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Venerdì 07 FEBBRAIO 2020
Parrucche oncologie. La Giunta approva finanziamento da 200mila euro

Nel 2019 sono state 2.000 le pazienti sottoposte a cure con la chemio. Nieddu: “La Regione intende dare un forte segnale di vicinanza a tutte le donne che lottano contro un male terribile”. Piras: “Le linee di indirizzo approvate prevedono un contributo massimo di 150 euro a persona. La protesi tricologica è dovuta, aggiunge dignità alla qualità stessa delle cure, è un gesto di civiltà”.

Buone notizie per le pazienti sarde che stanno curando una patologia tumorale e che, in trattamento chemioterapico, stanno affrontando anche le controindicazioni della terapia con la perdita dei capelli: la Giunta regionale, accogliendo la mozione dello scorso luglio proposta dal Gruppo dei Consiglieri regionali della Lega, ha approvato le linee di indirizzo per l’attuazione del comma 21, dell’articolo 4, della L.R. n° 20/2019, che autorizza il finanziamento di 200mila euro finalizzato a consentire un contributo per l’acquisto di parrucche oncologiche.

Grande soddisfazione del coordinatore per la Sardegna della Lega Giovani, Andrea Piras, primo firmatario della mozione in questione, che sottolinea: “La protesi tricologica non può essere considerata un semplice e frivolo accessorio. È un gesto di civiltà, attraverso una misura che punta a migliorare la qualità della vita delle persone sottoposte a cure oncologiche ed aggiunge dignità alla qualità stessa delle cure.

Le linee di indirizzo approvate – precisa il Consigliere - stabiliscono il contributo massimo di 150 euro a persona e la ripartizione delle risorse per le 8 aree socio-sanitarie dell’Isola su base demografica. Sarà ora compito di ATS individuare le modalità per l’erogazione dei contributi”.

L’Assessore alla Sanità, Mario Nieddu, spiega: “In Sardegna, sebbene con 600 casi in meno rispetto all’anno precedente, nel 2019 sono stati 4.200 i nuovi casi di tumore riferibili a donne, per un totale di 2.000 pazienti sottoposte a cure chemioterapiche. Con questo contributo, dunque, la Regione intende dare un forte segnale di vicinanza a tutte le donne che lottano contro un male terribile. Le cure chemioterapiche sono uno strumento irrinunciabile nella battaglia contro i tumori, ma l’alopecia è un effetto collaterale ancora molto temuto e per questo traumatico sotto il profilo psicologico.

Per paura infatti di perdere i capelli - prosegue concludendo l’esponente di Giunta -, alcune pazienti arrivano persino a rifiutare di sottoporsi alle terapie. La parrucca non è un semplice accessorio con finalità di carattere puramente estetico. Il contributo della Regione aiuterà in modo particolare chi, per difficoltà economiche, non può permettersi di acquistarne una”.

Elisabetta Caredda

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