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Sabato 15 FEBBRAIO 2020
Coronavirus. “Misure di prevenzione e controllo del Governo adeguate ed efficaci. Il sistema sanitario ha risposto in modo unitario e col massimo impegno”. Intervista a Brusaferro

“Tutto il Servizio sanitario Nazionale e tutto il Paese, dal Ministero della Salute al nostro Istituto, alla Protezione Civile, allo Spallanzani, alle ASL regionali fino ai singoli professionisti sono tutti impegnati in uno sforzo unitario per affrontare questa epidemia. In momenti come questi siamo anche in grado di cogliere meglio il valore del Servizio Sanitario Nazionale”. Intervista esclusiva al presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro

L’Italia conferma la linea “dura” contro il virus e per il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro questa è la strada giusta perché “anche se il focolaio principale è in Cina e il virus ha per ora una circolazione molto limitata in Europa”, le decisioni prese dal Governo per prevenire la diffusione del virus nel nostro Paese sono “appropriate”.
 
Non ha dubbi in proposito il presidente dell’Istituto superiore di sanità che in questa intervista al nostro giornale fa il punto della situazione chiarendo anche alcuni aspetti emersi da studi recenti che hanno creato allarme tra la popolazione come nel caso dello studio tedesco sulla permanenza del virus sulle superfici sul quale c’erano già state diversi chiarimenti da parte dello stesso Iss e del Ministero della Salute e poi sulla possibilità di contagio nei bambini e sull’ultima circolare del ministero per le scuole dopo la polemica con alcune regioni del Nord Italia.
 
Professor Brusaferro, ora la parola d’ordine delle nostre autorità è quella del rigore nella prevenzione ma senza panico. Conferma? Possiamo essere sicuri che il contagio non subisca accelerazioni nel prossimo futuro anche in Italia e in Europa?
Oggi non abbiamo elementi per avvalorare questa eventualità. Attualmente stiamo studiando la curva epidemica, sappiamo che il focolaio principale è in Cina e che per ora il virus ha una circolazione molto limitata in Europa e che sono state prese molte misure per controllare la diffusione.
 
Pochi giorni fa ha suscitato scalpore uno studio tedesco che evidenziava come i coronavirus resistano  sulle superfici degli oggetti. Il suo Istituto e la task force del Ministero hanno gettato acqua sul fuoco in proposito. Ci dice come stanno le cose?
Lo studio di cui parliamo ha analizzato dei lavori esistenti su coronavirus già conosciuti, simili ma non uguali al nuovo coronavirus, condotti in setting sperimentali. Il dato positivo è che questi virus vengono inattivati dai comuni disinfettanti. Questo significa che una buona igiene delle superfici, soprattutto con prodotti a base di cloro o alcol, è sufficiente a inattivare il virus.
 
ll Ministro Speranza, sin da subito, ha scelto una linea di estrema prudenza e rigore al fine del contenimento del contagio. Cosa ne pensa?  
L’Italia, tra i Paesi europei, è quello che ha adottato le maggiori precauzioni per contenere la diffusione del virus e il dato a oggi è che il virus non circola nel nostro Paese, al di là dei 3 casi identificati e attualmente seguiti allo Spallanzani con le migliori terapie disponibili. Penso siano state prese decisioni appropriate per il controllo e il contenimento della diffusione del virus. Tutto il Servizio sanitario Nazionale e tutto il Paese, dal Ministero della Salute al nostro Istituto, alla Protezione Civile, allo Spallanzani, alle ASL regionali fino ai singoli professionisti sono tutti impegnati in uno sforzo unitario per affrontare questa epidemia. In momenti come questi siamo anche in grado di cogliere meglio il valore del Servizio Sanitario Nazionale.
 
Questo virus sembra non contagiare i bambini, o raramente. C'è una spiegazione scientifica?
Stiamo conoscendo meglio, giorno dopo giorno, l’andamento dell’epidemia e dai dati disponibili sembra che le fasce più giovani siano meno colpite. È però troppo presto trarre conclusioni.
 
Come commenta l’ultima circolare del ministro Speranza sulla scuola emessa dopo la richiesta dei presidenti del Veneto, FVG, Lombardia e P.A. di Trento di tenere fuori dalle scuole gli alunni di ritorno da un viaggio in Cina?
La nuova circolare introduce un elemento importante: garantisce alle scuole un supporto da parte dei dipartimenti di prevenzione che sono elementi fondamentali del SSN. Grazie alla presenza di professionisti specificamente preparati e pronti a garantire informazione corretta e a indirizzare verso comportamenti appropriati per comunità scolastiche e famiglie.
 
Raccomandazioni finali per la popolazione?
La prima raccomandazione è non farsi prendere dal panico, la seconda è quella di rivolgersi solo a fonti ufficiali e accreditate come per esempio, i medici di medicina generale, i pediatri di scelta o il Ministero della Salute e in caso di dubbio, rivolgersi al numero verde 1500. È importante anche attuare comportamenti corretti, come tossire e starnutire coprendo le vie aeree con un fazzolettino di carta, evitare i contatti stretti con persone affette da infezioni delle vie respiratorie e curare la propria igiene personale e delle superfici che ci circondano. È importante, infine, essere consapevoli che la circolazione del virus non è legata a una nazionalità o a una etnia  ma esclusivamente al contatto con persone portatrici del virus.
 
Endrius Salvalaggio

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