quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 11 FEBBRAIO 2020
Fine vita. Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo, incontra i giovani medici a La Sapienza

Il confronto in occasione della tre giorni (12-14 febbraio) dedicata alle recenti novità giurisprudenziali che hanno interessato il settore della responsabilità professionale e della medicina legale. Tra i temi che saranno affrontati, quello del suicidio assistito e della gestione del rischio clinico, anche dal punto di vista della comunicazione con il paziente e della relazione di cura. IL PROGRAMMA

Anche in Italia sarà possibile attuare il suicidio assistito. È una sentenza storica che pone questioni di natura etica, burocratica e clinica e che impone ai professionisti un’adeguata formazione. Per fare il punto su questa importante tematica, l’Università La Sapienza di Roma organizza con Consulcesi e Sanità- InFormazione un’intera giornata che affronta non solo le importanti novità legislative ma anche gli importanti aspetti della comunicazione con il paziente e della relazione di cura. Ad introdurre il dibattito, Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo, protagonista di una vicenda che ha toccato l’intero Paese.

“Sono contenta che Valeria Imbrogno abbia accettato l’invito a partecipare al nostro convegno. – commenta in una nota Paola Frati, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza, - il 13 febbraio avremo tantissimi giovani studenti, ovvero i futuri medici, che vengono per capire come il professionista deve collocarsi di fronte ad un paziente sofferente che non può guarire. In questa sessione entreremo nel dettaglio e capiremo cosa effettivamente ha fatto la Corte Costituzionale in merito: con una sentenza storica ha stabilito che, in determinati casi, in Italia sarà possibile effettuare il suicidio assistito. Una decisione sulla quale dobbiamo fare formazione, confrontarci e vedere quanto siamo effettivamente pronti a recepire una pronuncia così importante”.

Tante le  tematiche affrontate nel convegno dal titolo “Il rischio clinico e la gestione del contenzioso” che spazieranno dalla violazione del consenso informato al verificarsi della complicanza o delle infezioni, al nesso di causa, alla perdita di chances e alle molteplici problematiche in materia di valutazione del danno. La gestione del contenzioso verrà affrontata in un’ottica sinergica con la gestione del rischio clinico, chiamando a confronto i massimi esperti del settore. Il convegno è organizzato dalla Sapienza Università di Roma e Sanità InFormazione, in collaborazione con Consulcesi e con il patrocinio di Comlass; Sapienza Università di Roma; Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I e Università di Pisa.

Durante la tre giorni verrà dedicato ampio spazio anche al confronto sulle recenti novità giurisprudenziali che hanno interessato il settore della responsabilità professionale con 10 sentenze della Corte di Cassazione in ambito civilistico e una della Cassazione a sezioni unite, in ambito penalistico.

“Insieme al Professor Fineschi, - spiega Paola Frati, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza, - e con il supporto di Consulcesi e Sanità InFormazione, annualmente portiamo qui alla Sapienza un evento che va a coniugare le varie sfaccettature della responsabilità sanitaria, sempre in un’ottica di gestione integrata con il rischio clinico.  Per la prima volta, il convegno vedrà una partecipazione mista, quindi un gran numero di professionisti sanitari, strutture private e pubbliche e studenti. Ci saranno anche tavole rotonde con un confronto attivo fra direttori generali ed esponenti del rischio clinico e del contenzioso”.

“Abbiamo pensato –
aggiunge Vittorio Fineschi, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza – di dare un corposo spazio ai temi del rischio clinico e del contenzioso già in seduta inaugurale. Già nella prima giornata avremo infatti ospiti illustrissimi come il Presidente della Cassazione, il Presidente della Sezione specializzata sulla responsabilità sanitaria del Tribunale di Roma, e tanti altri. Abbiamo voluto dare un imprinting immediato sull’attualizzazione della Legge Gelli partendo dai primi 4 articoli, che attenzionano il problema della gestione del rischio clinico dentro le Aziende sanitarie, andando poi verso la gestione del contenzioso”.

Ulteriori sessioni interesseranno, infine, metodologie innovative in materia di tanatocronologia forense, in particolare sullo studio dell’umor vitreo e le applicazioni in ambito di stima dell’epoca della morte. Le tematiche illustrate si articoleranno in un confronto attivo fra docenti e discenti nelle giornate del 12, 13 e 14 febbraio 2020.

© RIPRODUZIONE RISERVATA