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Venerdì 06 DICEMBRE 2019
Rete dell’emergenza in provincia di Chieti. Schael: “Niente tagli ai servizi”

È stata solo formulat un’ipotesi di riorganizzazione resa necessaria da una grave carenza di specialisti in Medicina d’urgenza, ha chiarito il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti. Previsto per il 8 dicembre un confronto con i Sindaci

“Non ci sono tagli alla rete dell’emergenza. Abbiamo solo formulato un’ipotesi di riorganizzazione resa necessaria da una grave carenza di specialisti in Medicina d’urgenza”.
 
Questa la risposta del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, in merito alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale Silvio Paolucci sui presunti tagli ai danni delle aree interne.
 
“Sono state compiute dalla precedente Giunta scelte che hanno inciso pesantemente sulla qualità dei servizi di emergenza, mettendoli anche a rischio in alcune circostanze - aggiunge Schael -. Mi riferisco, per esempio, alla difficoltà ripetuta di coprire i normali turni di servizio dei Pronto soccorso degli ospedali e dei Punti di primo Intervento e all’impossibilità di reperire specialisti, diventati merce rara nel nostro Paese, come confermato dalla Società italiana di medicina d’urgenza che ha denunciato di recente la mancanza di 2.000 medici.
 
Questa è la situazione che la nostra Azienda si trova a fronteggiare e ci pone in grande difficoltà,evidentemente non compresa da chi ha emanato in passato provvedimenti facili da adottare, ma ingestibili per una Asl come la nostra. A ogni modo quello a cui si fa riferimento è un documento proposto dal Direttore del Dipartimento emergenza urgenza, dal Referente della Direzione per l’area sanitaria, dal Responsabile del 118 e dal Dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche, dopo avere interpellato tutti i soggetti coinvolti. È stata disegnata, allo stato, solo un’ipotesi di lavoro, contenuta in un dossier che lunedì prossimo sarà presentato al Comitato ristretto dei Sindaci, con i quali si avrà un confronto sereno e costruttivo. In ogni caso sia il Piano strategico sia gli atti di riorganizzazione sottostanno alla valutazione e approvazione della Giunta regionale”.

 

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