principale questo”.

“La Regione si sta impegnando in tutte le maniere attraverso l’assessorato a trovare delle soluzioni importanti - puntualizza concludendo Tocco - : il coordinamento dei trapianti credo che debba avere un ruolo di prima genitura e tutti i sardi, e non solo i sardi, devono avere una grande fiducia, una grande garanzia in un’ospedale come il Brotzu che attualmente sta contribuendo a risollevare le sorti della sanità sarda”.

Elisabetta Caredda

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