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Mercoledì 13 MAGGIO 2020
Anaao Lazio diffida Zingaretti: “Servono misure urgenti per la sicurezza di medici e sanitari”

Nella diffida si accusa la Regione di “omissioni e ritardi” nelle misure di contenimento del contagio, che per questo ha colpito "molti sanitari". Chieste ora misure urgenti per la sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari ma non solo. “Solo assicurando tamponi rapidi e test sierologici sistematici e ripetuti a tutti gli operatori sanitari nonché il controllo sui pazienti sintomatici e asintomatici si eviterà che i sanitari siano  esposti al contagio e al rischio di propagarlo”. LA DIFFIDA

Il Segretario Anaao Assomed Lazio, Guido Coen Tirelli, ha diffidato il Presidente della Regione Nicola Zingaretti ad attivare senza ulteriore ritardo, misure che garantiscano la sicurezza sul lavoro nella fase emergenziale da Covid-19, mediante procedure chiare ed applicabili a tutti gli operatori sanitari e in ogni contesto lavorativo.

Nella diffida, infatti, Coen Tirelli accusa la Regione di non avere, nella fase 1, pienamente assolto all’obbligo di adottare misure per la sicurezza del personale medico e sanitario.”In molti casi gravissima è risultata la carenza o assoluta mancanza di DPI e disattesa l'indicazione e la tempistica dei tamponamenti”. Ed è “a causa di omissioni e ritardi” che “molti sanitari venuti a contatto con pazienti COVID19 sintomatici o asintomatici hanno contratto il virus”.

Per l’Anaao Lazio è arrivato il momento di “procedure chiare ed applicabili a tutti gli operatori sanitari e in ogni contesto lavorativo”. Tra queste:

- “assicurare  il tamponamento sistematico e ripetuto per tutti i medici e gli operatori sanitari nelle strutture pubbliche, convenzionate e private, nonché nei confronti dei pazienti ricoverati dai sanitari sottoposti a visite, cure e trattamenti chirurgici";

- “adottare provvedimenti per fare effettuare i test sierologici e i test molecolari”;

- “adottare provvedimenti per la sanificazione dei luoghi di lavoro, reparti ambulatori, sedi di intramoenia ed extramoenia”.

“Solo assicurando tamponi rapidi e test sierologici sistematici e ripetuti a tutti gli operatori sanitari nonché il controllo sui pazienti sintomatici e asintomatici affidati alle loro cure prima dei trattamenti terapeutici – si legge nella diffida - si eviterà che i sanitari siano esposti al contagio e al rischio di propagarlo ai loro familiari e pazienti. Dal momento che il contagio avviene anche a mezzo di soggetti asintomatici e quindi tanto gli operatori quanto i sanitari vanno sottoposti a tamponi e screening sistematici e ripetuti periodicamente”.

Coen Tirelli esprime, infine, “la più ampia disponibilità a collaborare per la migliore e rapida definizione di idonei percorsi che assicurino la tutela dei sanitari e dei pazienti per garantire un efficiente controllo e contenimento del contagio a mezzo di linee guida e protocolli”.

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