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03 MAGGIO 2020
Coronavirus. Il Governo impugna l’ordinanza della Calabria sulle riaperture. Boccia: “Santelli sa che quell’atto è illegittimo”

Dopo la diffida dei giorni scorsi il Governo passa ai fatti impugnando l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile, che prevede da subito l'apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi all'Avvocatura generale dello Stato. Il ricorso non verrà depositato se la governatrice Jole Santelli dovesse revocare l'ordinanza. Boccia a Sky Tg24: "Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni".

Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha impugnato l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede, tra le altre cose, l'immediata riapertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi all'Avvocatura generale dello Stato. Il ricorso non verrà depositato se la governatrice Jole Santelli dovesse revocare l'ordinanza. 
 
Dopo un braccio di ferro andato avanti per diversi giorni, questa mattina il ministro Boccia era tornato a rivolgersi così alla governatrice calabrese ai microfoni di Sky Tg24: "Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell'atto è illegittimo. Come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l'invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l'ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall'andare avanti rispetto a quell'ordinanza".
 
Il ministro ha ricordato che la governatrice calabrese "nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l'ho chiamata perché ci conosciamo da anni". 

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