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Lunedì 10 FEBBRAIO 2020
Liste d'attesa. Cisl: “Code interminabili a Rieti, Civitavecchia, Ifo e Spallanzani. Occorre maggiore formazione”

Per il Sindacatol occorre risolvere le criticità in Regione negli sportelli CUP e anche nel sistema di prenotazione telefonica re-cup. Nel territorio di Rieti in particolare, ma anche a Civitavecchia, all’Ifo e allo Spallanzani le code sarebbero interminabili. C’è poi il problema delle prenotazioni per prestazioni diagnostiche. La soluzione? Formare al nuovo software Lazio Crea

Da alcuni mesi si registrerebbero gravi criticità per ciò che concerne le liste d’attesa ai CUP ma anche i sistemi di re-cup (di chiamata da numero di telefono e prenotazione) in alcune aree della Regione. È Roberto Chierchia, Segretario Generale Cisl Fp Lazio a spiegare a QS la situazione: “Il problema è legato al fatto che ci deve essere un dialogo maggiore – e deve essere la Regione a gestire tutto ciò - in particolare tra la società che gestisce l’appalto e Lazio Crea. In particolare ci sono quattro situazioni critiche nel Lazio: a Rieti, a Civitavecchia e a Roma, all’Ifo e allo Spallanzani”, perché questo? “Il nuovo software per la gestione dei CUP, che queste quattro aziende forse stanno sperimentando, è stato fornito ai CUP senza una adeguata formazione. In queste aziende in particolare le file sono davvero lunghe e qualcosa occorre fare, e non può ma non può ricadere tutto sugli operatori, che vanno sia formati in modalità più adeguate, sia implementati di numero perché si sobbarcano di un lavoro eccessivo”.

“Abbiamo poi – conclude Chierchia - il problema del re-cup, utilizzato dai cittadini per prenotare le visite da telefono, con il problema annoso delle prestazioni diagnostiche che spesso non sono prenotabili o non sono prenotabili nel breve tempo. Noi crediamo che una collaborazione migliore tra Regione, Lazio Crea e Società vincitrice dell’appalto potrebbe risolvere questo danno per i cittadini, ma sono poi anche gli operatori che subiscono questi scompensi”.
 
Lorenzo Proia

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