quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 06 APRILE 2020
Coronavirus. Scudo penale strutture e dirigenti, Omceo Veneto: “Ritirate gli emendamenti della vergogna”

Gli Ordini dei medici Chirurghi e Odontoiatri del Veneto si uniscono per lanciare un appello ai Parlamentari veneti: “Adoperatevi per farli ritirare o non votateli. Sono emendamenti crudeli, sprezzanti ed offensivi per una categoria che sta combattendo e lavorando a mani nude. Sono inaccettabili in uno Stato di diritto”.

Gli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Veneto chiedono ai Parlamentari della Regione di “adoperarsi affinché vengano ritirati ovvero di non votare gli emendamenti attualmente in discussione al Senato della Repubblica sulla conversione del Decreto Legge “Cura Italia” N. 18 del 17 marzo 2020 che prevedono una sostanziale immunità per le strutture sanitarie e per i soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria in relazione agli eventi avversi accaduti durante la pandemia da Covid-19 e in particolare ‘in caso di danni agli operatori’”.
 
Gli Omceo del Veneto ricordano che ad oggi sono “80 i Medici ed Odontoiatri e 25 gli Infermieri morti in Italia, mentre dei positivi al Covid-19 si è perso il conto, ma si stima che sia contagiato il 15% degli operatori sanitari e molti sono ricoverati o intubati in Rianimazione”. Ma se “è sotto gli occhi di tutti la passione e la dedizione al nostro giuramento di Ippocrate, stanchi, senza riposo, impegnati ad affrontare situazioni difficilissime anche sotto il profilo psicologico”, i medici chiedono anche che si vada oltre le parole: “Noi Medici siamo definiti eroi, che devono lavorare con abnegazione e spirito di servizio, e tanto basta”.
 
“Si piangono giustamente i pazienti - si legge nella nota degli Omceo del Veneto -, ma non si potrà verificare se i sanitari sono stati messi nella condizione di curarli con tutti gli strumenti possibili e secondo protocolli già esistenti, previsti in risposta a recenti epidemie pregresse; se i nostri colleghi sono stati adeguatamente tutelati in un susseguirsi di regole continuamente modificate o mandati ad ammalarsi, da sani, nell'esercizio delle proprie funzioni, mettendo a rischio anche le loro famiglie".
 
Per gli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Veneto, in definitiva, “questi emendamenti sono crudeli, sprezzanti ed offensivi per una categoria che sta combattendo e lavorando a mani nude. Sono inaccettabili in uno Stato di diritto”. E se “in questo momento così grave, di dolore per tante famiglie, non possiamo entrare nel merito delle responsabilità; ci sarà un tempo per accertare se e dove ci siano state mancanze, e gli Ordini dei Medici saranno presenti e faranno la loro parte”, conclude la nota.

© RIPRODUZIONE RISERVATA