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Giovedì 02 APRILE 2020
Coronavirus. Rinviate al 2021 le celebrazioni del World Blood Donor Day. Liumbruno (Cns): “Già al lavoro per la prossima edizione”

“Un rinvio necessario deciso dall’Oms per garantire la sicurezza dei partecipanti, anche considerando il fatto che erano previsti ospiti da tutta Italia e anche da diversi paesi esteri” ha spiegato il direttore del Centro nazionale sangue. Per celebrare l’evento, quest’anno, sarà condotta solo una campagna virtuale

L’emergenza coronavirus ferma le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che quest’anno erano state affidate all’Italia. Tutto rinviato all’anno prossimo.
La conferma ufficiale è arrivata dall’Oms, che per il 2020 si affiderà solo a una campagna virtuale per l’evento. Ma il Centro nazionale sangue è già al lavoro per prepararsi ad ospitare l’edizione del prossimo anno e valorizzare sempre di più il sistema sangue italiano che, anche in questa emergenza Covid 19 ha saputo rispondere attivamente.

Il World Blood Donor Day, lo ricordiamo, si tiene ogni anno il 14 giugno ed è stato istituito nel 2004 per opera dell’Organizzazione mondiale della sanità, della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa internazionale, della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue (Fiods /Ifbdo) e della Isbt, International Society of Blood Transfusion. La candidatura, voluta dal Ministero della salute, coordinata dal Centro nazionale sangue e dal Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, ha ricevuto l’appoggio delle principali associazioni di pazienti e società scientifiche nell’ambito della medicina trasfusionale e delle malattie del sangue.
 
“Il rinvio era necessario per garantire la sicurezza dei partecipanti, anche considerando il fatto che erano previsti ospiti da tutta Italia e anche da diversi paesi esteri – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns – stiamo già lavorando per l’edizione dell’anno prossimo di un evento che speriamo possa valorizzare ancora di più il sistema sangue italiano, che anche in questo momento così complesso è riuscito a garantire le terapie salvavita a 1800 pazienti al giorno”.
 
Anche in questo periodo, ricorda il Cns, nonostante le misure di distanziamento sociale, è possibile andare a donare il sangue. È fondamentale però prenotare la donazione telefonando al proprio punto di prelievo di riferimento, per evitare assembramenti e per garantire una corretta programmazione dei fabbisogni.

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