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Mercoledì 04 APRILE 2012
Governo clinico. Le Regioni contro il ddl: "Invade nostre competenze"

Le Regioni e la Commissione parlamentare per le questioni regionali dicono no anche al nuovo testo del ddl sul governo clinico licenziato dalla Commissione Affari Sociali. Duro Palumbo, presidente della XII Commissione: “Se la politica non vuole togliere le mani dalla sanità lo dica”. 

Il nuovo testo base che intende regolare il governo clinico licenziato un paio di settimane fa dalla Commissione Affari Sociali sta incontrando diverse difficoltà lungo il percorso che dovrebbe portarlo al voto dell’Aula.
 
A cominciare dalla Commissione Parlamentare per le Questioni regionali che nella seduta del 27 marzo ha espresso il proprio parere contrario al testo poiché, si legge nel resoconto, ha “rilevato che il testo reca norme in materia di «tutela della salute» e di «professioni», oggetto di legislazione concorrente tra Stato e Regioni, ai sensi dell'articolo 117, comma 3 della Costituzione”.
 
La Commissione ha dunque motivato il suo parere contrario con queste parole “considerato che il provvedimento in esame appare contraddire le previsioni del Titolo V della Costituzione, in quanto enuncia prescrizioni eccessivamente dettagliate in ordine a profili di programmazione, indirizzo e regolamentazione afferenti a competenze regionali”.
 
Quindi, nonostante il testo sul governo clinico sia cambiato cercando di prestare maggiore attenzione alle competenze delle Autonomie, la Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali ha ribadito il suo parere negativo come già aveva fatto in passato costringendo il relatore Di Virgilio ad un lavoro di riscrittura del testo.
 
Lavoro di riscrittura giudicato insufficiente anche dalle Regioni che hanno espresso nuovamente oggi un parere negativo. Questa mattina avrebbe dovuto riunirsi, in ambito Cinsedo, la Commissione salute dedicata proprio all'esame del provvedimento ma all’ultimo momento la riunione è saltata. Da quanto si apprende, però, l'orientamento è negativo perché, nonostante le modifiche, risulterebbe ancora troppo invasivo delle competenze regionali.
  
Molto duro, il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Giuseppe Palumbo che ha tuonato “se la politica non vuole togliere le mani dalla sanità lo dica”. Palumbo ha riferito di aver parlato con Balduzzi per un “incontro urgente” per chiarire evidentemente una volta per tutte la questione del governo clinico in quanto è ora di smettere di “perdere tempo inutilmente”.

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