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Martedì 05 MAGGIO 2020
Ospedale Covid a Pescara. Intersindacale chiede di bloccare il progetto per il personale

La soluzione di fare ricorso a medici ospedalieri che lavorerebbero in libera professione e a Mmg a compenso orario per gestire i pazienti in dimissione, per le sigle sindacali è sconcertante. Meglio reperire le figure professionali attraverso bandi di concorso. In una lettera al presidente Marsilio, i sindacati chiedono chiarimenti e il blocco del progetto

Altolà dell’Intersindacale sanitaria abruzzese al progetto per l’individuazione delle e figure professionali necessarie a fare decollare il nuovo Ospedale dedicato ai soli pazienti Covid a Pescara prospettato in una Proposta di accordo operativo tra Mmg e Asl di Pescara .

Per Anpo, Aupi, Cipe, Cisl-Medici, Feder-Anisap, Fesmed, Fials, Fials-Medici, Fimp, Fismu, Nursind, Nursing-Up, Sidirss, Simet, Sinafo, Snr, è da bloccare la soluzione prospettata dalla Ausl che prevede il ricorso medici ospedalieri e a Mmg che lavorerebbero, gli uni in libera professione e gli altri a compenso orario per la gestione di posti letto occupati da pazienti in attesa di dimissione ospedaliera. Una proposta che “ sottrae forza lavoro al territorio nel momento in cui l’assistenza dei Mmg diventerà centrale nella lotta contro il Covid-19 e che costringerebbe i medici ospedalieri a lavorare in orari aggiuntivi, dopo aver svolto il loro orario contrattuale, avendo in cambio una retribuzione a tariffa libero professionale”.
 
Per questo chiedono in una lettera al presidente Marco Marsilio di intervenire.
 
Di seguito la lettera dell'ntersindacale sanitaria abruzzese

“Egregio Presidente, abbiamo avuto modo di apprezzare la celerità con la quale Lei e la Sua Giunta avete affidato alla ditta, vincitrice dell’appalto, la ristrutturazione dello stabile sito in via Raffaele Paolini a Pescara per realizzare un Ospedale dedicato ai soli pazienti Covid. La celerità nella ristrutturazione dello stabile però non può giustificare la celerità “fantasiosa” con cui si sta discutendo un progetto in seno alla Direzione Generale della Ausl di Pescara non solo per la individuazione della consistenza numerica delle varie figure professionali necessarie al funzionamento del nuovo Ospedale ma anche per la individuazione delle tipologie di lavoro delle stesse figure professionali che in esso dovrebbero operare.

Infatti, abbiamo avuto modo di avere un documento contenente un progetto in fase di definizione discusso in una riunione presso la Ausl di Pescara alla presenza del Direttore Generale f.f. dottor Antonio Caponnetti con il dottor Ildo Polidoro, il dottor Giustino Parruti e alcuni medici di Medicina Generale non si sa se rappresentanti sindacali di categoria (mancherebbe però il rappresentante avente diritto di Intesa Sindacale) o se a titolo personale (come il dottor Carlo Carunchio notoriamente non sindacalista medico).

Un progetto che ipotizza, stante il fabbisogno di personale necessario alla complessa articolazione dell’Ospedale in oggetto, il reperimento di figure professionali aggiuntive facendo ricorso a medici ospedalieri (professionisti organici al dipartimento di Emergenza-Urgenza, al Dipartimento Medico e a medici di una istituenda Task Force) e a medici di Medicina Generale che lavorerebbero gli uni in libera professione e gli altri a compenso orario per la gestione di posti letto occupati da pazienti in attesa di dimissione ospedaliera

Una soluzione che ci lascia sconcertati perché sottrae forza lavoro al territorio nel momento in cui l’assistenza dei Medici di Medicina Generale in tale settore diventerà centrale nella lotta contro il Covid-19 e che Le chiediamo di controllare bloccandone l’attuazione. Una soluzione che costringerebbe medici ospedalieri a lavorare in orari aggiuntivi, dopo aver svolto il loro orario contrattuale, avendo in cambio una retribuzione a tariffa libero professionale.
Riteniamo che, stabilita la consistenza e la tipologia degli operatori sanitari di cui ha bisogno l’Ospedale Covid-19 per essere operativo, il reperimento delle figure professionali necessarie debba avvenire attraverso avvisi per bandire il più presto possibile concorsi. Come ultima cosa, non meno importante,
Le segnaliamo che il protocollo redatto prevede la possibilità di costituire una “Fondazione” non si capisce per quali fini”.

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