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23 FEBBRAIO 2020
Il Coronavirus e i limiti del titolo V



Gentile Direttore,
in questa e (e in altre situazioni normali) rivengono alla luce tutti i limiti della riforma del Titolo V della Costituzione (Bassanini - D'Alema) che ha creato 21 sistemi sanitari regionali diversi che vanno per proprio conto. Non a caso, lo stesso governatore del Veneto ha richiamato comportamenti omogenei in tutto il paese e in tutti i settori.
 
Auspichiamo di non vedere e ascoltare, per qualche tempo, i soliti e squallidi teatrini, polemiche, distinguo della nostra piccola politica italiana.
 
 
Nonostante il massacro (taglio finanziamenti - taglio letti - taglio personale - taglio contratti di lavoro) subito dal Ssn italiano, con l'indifferenza di gran parte dell'opinione pubblica (coloro che quando stanno bene non ne hanno bisogno e quando ne hanno bisogno si accorgono di liste di attesa, di pronto soccorso con ore di attesa, di costi privati obbligati e si lamentano!) vogliamo ricordare il lavoro continuo e pericoloso di medici, infermieri e altro personale delle nostre strutture sanitarie.
 
Medici e infermieri sono a rischio come gli altri in questa emergenza e sono più degli altri a stretto contatto con i malati. A Codogno, dove è stato ricoverato ed è andato più volte prima del ricovero il primo paziente, almeno 5 dipendenti della struttura sono positivi al Covid-19, tutti dovranno stare in isolamento per due settimane.
 
Negli ospedali e sul territorio ci sono medici, infermieri e operatori sanitari in prima linea. Ci sono medici infermieri e altro personale che stanno lavorando da giorni con turni massacranti e, in alcuni casi, senza cambi regolari. Grazie!
 
Danilo Mazzacane
Segretario Regionale Cisl Medici Lombardia
 

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