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Mercoledì 12 FEBBRAIO 2020
Disabili gravissimi. Il Pd contesta Bolognini. Ma l’assessore annuncia: “Martedì delibera in commissione”

Il capogruppo Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul e il capodelegazione in commissione sanità Gian Antonio Girelli accusano l'assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità di non essersi presentato al confronto in commissione sulla delibera di Natale perché “non è in grado di porre rimedio al suo errore”. Ma l’assessore risponde: “Non scappiamo né perdiamo tempo. La delibera che incrementa i contributi sarà in commissione martedì”.

“Dopo aver incontrato e raccolto le istanze delle associazioni, in questa settimana abbiamo individuato, in collaborazione con l’assessorato al Welfare, ulteriori 12 milioni che ci permetteranno di garantire il contributo fisso di 600 euro, come l’anno scorso, e di implementarlo ulteriormente, anche attraverso voucher sanitari, fino ad arrivare a un importo massimo, in determinate situazioni, di 1.700 euro, con un incremento di ulteriori 100 euro rispetto al passato”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, che in una nota di replica al Pd, annuncia una nuova delibera  sull’assistenza ai disabili gravi e gravissimi che martedì prossimo verrà portata prima all’attenzione della Commissione Sanità del Consiglio regionale e successivamente all’approvazione della Giunta regionale.

Una delibera che dovrebbe mettere la parola fine alle polemiche sulla delibera approvata alla vigilia di Natale 2019 e, per l’opposizione, nettamente peggiorativa rispetto alla precedente normativa in materia.

L’annuncio, come accennato, arriva in risposta a una nota in cui il capogruppo Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul e il capodelegazione in commissione sanità Gian Antonio Girelli contestavano l’assenza, questa mattina in commissione, dell’Assessore leghista Stefano Bolognini e di conseguenza la mancata discussione della misura di sostegno all’assistenza ai disabili gravi e gravissimi. La segreteria della commissione ha comunicato l’assenza dell’assessore “in virtù della necessità da parte dell’Assessore Bolognini di disporre di un tempo maggiore per meglio definire la delibera in oggetto”. Da lì la protesta del Pd e delle opposizioni.

“L’assessore Bolognini - affermano nella nota Pizzul e Girelli - non riesce a uscire dal problema che lui stesso ha creato il 23 dicembre con una delibera che era uno schiaffo a tante famiglie di disabili lombardi, messe davvero in difficoltà da un insensato taglio ai contributi per l’assistenza. Lo attendevamo in commissione, si era preso un impegno in Consiglio regionale e il fatto che non sia venuto la dice lunga su come affronti i problemi di queste persone. Noi non accetteremo un pacchetto già chiuso e non accetteremo allusioni alla mancanza di fondi, perché quest’anno dal Governo sono arrivati venti milioni in più dell’anno scorso, quando i contributi a queste famiglie erano ben diversi. È una solo una questione di scelte e di priorità.”

Immediata la replica dell’assessore Bolognini: “Non c’è nessuna volontà di scappare o perdere tempo. La delibera relativa ai contributi per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi andrà in Commissione Sanità martedì mattina e successivamente sottoposta all’approvazione della Giunta. Poiché le risorse del fondo sanitario regionale sono state liberate in queste ore, abbiamo preferito rimandare a martedì la Commissione per dare un quadro certo alle famiglie, che aspettano e devono ottenere, giustamente, notizie chiare e definite. Lasciamo all’opposizione le polemiche di essenza puramente politica, che dovrebbero essere risparmiate per temi delicati come questo”.
 
Quindi i dettagli sulle risorse a disposizione. “Ricordo – ha aggiunto infine Bolognini – che a fronte di un ampliamento della platea degli aventi diritto, disposta dal Governo nazionale, al quale non ha fatto seguito un coerente aumento degli stanziamenti, in Lombardia quest’anno il numero dei beneficiari è cresciuto di quasi 2.000 unità. Abbiamo quindi dovuto compiere un grande sforzo per garantire a tutti il contributo e sostenere anche il care giver familiare nella sua attività quotidiana, senza creare liste d’attesa, come accade in altre regioni”.

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