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Martedì 19 MAGGIO 2020
Omofobia. Ecco cosa potrebbe fare il ministero della Salute



Gentile Direttore,
abbiamo letto con interesse la laconica frase del Ministro della Sanità a titolo personale, ma poi girata anche dalla pagina del Ministero della Salute a favore della Giornata contro l’Omo-Bi-Trans-Intersex… Fobia.
 
 

Oscilla tra una confessione di omissione da parte delle Istituzioni italiane ed una finestra aperta verso possibilità di integrare davvero i Diritti Sanitari delle persone LGBTI.
 
Esistono molte azioni concrete da passare subito al vaglio del Ministero, anche in epoca COVID, e quindi abbiamo scritto alle segreterie competenti di garantire al più presto, dopo un approfondimento tecnico, un incontro per approvare in Italia le seguenti azioni pratiche sui Diritti Sanitari delle Persone LGBTI:
1) Attuare subito ICD 11 invece dell’ormai obsoleto ICD 9;
2) Approvare in italiano, adeguandole ad ogni contesto sanitario, le Linee Guida sui Diritti Sanitari delle Persone LGBTI contenute nella Nota WPA 2016 (approvata grazie a noi nel 2018 dalla SIP-psichiatria);
3) Garantire l’Obbligo di Formazione in tutte le facoltà sanitarie e per il Personale Sanitario attivo nel campo della Medicina di Genere LGBTI, come previsto da l'Art. 3 della legge 3 sulla Medicina di Genere;
4) Concordare una modifica della Anagrafica Sanitaria per rendere possibile la ricerca epidemiologica sulle persone LGBTI;
5) Garantire nei LEA l’uso gratuito degli Ormoni Cross Sex e della Triptorelina, oggi assenti o onerosi;
6) Ottenere subito moratoria e poi divieto delle Terapie Riparative a qualsiasi titolo;
7) Altresì ottenere subito moratoria e poi divieto delle Mutilazioni Genitali ai neonati Intersessuali, con giustificazione obbligatoria degli interventi esiziali;
8) Le suddette azioni 6 e 7 vanno integrate con un corso Pre-Parto sul Sex Orienteering e intervento di sostegno psicologico alle famiglie di neonati intersessuali o di minori LGBTI;
9) Garantire l’obbligo di Vaccino HPV anche per i maschi dai 12 ai 40 anni e la gratuità per i maggiorenni LGBTI fino a 40 anni;
10) Inserire nei LEA la garanzia di screening oncologici alle persone transgender e intersessuali indipendentemente dal Sesso anagrafico;
11) Gratuità dei Preservativi per adolescenti;
12) A tutela del persona sanitario inserire nel CCNL e garantire subito il Diritto al Coming Out (ovvero il Sostegno al Coming Out) e nel caso di persone Transgender il Libretto di Lavoro ALIAS;

Ogni nostra richiesta deriva dalle evidenze scientifiche e dal percorso internazionale delle associazioni sanitarie come la GLMA cui ci ispiriamo, adattate al contesto italiano.

Manlio Converti
Psichiatra
Presidente AMIGAY

 

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