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Venerdì 15 MAGGIO 2020
Infermieri. È giunto il momento di cambiare approccio



Gentile Direttore,
l’Oms ha dichiarato il 2020, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica. Per noi infermieri è un’occasione per ricordare le nostre radici professionali, ma anche per riflettere sul senso di questa professione oggi e sul valore dei nostri gesti di cura.
 
Il messaggio ancora attuale, che Florence Nightingale ci tramanda, è quello di essere consapevoli dell’importanza di avere una chiara visione di cosa sia l’assistenza infermieristica, di saperla tradurre in azioni e risultati professionali visibili e di saperla condividere con la propria comunità.
 
La pandemia di COVID 19 ha messo drammaticamente in evidenza quello che da sempre, ogni giorno, nei diversi contesti di cura, noi infermieri facciamo. Nel saper essere vicini alle persone in difficoltà e nel saperle accompagnare con competenza ed empatia durante il loro percorso di salute/malattia o di fine vita.
 
Una vicinanza che, in situazioni drammatiche come quelle attuali, può lasciare segni profondi, forse indelebili, nelle nostre vite. Dai racconti dei colleghi impegnati sul campo traspare spesso il dolore per ogni persona persa lungo il percorso e la sofferenza per non aver potuto fare di più per loro e i loro familiari. Ma tutto quanto è stato possibile dare, credo che sia stato dato. Infermieri, medici, tecnici e tutti gli operatori sanitari hanno dato il meglio di sé, in questa pandemia. Alcuni, troppi, hanno dato persino la propria vita. Molti altri si sono contagiati, mettendo a rischio anche le proprie famiglie. Altri ancora riporteranno una sofferenza psicologica che li accompagnerà per molto tempo.
 
Siamo stati chiamati eroi per questo, ma non lo siamo. Siamo professionisti che hanno saputo mantenere fede al proprio mandato professionale e al proprio Codice etico di “competente vicinanza” per tutti coloro che ne abbiano la necessità. Per loro ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre. Questa è la forza e la dignità di una professione, di cui la nostra comunità ha bisogno, e che deve essere messa nelle condizioni di poter esprimere al meglio il proprio potenziale.
 
Questo è anche lo scopo per cui l’OMS ha deciso di dedicare l’anno 2020 a queste professioni, ritenendole fondamentali per la tutela e il mantenimento della salute delle persone e delle comunità di cui sono parte, e di cui condividono la cultura e i valori. Gli infermieri (e le ostetriche), in molti Paesi, sono spesso il primo e talvolta l’unico operatore sanitario che le persone vedono e la qualità del loro intervento è pertanto fondamentale.
 
L’Oms è inoltre partner collaboratore della campagna “Nursing Now”, lanciata nel 2018, i cui obiettivi possono essere: sintetizzati in 4 parole chiave.
• Risorse: ottenere maggiori investimenti per migliorare la formazione, lo sviluppo professionale e le condizioni di lavoro degli infermieri. In Italia il rapporto fra infermieri e abitanti è fra i più bassi in Europa.
• Efficacia: favorire una maggiore e migliore diffusione delle pratiche efficaci e innovative nell'infermieristica, investendo in formazione continua, ricerca/innovazione e confronto fra pari.
• Influenza: avere più infermieri in posizioni di comando e una maggiore influenza come gruppo professionale sulla politica sanitaria globale, nazionale e locale.
• Visibilità: rendere visibile ai decisori politici e alla popolazione come, dove e quando le cure infermieristiche sono necessarie e possono fare la differenza. Nell’attuale pandemia, ad esempio, aver avuto una infrastruttura di infermieri di famiglia/comunità avrebbe forse potuto limitare i danni.
 
Il 2020 deve essere un anno di pensiero e di rinnovata azione anche per noi infermieri. Oltre a saper dare risposte appropriate ed efficaci ai bisogni delle persone di cui ci prendiamo la responsabilità (efficacia), dobbiamo saper meglio documentare gli esiti delle nostre azioni. I nostri gesti di cura, anche quelli apparentemente più semplici, sono molto importanti per le persone che li ricevono. Lo sappiamo, ma spesso li consideriamo come scontati e, così pensando, non gli diamo l’importanza che meritano e non li facciamo conoscere (visibilità).
 
Anche per noi è giunto il momento di cambiare approccio. Non diamo più per scontato ciò che scontato non è. Il valore dei nostri interventi ed esiti professionali deve essere maggiormente documentato, riconosciuto e quindi supportato con decisioni politiche concrete. Decisioni che riguardano le condizioni di lavoro, i percorsi di sviluppo professionale, gli stipendi, i numeri (risorse) e, come chiede anche l’OMS, la rappresentanza nei momenti decisionali (influenza).
 
Richieste non fini a sé stesse ma che, come ci ricorda la Nightingale, devono servire a migliorare la natura del nostro servizio professionale per le persone di cui ci occupiamo. Investire nelle cure infermieristiche (e ostetriche), in fondo, è un modo per prendersi cura delle nostre comunità e, in particolare, delle persone che siano in una condizione di fragilità.

Dario Valcarenghi
Responsabile Centro Ricerca Infermieristica
EOC – Canton Ticino

 

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