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Mercoledì 18 APRILE 2012
Def 2012. Cala la spesa sanitaria 2011 (- 0,6%), ma nel 2012 balzo al + 2,2%. La bozza

Via libera del Consiglio dei Ministri al Documento di economia e finanza 2012. Nella bozza entrata stamani in CdM si notifica il calo della spesa 2011 (-0,6% rispetto al 2010) che sarà però ampiamente recuperato da un + 2,2% che si stima sarà registrato nell’anno in corso. Ecco il testo delle bozze: parte 1, parte 2).

Per la prima volta da anni la spesa sanitaria pubblica riporta un “meno” davanti al dato di confronto sull’andamento annuale. Il Def all’esame del Governo riporta infatti i dati a consuntivo del 2011 che evidenziamo un – 0,6% della spesa Ssn rispetto al 2010.

Ma c’è poco da sperare. Già quest’anno la spesa tornerà a crescere in misura del 2,2%, per poi riassestarsi al + 0,2% del 2013, quando scatteranno le prime misure della manovra di “Tremonti” del luglio scorso e al + 0,6% nel 2014. Senza nuovi interventi, però, nel 2015, si tornerà a crescere a ritmi vicini al + 3%.

Questi i dati di massima del documento di cui riportiamo di seguito ampi stralci delle parti concernenti la sanità:

IL DEF 2012 E LA SANITA'

Le proiezioni a lungo termine della spesa sanitaria in rapporto al Pil
La proiezione della spesa sanitaria viene effettuata sulla base della metodologia del reference scenario che recepisce, oltre agli effetti derivanti dall’invecchiamento demografico, anche le conseguenze indotte da ulteriori fattori esplicativi. Dopo una fase iniziale di riduzione per effetto delle misure di contenimento della dinamica della spesa, la previsione del rapporto fra spesa sanitaria e PIL presenta un profilo crescente attestandosi all’8,2 per cento negli anni 2050-2060.


Le misure di contenimento e il Patto per la Salute
Le componenti di spesa socio-assistenziali per assistenza agli anziani presentano un profilo crescente per l’intero periodo di previsione attestandosi all’1,7 per cento del PIL nel 2060 Dal settore sanitario sono attesi risparmi di spesa pari a 2,5 miliardi nel 2013 e a 5,0 miliardi nel 2014. Gli interventi disposti prevedono che con un’intesa Stato-Regioni, da stipulare entro il 30 aprile 2012, siano indicate le modalità per conseguire un’evoluzione della spesa coerente con l’incremento del finanziamento del servizio sanitario nazionale dello 0,5 per cento nel 2013 e dell’1,4 per cento nel 2014. Per le Regioni sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari è infine previsto che siano adottate norme di salvaguardia della effettività della cogenza dei predetti piani.

Il Patto per la salute determina l’ammontare delle risorse da destinare al Servizio Sanitario Nazionale ed è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni garantendo l’unitarietà del sistema. In linea con la riforma federalista della sanità pubblica, il Patto ha confermato e rafforzato il modello di ‘governo condiviso’ tra amministrazione centrale e locale. Nell’ambito della manovra correttiva varata nell’estate 2011 è stato definito il livello di finanziamento del SSN cui concorre lo stato per gli anni 2013-2014, che consente risparmi dell’ordine di 2,5 miliardi nel 2013 e di 5,0 miliardi a decorrere dall’anno 2014. Le norme dispongono che con l’intesa Stato-Regioni, da stipulare entro il 30 aprile 2012, sia definita la quota di risparmio da realizzarsi su ciascuna delle aree di spesa indicate nella disposizione (beni e servizi, farmaceutica, dispositivi medici, compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria). Qualora l’intesa non sia raggiunta entro il predetto termine verranno applicate le quote di risparmio secondo le percentuali indicate nella norma a garanzia del contenimento della spesa.
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica, restano confermati per il 2012 i tetti rispetto alla spesa sanitaria previsti dalla normativa vigente. Inoltre, in materia di assistenza farmaceutica ospedaliera, si dispone di porre a carico delle aziende farmaceutiche a partire dal 2013 l’eventuale superamento del tetto di spesa a livello nazionale (2,4 per cento) nella misura massima del 35,0 per cento. Le modalità applicative di tale disposizione saranno definite con regolamento da emanarsi entro il 30 giugno 2012. Qualora il regolamento non venga emanato entro tale data, sempre a decorrere dal 2013, il tetto di spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale è rideterminato nella misura del 12,5 per cento.

Sanità: i risultati d’esercizio del 2011
Con riferimento all’anno 2011, la spesa sanitaria in termini di PA è risultata pari a 112.039 milioni, con una riduzione di 0,6 per cento per cento rispetto all’anno 2010.

Tale risultato è originato dalle dinamiche delle diverse componenti di spesa:
la spesa per il personale dipendente è pari a 37.526 milioni, con una variazione rispetto all’anno 2010 pari a -2,4 per cento.
La riduzione osservata è influenzata da:
o la contabilizzazione, sull’anno 2010, di oneri arretrati per il rinnovo delcontratto del personale dirigente del SSN (biennio economico 2008-2009), per un importo pari a circa 530 milioni; al netto degli oneri per arretrati contabilizzati sull’anno 2010, la variazione dell’aggregato è pari a -1,0 per cento;
o la sensibile riduzione, rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, dell’ammontare delle sopravvenienze passive osservate nell’esercizio successivo a quello di rinnovo dei contratti del personale dipendente. Tale risultato deriva dall’effetto combinato della maggiore accuratezza nella stima degli accantonamenti per i rinnovi contrattuali che le aziende sanitarie sono obbligate ad effettuare sulla base della normativa vigente, e che è sottoposta a verifica, e da una migliorata capacità di previsione delle componenti di costo del personale da parte delle aziende stesse;
o il blocco del turnover in vigore nelle regioni sotto piano di rientro, nell’ambito delle manovre di contenimento della dinamica della spesa e a seguito della procedura sanzionatoria di cui al comma 174 della legge 311/2004;
o le politiche di contenimento delle assunzioni messe in atto autonomamente dalle regioni non sottoposte ai piani di rientro;
o gli automatismi introdotti dalla vigente legislazione in materia di rideterminazione dei fondi per i contratti integrativi del personale in relazione al personale cessato e l’applicazione delle ulteriori misure di contenimento della dinamica della spesa del personale previste dalla normativa vigente.
La dinamica osservata dall’aggregato evidenzia un andamento della spesa per il personale dipendente che conferma gli effetti positivi derivanti dagli strumenti di governance del settore sanitario introdotti dai diversi Accordi Stato-Regioni intervenuti in materia.

La spesa per i consumi intermedi è pari a 29.060 milioni, con un incremento del 3,6 per cento rispetto all’anno 2010.
Fra i fattori alla base della dinamica dell’aggregato vi sono la crescita della spesa farmaceutica ospedaliera (+ 5,1% rispetto all’anno 2010) - anche in relazione alle politiche di rafforzamento della distribuzione diretta dei farmaci in atto in molti Servizi Sanitari Regionali – e l’impatto sul costo di acquisizione dei beni e servizi dell’incremento dell’aliquota IVA.
 
La spesa per le prestazioni acquistate da produttori market è pari a 40.621 milioni, con una riduzione pari a 1,8 per cento rispetto all’anno 2010. Tale variazione è il risultato di dinamiche differenziate delle diverse componenti incluse nell’aggregato:

la spesa per l’assistenza farmaceutica è pari a 10.002 milioni, con una riduzione dell’8,3 per cento rispetto all’anno 2010, sulla quale influiscono diversi fattori:
- una sensibile riduzione del trend di crescita dei consumi, con un numero di ricette nell’anno 2011 sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2010, a fronte di un incremento medio di ricette nell’ultimo triennio pari a circa il 4,0 per cento annuo: ciò si deve in parte alle politiche di rafforzamento della distribuzione diretta dei farmaci in atto nei Servizi Sanitari Regionali ed in parte all’effetto di contenimento della domanda indotta a seguito dell’incremento del valore dei ticket regionali sui farmaci;
- la riduzione del prezzo medio dei farmaci, diminuito, nell’anno 2011, di circa il 5,0 per cento, rispetto ad una riduzione media del 3,0 per cento osservata nel triennio precedente;
- la crescita della quota di compartecipazione a carico dei cittadini a seguito dell’incremento, nel corso dell’anno 2011, della quota di compartecipazione a carico del cittadino in talune regioni sottoposte ai Piani di Rientro e all’introduzione di ticket sui farmaci anche in regioni non nei sottoposte ai Piani di Rientro.

La spesa per la medicina di base è pari a 6.699 milioni, con una riduzione pari a 4,7 per cento rispetto all’anno 2010. Tale riduzione riflette la contabilizzazione sull’anno 2010 degli oneri arretrati per il rinnovo delle convenzioni biennio 2008-2009 (per un importo pari a circa 400 milioni): al netto di tali oneri, l’aggregato registra un incremento pari allo 0,7 per cento.
Anche con riferimento a questo aggregato di spesa deve osservarsi la maggiore congruità rilevata negli ultimi anni nella valutazione del costo effettivo dei rinnovi delle convenzioni di medicina di base a seguito dell’introduzione, in analogia con quanto previsto per il personale dipendente, dell’obbligo per le Regioni di garantire la copertura integrale degli oneri dei rinnovi delle convenzioni di medicina di base.
La spesa per le altre prestazioni (ospedaliere, specialistiche, riabilitative, integrative, altra assistenza) è pari a 23.920 milioni, con un incremento del 2,2 per cento rispetto all’anno 2010.
La dinamica di tale componente di spesa riflette una migliore regolazione, in particolare nelle regioni sotto piano di rientro, dei volumi di spesa per le prestazioni sanitarie acquistate da operatori privati accreditati, realizzata attraverso la definizione di tetti di spesa e l’attribuzione di budget, con il perfezionamento dei relativi contratti in tempi coerenti con la programmazione regionale.
L’andamento dell’aggregato risente, inoltre, del processo in atto all’interno dei
Servizi Sanitari Regionali volto a definire, isolare e trasferire gli oneri relativi a prestazioni in natura a carattere socio-assistenziale al di fuori del perimetro della spesa sanitaria.
L’aggregato delle altre componenti di spesa registra un livello di spesa pari a 4.832 milioni, con una riduzione pari a 1,6 per cento rispetto all’anno 2010.







 
 
Le previsioni
Le previsioni sono state elaborate sulla base delle disposizioni legislative vigenti, del quadro macroeconomico elaborato per il periodo di riferimento e recepiscono i dati dell’ISTAT concernenti il Conto Consolidato della Sanità per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, elaborato a seguito dell’acquisizione dei dati di IV trimestre 2011 e anche a seguito delle rettifiche operate sui dati di consuntivo 2009 e dell’acquisizione dei dati di consuntivo 2010.

Previsioni per l’anno 2012
Con riferimento all’anno 2012 è prevista una spesa sanitaria in termini di PA pari a 114.497 milioni, con un incremento pari a 2,2 per cento rispetto all’anno 2011.
Nel dettaglio si prevede:
 
Per il personale, un livello di spesa pari a 37.721 milioni, con un incremento pari a 0,5 per cento rispetto all’anno 2011.
La previsione sconta:
o i nuovi dati sul costo del personale rilevati a IV trimestre dell’anno 2011;
o la previsione di crescita dell’occupazione dipendente dei servizi pubblici e del costo del lavoro per lavoratore dipendente dei servizi pubblici contenuta nel quadro macroeconomico elaborato per l’anno 2012;
o i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.
 
Per i consumi intermedi, un livello di spesa pari a 30.289 milioni, con un incremento pari a 4,2 per cento rispetto all’anno 2011.
La previsione sconta:
o l’acquisizione dei dati di costo relativi al IV trimestre 2011;
o l’impatto sul costo di acquisizione dei beni e servizi dell’incremento dell’aliquota IVA;
o i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.
 
Per le prestazioni acquistate da produttori market, un livello di spesa pari a 41.390 milioni, con un incremento pari a 1,9 per cento rispetto all’anno 2011.
A livello delle singole componenti costituenti l’aggregato:
 
per l’assistenza farmaceutica, è prevista una spesa pari a 10.162 milioni, con un incremento pari a 1,6 per cento rispetto all’anno 2011.
La previsione sconta:
l’acquisizione dei dati di costo relativi al IV trimestre 2011;
un andamento dell’aggregato coerente con il rispetto del tetto del 13,3 per cento della spesa farmaceutica territoriale;
la stima dell’entrata da pay-back farmaceutico a riduzione del livello di spesa;
l’impatto sul prezzo di rimborso dei farmaci dell’incremento dell’aliquota IVA;
i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.

Per la medicina di base, è prevista una spesa pari a 6.733 milioni, con un incremento pari a 0,5 per cento rispetto all’anno 2011.
La previsione sconta:
l’acquisizione dei dati di costo relativi al IV trimestre 2011;
i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.
 
Per le altre prestazioni (ospedaliere, specialistiche, riabilitative, integrative ed altra assistenza) è prevista una spesa pari a 24.495 milioni, con un incremento pari a 2,4 per cento rispetto all’anno 2011.
La stima incorpora:
l’acquisizione dei dati di costo relativi al IV trimestre 2011;
gli effetti economici del ticket di 10 € sulle prestazioni di assistenza specialistica18 erogate dai soggetti privati accreditati con il SSN;
i maggiori costi, quantificati in 100 milioni, originati dal concorso statale, per il solo anno 2012, al finanziamento degli oneri connessi alle attività strumentali necessarie al perseguimento dei fini istituzionali dei Policlinici universitari e ospedali non statali;
i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.
 
Per le altre componenti di spesa, un livello di spesa pari a 5.097 milioni, con un incremento pari a 5,5 per cento rispetto all’anno 2011; il dato incorpora gli effetti economici del ticket di 10 € sulle prestazioni di assistenza specialistica erogate dalle strutture pubbliche del SSN.
 
Previsioni per il periodo 2013-2015
Nel periodo 2013-2015 la spesa sanitaria, prendendo a riferimento l’anno 2012, è prevista crescere ad un tasso medio annuo del 1,2 per cento; nel medesimo arco temporale il Pil nominale, cresce in media in misura pari al 2,8 per cento. Il rapporto fra la spesa sanitaria e PIL si attesta, alla fine dell’arco temporale considerato, ad un livello pari al 6,9 per cento.
 
Le previsioni scontano:
il quadro macroeconomico elaborato per il periodo di riferimento;
il riconoscimento della indennità di vacanza contrattuale per l’anno 2015;
un andamento della spesa farmaceutica convenzionata coerente con il rispetto del tetto del 13,3 per cento della spesa farmaceutica territoriale;
le manovre di contenimento della spesa già previste dalla normativa vigente per l’anno 2013 ed il loro trascinamento sugli anni 2014 e 2015;
i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro;
gli effetti economici del ticket di 10 € sulle prestazioni di assistenza specialistica;
gli effetti economici delle misure individuate dal Decreto Legge 98/2011:
la proroga sino al 31 dicembre 2014 del limite (originariamente previsto sino al 2013 dal Decreto Legge 78/201023) al riconoscimento di incrementi retributivi per il personale dipendente (articolo 16, comma 1, lettera b) e convenzionato (articolo 16, comma 2) del SSN;
i risparmi attesi dalla individuazione di prezzi di riferimento per l’acquisto di beni e servizi (articolo 17, comma 1, lettera a);
i risparmi previsti in materia di assistenza farmaceutica ospedaliera (articolo 17, comma 1 lettera b); i risparmi attesi dalla fissazione del tetto alla spesa per l’acquisto dei dispositivi medici (articolo 17, comma 1, lettera c);
l’introduzione, a partire dall’anno 2014, di misure di compartecipazione sull’assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale (articolo 17, comma 1, lettera d).

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