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Mercoledì 12 FEBBRAIO 2020
Diagnostica dal medico di famiglia. Il nodo della formazione



Gentile Direttore,
leggo che il provvedimento contenuto nella Legge di Bilancio 2020 per dotare i Medici di Medicina Generale di strumentazioni come gli ecografi, gli spirometri e gli elettrocardiografi dovrà ora arrivare ai tavoli delle trattative decentrate regionali e mi vengono spontanee alcune considerazioni.
Come il lettore di queste righe non può diventare subito un provetto pilota, se gli regalano un moderno aereo da caccia, così un medico di medicina generale, già convenzionato da anni, non diventa sic et simpliciter un ecografista rifinito, in grado di fare diagnosi attendibili, neanche se il competente ministro, con l'approvazione di qualche sindacalista, gli fornisce gratis un moderno ecografo.

Occorre, come ciascuno può facilmente supporre, un congruo periodo di formazione. Non a caso nel Decreto attuativo di questo provvedimento già si parla di destinare, in tutto o in parte, le 40 ore di aggiornamento obbligatorio di competenza Asl ,che ciascun medico di medicina generale è tenuto a fare in un anno, ad iniziative per l'utilizzo di queste metodiche. Il problema è che probabilmente per formare un ecografista servono molte più ore(300?400?) ,non certo le 40ore suddette. E non parliamo del tempo necessario per acquisire le competenze necessarie per le altre strumentazioni, elettrocardiografi e spirometri.

Non dimentichiamo poi che il medico convenzionato in medicina generale con il Servizio Sanitario Nazionale non è un dipendente della Asl, non ha diritto a ferie ,permessi vari,malattia o tredicesima .Magari riuscirà con italico arrangiamento a trovare le risorse fisiche e mentali per aggiornarsi, dato che in fondo ama il proprio lavoro, ma è comprensibile che non ci sia grande entusiasmo tra la maggioranza dei miei colleghi medici di famiglia per questo “regalo” ministeriale. Infatti vi sono questioni pratiche, di natura economica, che si presentano subito. Chi paga il sostituto quando il titolare è impegnato nell'aggiornamento in queste metodiche ? Chi paga eventuali corsi di aggiornamento?

Ricordiamo che quando il medico sarà formato ,e ci vorrà comunque molto tempo, non vi sarà per lui nessun ritorno economico, in quanto le prestazioni saranno gratuite per i pazienti, ma solo oneri(la gestione e manutenzione delle apparecchiature, l'aumento prevedibile delle polizze assicurative).

C'è un tempo per ogni cosa verrebbe subito da dire. Infatti questo apprendimento sarebbe più naturale e logico farlo nel corso triennale di formazione per diventare medico di famiglia. Lì ci sono le menti dinamiche e il tempo necessario per formarsi in queste metodiche in modo da esercitarle negli anni della professione effettiva. Faccio notare che, con queste tempistiche,molti medici convenzionati saranno realmente in grado di esercitare l'ecografia solo al momento dell'età pensionabile.

Sarebbe più logico, e un investimento di risorse migliore , preparare quindi all'uso di queste tecnologie i giovani medici e non quelli più anziani, con tutto il rispetto per questa ultima categoria.
Ho un sogno:che nelle trattative regionali ,o almeno in alcune di queste , si riesca con i politici più illuminati e i sindacati più perspicaci a dirottare queste risorse ,in tutto o in parte,verso le scuole di formazione in Medicina Generale. Sono forse capitoli di spesa diversi, ma credo che in caso di accordo di tutte le parti coinvolte,destinando comunque queste risorse all'area della medicina generale una variazione di spesa a saldo zero sia sempre possibile.

Antonio Galli
Medico di medicina generale
S.Miniato(Pisa)
Segretario Snami Pisa

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