quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 19 APRILE 2012
Ticket. Niente esenzione per i disoccupati. "Sorpresa" e "marcia indietro" di Fornero

La norma, contenuta nel ddl di riforma del mercato del lavoro, dovrebbe però riguardare solo le prestazioni specialistiche perché i ticket farmaceutici e le relative esenzioni spettano alle Regioni. Ma in serata arriva il dietrofront di Fornero: "Era un refuso, lo toglieremo".

Dovranno pagare il ticket i disoccupati iscritti negli elenchi dei centri pubblici per l'impiego e i loro familiari a carico. L’esenzione che era contenuta nell’articolo 8, comma 16, della legge 24 dicembre 1993, n. 537 è stata infatti abrogata dal Governo nel ddl Lavoro (art. 64, comma 1) ora all’esame del Senato. “Ciò – come si legge nella relazione introduttiva del ddl - in ragione dell’estensione della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito”.

L’esenzione, ricorda il Servizio Studi del Senato, riguardava i disoccupati “con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 (incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio)” e riguardava i farmaci essenziali, i farmaci per malattie croniche e i farmaci di rilevante interesse terapeutico, nonché le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, comprese le cure termali. Ma l’abrogazione, sottolinea il Servizio Studi del Senato, “non riguarda i ticket sui medicinali e le relative esenzioni, in quanto entrambi sono eventualmente introdotti e disciplinati dalle singole Regioni”.
 
Ma potrebbe rientrare tutto, visto che, dopo le polemiche suscitate dalla notizia, è uscita in serata una nota del ministero del Lavoro che spiega che quella norma è un refuso che sarà presto emendato in Parlamento.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA