quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 20 DICEMBRE 2019
Natale nella Psichiatria del Policlinico Tor Vergata

Sono stati inaugurati oggi il presepe e il “muro dello stigma”, il progetto che, allestito lungo la parete del corridoio che conduce al Servizio di Psichiatria, vuole rappresenta la posizione mentale delle persone. Fino al 10 ottobre 2020 chiunque potrà lasciare sul muro riflessioni, pensieri e idee sul tema dello stigma. L’idea di costruire concretamente il muro mentale dello stigma nasce nell’ambito dei gruppi di riabilitazione psichiatrica del Policlinico Tor Vergata.

Sono stati inaugurati oggi il presepe e il “muro dello stigma”, presso l’ SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) del PTV, nell’ambito del Convegno sulla Riabilitazione Psichiatrica che si è tenuto nell’Aula Anfiteatro del PTV. Per il terzo anno consecutivo è stato allestito, in occasione delle festività, un presepe, opera di un presepista romano che si avvale di collaboratori speciali: i pazienti ricoverati.

Ogni anno viene aggiunto un particolare e vengono dipinte le statue all’interno di corsi di arte-terapia organizzati dalle specialiste in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica operanti in sede. Nel 2018 è stato realizzato l’ulivo, simbolo del PTV, mentre quest’anno è stata realizzata una fontana, ispirata al giardino del reparto. Ogni nuovo pezzo è realizzato con materiale riciclabile, nel segno della eco sostenibilità.

Tra le iniziative l’avvio del progetto che durerà fino al 10 ottobre 2020, il “muro dello stigma”, allestito lungo la parete del corridoio che conduce al Servizio di Psichiatria. “Il muro - spiega il Policlinico in una nota - rappresenta la posizione mentale delle persone, cittadini ed operatori, nel campo del benessere e della salute, che spesso preferiscono affidarsi ai pregiudizi relativi al disagio mentale invece di provare a conoscerla direttamente. Lo Stigma è un pregiudizio che diventa un marchio, è prendere una caratteristica di una persona, demonizzarla ed estenderla fino a renderla rappresentativa della persona stessa”.

“Oltre allo stigma esterno esiste però anche quello interno, ancora più subdolo e pericoloso” precisa il Direttore della UOC Psichiatria Prof. Alberto Siracusano. “Lo stigma interno è qualcosa con cui i pazienti psichiatrici spesso imparano a convivere; si passa dal sentirsi guardati come “diversi” al “sentirsi” diversi, strani, non normali”.

L’idea di costruire concretamente il muro mentale dello stigma nasce nell’ambito dei gruppi di riabilitazione psichiatrica del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del Policlinico Tor Vergata. I pazienti e l’équipe multidisciplinare, composta da medici, psicologi, infermieri e riabilitatori, si sono adoperati per dare forma reale alle parole dello stigma e alla voglia di abbatterlo. Il muro rimarrà in piedi fino al 10 ottobre, giornata mondiale della salute mentale, e sulle sue pietre chiunque lo desideri potrà lasciare riflessioni, pensieri e idee sul tema dello stigma- “ portare fuori quello che è dentro “ -, volte a determinarne il crollo alla fine di questi dieci mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA