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Venerdì 23 MARZO 2012
Trapianti. Sulla carta d'identità le nostre volontà sulla donazione organi

Al rilascio o rinnovo della carta d’identità si potrà comunicare il proprio assenso o dissenso alla donazione, con un immediato valore legale. Per ora si potrà fare solo a Perugia e Terni dove è partito un progetto pilota dei Ministeri Salute e Interni, in collaborazione con Regione Umbria e Federsanità. 

Passerà attraverso le anagrafi comunali di Perugia e Terni la scelta dei cittadini maggiorenni (238 mila quelli potenzialmente interessati) di donare o meno i propri organi, nel momento stesso in cui chiederanno il rilascio o il rinnovo della carta d’identità. Il consenso o il dissenso avranno immediato valore legale e saranno registrati in tempo reale nel “data base” dei potenziali donatori del Sistema Informativo Trapianti, uniformato a livello nazionale. È quanto prevede un progetto-pilota, alla cui attuazione collabora Federsanità Anci, affidato alla Regione Umbria dai Ministeri della Salute e degli Interni, che nasce per dare attuazione a quanto previsto dal cosiddetto decreto “Milleproroghe”.

L’iniziativa, presentata stamani a Roma in una conferenza-stampa tenutasi presso il Ministero della Salute, dovrà servire a testare concretamente sul campo un modello organizzativo e gestionale dell’espressione della dichiarazione di volontà, verificando altresì l’adeguatezza del software, per poi estendere l’esperienza sul piano nazionale, anche nella prospettiva di una specifica direttiva, che sarà emanata per tutto il territorio nazionale.

“Sono molto lieto di presentare in questa sede un progetto, che fa parte a pieno titolo delle eccellenze italiane”, ha dichiarato il ministro della Salute, Renato Balduzzi. Esprimendo “soddisfazione” per il lavoro compiuto dalla Regione Umbria, che già dal 2008 si è impegnata in una vasta campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi, Balduzzi ha sottolineato come questo progetto rappresenti “un’esperienza di prim’ordine che aiuta tutti a fare un passo avanti: un passo in più è stato fatto, altri importanti ne seguiranno, anche nella prospettiva della prevista introduzione della carta d’identità elettronica”.

La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha voluto evidenziare la “dimensione sociale, umana ed etica” di questa iniziativa, che si colloca “nello spirito e negli obiettivi del Sistema sanitario pubblico, ponendo tutti i cittadini nelle stesse condizioni di parità, legalità e trasparenza nell’accesso alla donazione, aumentando l’informazione consapevole e, in questo modo, il numero dei potenziali donatori”. “Utilizzare un fatto ‘freddo’ come il rinnovo di un documento di identità per aprirsi al calore di una scelta di solidarietà a forte valenza etica – ha aggiunto la presidente – è una circostanza che accresce la cultura della responsabilità, che in Umbria è già molto presente, stimolata da un profondo rapporto fra associazioni e istituzioni, come nel caso della campagna di sensibilizzazione ‘Un dono per la vita’ del 2008”. “L’informazione su questi temi – ha concluso Marini – è fondamentale, e il progetto contribuirà a diffonderla in modo capillare, fra le persone e nelle famiglie, nell’ottica della legalità e della massima trasparenza”.
Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità-Anci, ha spiegato che “perseguendo la nostra mission di collaborazioni con Asl/Ao ed enti locali, il  progetto ha come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della donazione organi fornendo indicazioni utili alla decisione e attuazione e quello non meno importante di verificare e diffondere le linee guida nazionali per la procedura standard per l’acquisizione e l’informatizzazione delle dichiarazioni di volontà dei cittadini maggiorenni per la generalità dei Comuni italiani". La partnership con la Regione Umbria, come regione capofila del progetto, avviene secondo Del Favero per via della sua "esperienza" e per una "elevata sensibilità sulla materia della donazione organi”.

“Oggi parte una fase completamente nuova – ha detto il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa - un nuovo modello che non ha precedenti per quanto riguarda la donazione degli organi e dei tessuti, e farà fare un salto in avanti nelle donazioni, con un’opinione pubblica che sempre più si rende conto dell’importanza del problema”. Prevedendo un 20% in più di consensi alla donazione di organi, Costa ha concluso asserendo che “ si potrà disporre su tutto il territorio nazionale di un milione in più di potenziali donatori”.
 

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