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Sabato 25 GENNAIO 2020
Igiene orale. Ist: “Bastano 24 ore senza lavarsi i denti per mettere a rischio la propria salute”

L’importanza dell’igiene orale e soprattutto le nuove tecniche mini-invasive sono i temi al centro del VII Congresso dell’Istituto Stomatologico Toscano. “L’igiene orale è fondamentale per una completa opera di prevenzione. L’igiene interdentale pulisce l’85% del cavo orale, mentre il semplice spazzolino solo il 60%. Un’infezione del cavo orale può implicare un aggravamento di malattie sistemiche, anche letali”, sottolinea Covani, Direttore Ist.

Oggi circa l’80% delle persone sopra i 30 anni presenta una forma di disturbo gengivale; nei dati significa che 750 milioni di persone nel mondo soffrono di una patologia del cavo orale. I primi segni di disturbi gengivali includono rossore o gonfiore delle gengive, sanguinamento o comparsa di sangue dopo l’uso dello spazzolino, denti all’apparenza più lunghi e spazi più ampi tra i denti. La grande maggioranza delle patologie odontoiatriche sono infettive: la carie, le lesioni endodontiche, i granulomi, la malattia parodontale sono tutti problemi infettivi. Ne consegue che il controllo dei batteri è la chiave di volta per fare una seria prevenzione in campo odontoiatrico.

“I primi processi di calcificazione avvengono in 24 ore, quindi non dovrebbero mai passare più di 24 ore senza aver disgregato i batteri presenti in bocca – spiega Ugo Covani, Direttore dell’Istituto Stomatologico Toscano – Ist. - Dobbiamo eliminare quel substrato dove possano precipitare i sali di calcio, che creano le premesse per la formazione del tartaro e per la strutturazione di questi batteri che cominciano poi a innescare la gran parte delle patologie parodontali. In altri termini, bastano 24 ore senza lavarsi i denti per mettere a rischio la propria salute orale. In Italia non vi è ancora sufficiente attenzione per questo aspetto. Per colmare questa scarsa informazione serve prevenzione ed educazione verso i più giovani”.

“Per una cura orale di base è opportuno recarsi dal dentista e/o dell’igienista dentale due volte all’anno - aggiunge Annamaria Genovesi, professore straordinario Università Guglielmo Marconi di Roma e Responsabile del Servizio di Igiene e Prevenzione orale dell’Istituto Stomatologico Toscano. - Inoltre, sarebbe auspicabile lavarsi i denti almeno due volte al giorno. Come riscontrato dai professionisti del settore, l’igiene interdentale pulisce l’85% del cavo orale, mentre il semplice spazzolino solo il 60%. Un’infezione del cavo orale può voler dire aggravamento di malattie sistemiche, anche letali. Numerosi studi certificano l’importanza dell’igiene orale per tutto l’organismo: ne trae beneficio il cuore, protegge dal diabete e dall’obesità, oltre che naturalmente da patologie come carie, gengiviti, parodontiti, perdita dei denti, di cui soffrono circa 23 milioni di italiani”.

La costruzione della salute è un percorso che dura tutta la vita. Occuparsi di salute significa divulgare corretti stili di vita, responsabilizzando il paziente a scegliere terapie personalizzate e condivise, che permettano di evitare, attraverso una particolare attenzione alla salute del cavo orale, un controllo sulla salute sistemica.

“La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che alcune patologie del cavo orale, come ad esempio la malattie delle gengive e del parodonto, aumentino il rischio di contrarre alcune patologie sistemiche come il diabete e le patologie cardiovascolari – evidenzia Gianna Maria Nardi, Ricercatore Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali e Presidente Accademia Tecnologie Avanzate nelle Scienze di Igiene Orale. - Sofisticate tecnologie permettono al professionista di offrire sedute di igiene professionale efficaci e confortevoli per il controllo del biofilm batterico, causa primaria dell’infiammazione gengivale. Ablatori ad ultrasuoni dotati di software di ultima generazione permettono di ottimizzare i risultati del trattamento di igiene professionale riducendo i tempi dell’operatività, controllando l’ipersensibilità dentinale, offrendo una migliore esperienza della prestazione al paziente. L’approccio moderno porta il professionista a modificare il metabolismo dei tessuti con nuovi approcci terapeutici definiti proattivi, come l’ozonoterapia e l’utilizzo di probiotici. Stessa attenzione va riservata alla scelta degli strumenti di igiene orale domiciliare, spazzolini manuali e/o meccanici, scovolini in silicone e colluttori che devono essere personalizzati in base alle differenti situazioni cliniche e anatomiche”.

Si conclude oggi a Viareggio, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte, il VII Congresso dell’Istituto Stomatologico Toscano, organizzato da Tueor Servizi di Torino. Scopo del congresso è mettere insieme gli Odontoiatri e gli Igienisti dentali per affrontare un percorso di aggiornamento comune che consenta di affrontare le nuove tendenze con una approfondita conoscenza dei temi quest'anno relativi a “La riduzione dell’invasività nelle procedure odontoiatriche”, uno spunto che permette di analizzare le nuove tecnologie a disposizione e gli approcci odontoiatrici più all’avanguardia negli interventi chirurgici e in Ortodonzia.

“La mini-invasività garantisce numerosi benefici – spiega Covani –. I vantaggi delle procedure mini-invasive sono relativi tanto al maggior comfort per il paziente quanto ai risultati ottimizzati dalla maggiore stabilità dei tessuti molli. È necessario parlare di vera e propria innovazione perché cambiano anche concettualmente alcuni aspetti base della chirurgia parodontale tradizionale, sebbene tali cambiamenti non rinneghino le procedure precedentemente utilizzate, ma le rinnovino con la semplificazione delle metodiche. In concreto, la chirurgia mini-invasiva comporta una guarigione più semplice e veloce e la riduzione dei dolori e delle complicanze infettive; nell’odontoiatria restaurativa significa un risparmio dei tessuti dentali; in ortodonzia, i dispositivi invisibili permettono di ridurre l’impatto delle terapie nei rapporti sociali, in quanto non si compromette l’estetica, ossia il sorriso del paziente. Un corretto uso delle nuove tecnologie potrà poi permettere un abbassamento dei costi delle terapie con l’inclusione anche di soggetti meno abbienti nella pratica odontoiatrica: questo è molto importante per l’Ist, che, essendo una onlus, è molto attento ai temi sociali”. 

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