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Sabato 17 MARZO 2012
La Chirurgia robotica di Grosseto fa scuola a Londra

Istituito un programma di collaborazione con il responsabile del Dipartimento di Chirurgia epatobiliare e pancreatica dell'University College of London, Massimo Malagò, per sviluppare le applicazioni della chirurgia robotica sul pancreas, una tecnica finora mai utilizzata oltre Manica.

Un programma di collaborazione per sviluppare, oltre Manica, le applicazioni della Chirurgia robotica sul pancreas, una tecnica ad oggi mai utilizzata nel Regno Unito. Protagonisti dell’iniziativa, il direttore dell'Area chirurgica dell'ospedale Misericordia di Grosseto, Andrea Coratti, e il responsabile del Dipartimento di Chirurgia epatobiliare e pancreatica presso la University College of London, Massimo Malagò.
 


Nei giorni scorsi Coratti è stato a Londra, al Princess Grace Hospital, dove, per la prima volta in Inghilterra, ha partecipato ad un delicatissimo intervento con tecnica robotica per l'asportazione della testa del pancreas, su un paziente affetto da tumore. L'intervento è andato bene e il decorso del paziente è regolare.


"Ritengo questo evento, oltre che un importante successo tecnico, anche un grande riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni all'ospedale di Grosseto nel campo della Robotica - ha commentato Andrea Coratti - è, inoltre, la conferma del ruolo internazionale della Scuola di Chirurgia robotica di Grosseto, che continua a fare formazione di alta qualità e a diffondere questo approccio chirurgico mini-invasivo in tutto il mondo”. “La collaborazione con il gruppo chirurgico inglese proseguirà anche in futuro – ha aggiunto - e porterà certamente importanti contributi per lo sviluppo e la crescita anche dell'équipe chirurgica dell'ospedale Misericordia di Grosseto".
 


"La Robotica di Grosseto - ha commentato Massimo Malagò -, sia per l'attività chirurgica che per la didattica, è un modello da seguire. Lo dimostra l'intervento che abbiamo eseguito a Londra”. “Abbiamo aperto la strada ad una nuova frontiera della chirurgia - ha concluso – il tutto grazie alla presenza di Andrea Coratti, che ha eseguito la parte più difficile dell'intervento e che ha messo a disposizione la propria esperienza e capacità acquisite in tanti anni di lavoro e di successi a Grosseto".

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