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Lunedì 16 APRILE 2012
Lombardia. Al via "Orme", un data base su 7 aree patologiche 

Grazie a una partnership con la società Medtronic sarà possibile mettere in rete i dati di 10 milioni di lombardi per conoscere meglio l’utilizzo delle tecnologie, l’epidemiologia e i costi per la sanità. Si parte con malattie cardiovascolari, colonna vertebrale e piede diabetico. 

Il database del Siss (Sistema informativo socio sanitario) lombardo con i dati dei suoi 10 milioni di cittadini sarà utilizzato per fare analisi, tramite l'utilizzo della tecnologia, sull'epidemiologia e la prevalenza di alcune patologie e i costi che producono per il Sistema sanitario regionale: è quanto prevede, in sintesi, il progetto O.R.M.E. (Outcomes Research and Medtech Efficiency) firmato venerdì 13 aprile a Milano dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dai vertici dell'azienda biomedicale statunitense Medtronic.

Con O.R.M.E. si farà ricerca in sette aree tematiche quali ipertensione resistente, gestione del sangue, fibrillazione atriale, morte cardiaca improvvisa e scompenso, patologie degenerative della colonna vertebrale, sincope e piede diabetico. Si partirà dal Siss, con il suo prezioso archivio di informazioni sulle prestazioni farmaceutiche, specialistiche ambulatoriali e ricoveri dei cittadini lombardi, estraendo e gestendo i suoi dati in forma anonima, per analizzare l'epidemiologia di queste patologie, i costi prodotti sul Ssr, l'impatto delle tecnologie, i modelli organizzativi e gestionali, e i percorsi diagnostico-terapeutici.

L'implementazione dei progetti di ricerca sarà biennale e Medtronic supporterà con il suo know how un ente terzo, che sarà scelto dalla regione (probabilmente un'università o gli uffici tecnici della regione), che dovrà svolgere l'analisi vera e propria. Medtronic pensa di arrivare a toccare, con quest'analisi, circa 200mila pazienti, che verranno selezionati sulla base dei codici di diagnosi delle patologie prese sotto esame. “La Lombardia rappresenta un sistema sanitario altamente efficiente, innovativo e basato sui dati – ha detto il ceo di Medtronic, Omar Ishrak - Caratteristiche che lo rendono nostro partner ideale per migliorare la qualità e ridurre i costi sanitari. E se questo programma pilota avrà successo, l'idea è di espanderlo prima ad altre aree terapeutiche, e poi ad altre regioni e magari anche ad altri Paesi”.
Dunque, alla fine di questi due anni, se il progetto avrà funzionato, si dovrebbe avere una stima dell'epidemiologia e dei costi diretti dei trattamenti degli eventi cerebro-cardiovascolari nei pazienti con ipertensione resistente, nei pazienti affetti da arteriopatie periferiche nella popolazione diabetica e da fibrillazione atriale. Più informazioni sul miglioramento dei risultati clinici dei pazienti sottoposti a interventi cardiochirurgici che necessitano di circolazione extracorporea, in centri che utilizzano sistemi per minimizzazione del circuito, passivazione del circuito di circolazione extracorporea, monitoraggio emostasi e coagulazione e che adottano sistemi di recupero e trattamento sangue; dati sui pazienti trattati con tecniche di stabilizzazione o fusione della colonna vertebrale, mettendo a confronto i costi di ospedalizzazione e gli esiti dell’approccio chirurgico mini-invasivo e dell'open surgery per le patologie degenerative della colonna, e infine sui differenti approcci organizzativi nella gestione della sincope.
''Questo progetto - ha commentato Formigoni - rappresenta un modello esemplare di partnership a cui la Regione guarda con grande interesse. La Lombardia ha voluto favorire forme di collaborazione innovative tra pubblico e privato. Un vero salto culturale rispetto al passato, e dopo le iniziali diffidenze, la nostra sfida è stata vinta. Abbiamo tracciato una strada che molti dopo di noi hanno voluto percorrere''.

Adele Lapertosa
 

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