quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 23 MARZO 2012
Fimmg: Milillo alle Iene “siamo tutti delinquenti?” 

Dura risposta del segretario dei medici di famiglia, Milillo al servizio andato in onda ieri sera nel corso del programma Le Iene, in cui veniva denunciata la pratica del comparaggio praticata, secondo la trasmissione, da case farmaceutiche, medici, farmacisti e informatori scientifici. 

Ieri sera nel corso della trasmissione televisiva “Le Iene” è stata presentata un’inchiesta sul comparaggio, pratica che secondo il programma coinvolgerebbe tutta la “filiera” della salute: case farmaceutiche, informatori scientifici, medici e farmacisti. L’immagine uscita dal programma, dice  la Fimmg è quella di un Ssn “gestito in modo malavitoso da decine di migliaia di medici, farmacisti e informatori medico scientifici nel quale i professionisti prescrivono farmaci oltre il necessario per avere in cambio regali”.
 
La Federazione dei medici di medicina generale respinge dunque le accuse e attraverso il suo segretario nazionale Giacomo Milillo invita “i telespettatori che hanno seguito ieri sera la trasmissione Le Iene a fare una riflessione seria sulla credibilità della puntata-spazzatura. Nel servizio mandato in onda si descrive un Sistema sanitario gestito in modo malavitoso da decine di migliaia di medici, farmacisti e informatori medico scientifici nel quale i professionisti prescrivono farmaci oltre il necessario per avere in cambio regali, viaggi in località esotiche e anche automobili. Si è accusato inoltre il medico di scrivere sulla ricetta ‘non sostituibile’ per avere un televisore o un viaggio a Miami e non per evitare che il paziente, spesso anziano e in trattamento con numerosi farmaci, si veda cambiare il suo medicinale ogni 15 giorni a seconda della disponibilità del magazzino della farmacia più vicina”.
 
La nota della Fimmg poi prosegue affermando come “non è nostra intenzione aprire polemiche sterili con gli autori della trasmissione, ad altri soggetti lasciamo il compito di perseguire il malaffare. Riteniamo sbagliato e scorretto il messaggio passato nelle trasmissione di ieri sera, per questo abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di valutare l'esistenza di possibili motivazioni di querela a tutela del buon nome della categoria”.
 
Sul merito delle questioni interessate Milillo ha la sua proposta: “Siamo invece interessati – dice il segretario dei Mmg – a entrare nel merito delle questioni sollevate, ribadendo con assoluta decisione le nostre convinzioni, sulla base delle quali abbiamo diffuso precise linee guida di comportamento ai nostri medici: Non mettiamo in discussione l’efficacia dei farmaci generici; non è assolutamente vero che i farmaci equivalenti sono identici fra loro; il concetto di equivalenza è riferito a sofisticati concetti farmacologici “di laboratorio” e non alla pratica medica sul campo”.
 
“Il medico – conclude la nota della Fimmg – ha numerosi fondati motivi che gli impongono il dovere etico di scrivere non sostituibile sulla ricetta, non da ultimo quello di evitare elementi di confusione quando il paziente si trova esposto a continui cambi di diversi prodotti dello stesso farmaco. Su queste affermazioni siamo pronti e disponibili a un confronto pubblico con il Prof. Garattini, citato nella trasmissione, o con altri autorevoli esperti”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA