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Lunedì 17 FEBBRAIO 2020
Tumore al polmone. È allarme tra le giovani donne

Lo afferma uno studio che ha analizzato i dati di 40 Paesi in quattro continenti. Le differenze is sono attestate all’interno delle classi di età e delle corti di nascita. I fattori di rischio che contraddistinguono i singoli Paesi e che possono contribuire all’aumento del carcinoma polmonare nella popolazione femminile saranno oggetto di ulteriori studi

(Reuters Health) – L’incidenza del cancro al polmone è più alta tra le giovani donne rispetto agli uomini. È quanto emerge da un ampio studio canadese che si è focalizzato sui tassi di incidenza del cancro polmonare in 40 Paesi di 4 continenti.
 
“Questi risultati anticipano un aumento del carico di cancro ai polmoni che si verificherà tra le donne nei decenni a seguire, in particolare in contesti a reddito più elevato – dice Miranda Fidler-Benaoudia dell’Alberta Health Services di Calgary, autrice principale dello studio – Sono necessari ulteriori lavori per intensificare le misure anti-tabacco e identificare i fattori per l’aumento del carico di cancro ai polmoni tra le giovani donne”.

Lo studio
I dati raccolti da Fidler-Benaoudia e colleghi sono stati classificati per quinquenni di età compresa tra 30 e 64 anni e per anni solari di cinque anni, dal 1993 al 2012.

Come riportato dall’ International Journal of Cancer, tra gli uomini i tassi di incidenza del carcinoma polmonare specifico per età generalmente diminuivano in tutti i Paesi, mentre nelle donne variavano, rimanendo stabili nella maggior parte dei Paesi o in calo, sebbene a un ritmo più lento rispetto agli uomini.
Quindi, il rapporto tra i tassi di incidenza tra donne e uomini è risultato aumentato nelle coorti di nascita più recenti, con Irr (Incidence rate ratio) significativamente superiori all’unità in Canada, Danimarca, Germania, Nuova Zelanda, Paesi Bassi e Stati Uniti.
 
Ad esempio, gli Irr di età compresa tra 45 e 49 anni nei Paesi Bassi sono aumentati da 0,7 in individui nati intorno al 1948 a 1,5 in persone nate nel 1963. Modelli simili sono stati riscontrati in 23 Paesi, sebbene le differenze non fossero significative.

Anche nelle coorti di nascita precedenti c’era un’indicazione di un più alto rapporto di incidenza del cancro al polmone nelle donne rispetto agli uomini per le fasce di età più giovani. Ad esempio, l’Irr in Nuova Zelanda tra persone di età compresa tra 40 e 44 anni è aumentato da 1,0 nella coorte di nascita del 1953 a 1,6 in quella del 1968.

Questi crossover (dal dominio maschile a quello femminile) sono stati in gran parte guidati dall’aumento dei tassi di incidenza dell’adenocarcinoma nelle donne, come hanno scoperto i ricercatori. Tuttavia, per i Paesi con dati storici sul fumo, la prevalenza del fumo nelle donne si avvicinava, ma raramente superava, a quella degli uomini.
 
“Ciò suggerisce che è improbabile che le differenze tra i sessi nel fumo spieghino i crossover osservati – ha affermato Fidler-Benaoudia – Mentre possiamo ipotizzare il motivo per cui l’incidenza è più elevata tra le giovani donne, compresa una maggiore suscettibilità al cancro del polmone tra le donne rispetto agli uomini, sono necessari ulteriori lavori per comprendere queste tendenze e i fattori mutevoli che sono alla base di esse”, ha aggiunto il clinico. “Attualmente stiamo esplorando i tassi di incidenza del carcinoma polmonare specifici per sesso nei giovani di colore rispetto ai giovani bianchi negli Stati Uniti per determinare se ci sono ancora disparità razziali e come le tendenze possano essere correlate a modelli di fumo per etnia e sesso”.

Fonte: International Journal of Cancer

Marilynn Larkin

(Versione italian Quotidiano Sanità/Popular Science)

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