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Venerdì 29 MAGGIO 2020
Fase 2. La mappa degli interventi messi in campo dalle Regioni: ospedali Covid, Usca, tamponi e personale. L’indagine dell’Anaao

A che punto sono gli ospedali Covid? E le Unità speciali di continuità assistenziale che dovranno garantire la presa in carico sul territorio dell'epidemia? È ripartita l’attività ospedaliera e ambulatoriale ordinaria? A che punto è la disponibilità di tamponi e il tracciamento dei contatti? Quanti posti letto in più tra terapie intensive e sub-intensive? E per il perosnale qual è lo stato dell'arte delle assunzioni e la loro tipologia di contratto? Ecco la prima fotografia della sanità post Covid scattata dai segretari regionali dell'Anaao Assomed 

Ospedali Covid e ripresa dell’attività di degenza ordinaria, attivazione delle Unità speciali di continuità assistenziale, tamponi e screening, personale dedicato e nuove assunzioni. Ecco come si presenta la sanità nelle Regioni per affrontare la fase 2 dell’epidemia Covid con le prime misure messe in campo in questi tre mesi di lockdown.
La fotografia al 21 maggio (in 18 Regioni) l’hanno scattata i segretari regionali dell’Anaao Assomed. Ecco la mappa:


ABRUZZO
OSPEDALI COVID - In Abruzzo sono stati definiti 4 ospedali Covid:
L’Aquila: 180 posti letto
Pescara: 215 posti letto
Teramo: 80 posti letto
Atessa: 40 posti letto
 
USCA - Sono state definite le USCA in tutte le aziende e nella Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila già attive

ATTIVITÀ ORDINARIA - L’attività ordinaria è in fase di definizione

TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTO - Sono stati eseguiti 57.000 tamponi di cui 3200 positivi e 390 decessi prevalentemente nella Asl di Pescara

ASSUNZIONI
ASL AVEZZANO SULMONA L’AQUILA
Sono stati assunti 15 co co co tra pensionati, specializzandi e specialisti, in diverse discipline, medicina interna, pneumologia, rianimazione e malattie infettive

ASL LANCIANO VASTO CHIETI
2 pneumologi 3 infettivologi e 2 igienisti
6 cococo per specializzandi rianimatori ultimo anno
2 internisti per P.O.Atessa

ASL TERAMO


ASL PESCARA



Alessandro Grimaldi – Segretario Anaao Assomed Abruzzo

CALABRIA
OSPEDALI COVID - In Calabria allo stato attuale la Giunta e il Presidente hanno indicato come ospedali Covid quelli HUB Cosenza Azienda Ospedaliera SS. Annunziata, a Catanzaro l’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini e l’AO pugliese ciaccio, a RC grande ospedale metropolitano ed inoltre gli ospedali annessi alle aziende sanitarie territoriali di Crotone e Vibo. Nella fase 2 saranno creati 5 centri COVID uno per provincia. Si è deciso solo per Catanzaro di allocarlo presso il padiglionegià esistente di malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio dove con lo sgombero delle precedenti unità operative sarà creata una unità Covid autonoma comprendente filtro triage, tac mobile, laboratori di microbiologia di terzo livello, 18 posti di sub intensiva e 12 di intensiva per un totale di 30 posti

USCA - Ne sono state formalmente istituite 35 distribuite tra le 5 aziende territoriali della Calabria. Ad oggi ne risultano attive 14, 11 nell’Asp provinciale di Cosenza e 3 NELL’ Asp provinciale di Crotone. Ne rimangono da attivare 21 istituite formalmente nelle Asp di Catanzaro, Vibo, Reggio Calabria.

ATTIVITÀ ORDINARIA - E’ stata consentita a decorrere del 30 aprile l’erogazione di prestazioni sanitarie da parte di strutture sanitarie accreditate, e dal 11 maggio presso strutture pubbliche territoriali distrettuali, non dei presidi ospedalieri, previa verifica del possesso di stringenti requisiti.

TAMPONIE TRACCIAMENTO CONTATTI - Quelli ad oggi effettuati sono poco più di 50000 il che pone la Calabria in linea di massima con un numero di casi testati di oltre 200 ogni 10.000 abitanti. La media nazionale è di circa 1 su 240. Nella classifica delle Regioni, per questo parametro, è al 5ultimo posto sotto il Lazio, ma precede, Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania.
I tamponi vengono processati nei laboratori dei 4 ospedali HUB e nel laboratorio dell ASP RC più l ospedale di Crotone che è stato accreditato come laboratorio per l’effettuazione di tamponi ma non è ancora attivo. In sostanza ne sono stati accreditati 6 ma ad oggi attivi ne risultano 5.
Nei laboratori di Castrovillari, Crotone, Locri, n saranno processati dal 18 maggio i prelievi venosi per la ricerca anticorpale su 5000 soggetti per face di età su base volontaria individuati dall’ISTAT.

POSTI LETTO - Ad oggi sono stati ulteriormente attivati 56 posti di terapia intensiva rispetto ai 107 esistenti prima pandemia. Sono stati raddoppiati e portati a circa 300 da 145 esistenti i pl di terapia sub intensiva pneumologico e infettivologico. Alla data del 12 maggio risultavano 57 ricoverati in sub intensiva e 2 in terapia intensiva in tutta la Regione.

ASSUNZIONI - E’ stata autorizzata l’assunzione complessiva di 182 tra medici e dirigenti sanitari delle discipline indicate dal DPCM. L’autorizzazione all’assunzione da parte del Commissario ad acta è stata distribuita alle varie aziende le quali però non hanno comunicato dati, né gli stessi sono desumibili sulle assunzioni effettivamente attivate. La Calabria a metà marzo aveva emanato un avviso di disponibilità cui avevano risposto 340 medici tra specialisti, specializzandi, abilitati, pensionati.

TIPOLOGIA DEI CONTRATTI DI LAVORO - E’ a tempo determinato con carattere di dipendenza per gli specialisti e contratti di tipo libero professionale per gli specializzandi o addirittura per i medici solo abilitati.

DURATA DEI CONTRATTI - Semestrale per tuttiper quelli attivati.

TRACCIAMENTO - Avviene attraverso indagine anamnestica effettuata dai dipartimenti di prevenzione delle 5 aziende territoriali. Non sono stati ancora avviati ufficialmente dalla Regione screening sierologici e le indagini di positività sierologica è effettuato allo stato soltanto da laboratori privati accreditati o privati puri, ma in assenza di linee guida regionali.
Dall’inizio dell’epidemia gli operatori sanitari calabresi contagiati al 6 maggio sono stati 107 SU 1122,circa il 10% dei casi censiti nella popolazione regionale.

Nonostante reiterati solleciti le OOSS della Dirigenza non sono state mai convocate per la definizione de protocolli Sicurezza e PREMIALITA’.

Filippo Maria Larussa – Segretario Anaao Assomed Calabria

CAMPANIA
OSPEDALI COVID - In Campania sono stati definiti ospedali Covid, punti Covid e reparti COVID all’interno di diverse strutture configurando quella che è apparsa una vera e propria rete regionale pandemica.

USCA - Solo agli inizi di aprile sono state definite le USCA sulla carta, demandando alle varie Asl l’organizzazione delle stesse utilizzando medici assunti con contratto atipico neolaureati per lo più.
Compito delle USCA al momento è anche quello di effettuare i tamponi a domicilio, che precedentemente venivano effettuati dal 118.

ATTIVITÀ ORDINARIA - L’attività ordinaria di fatto ancora non è partita in quanto ordinanza regionale ha definito la riapertura delle attività ambulatoriali in regime di intra ed extramoenia a partire dal 4 maggio, ma solo per le aziende che abbiano definito percorsi e meccanismi di protezione individuali e per la comunità (al momento forse il 20%).

TAMPONI E TRACCIAMENTO - A partire dalla metà di aprile la Regione ha avviato il percorso di mappatura del personale sanitario attraverso test rapidi i cui kit, non validati dal ministero, hanno di fatto sostituito i tamponi.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI - Posti letto aggiuntivi di terapia intensiva dai 350 circa siamo passati a 470.

ASSUNZIONI - Medici assunti circa 400 con contratti nel 90% dei casi di tipo co.co.co. semestrale, rinnovabili e ritorno in servizio di personale in quiescenza.

Vincenzo Bencivenga – Segretario Anaao Assomed Campania

EMILIA ROMAGNA
OSPEDALI COVID - Ogni azienda aveva almeno un ospedale COVID, tranne dove non è stato necessario per basso numero di contagiarti, come Ferrara. Alcune ne avevano più di uno e alcune ancora avevano solo COVID Hospital. La previsione del ritorno alla normalità prevede comunque che un presidio rimanga identificato come COVID in modo da separare nettamente l’attività. Situazione troppo fluida per dare i numeri. Ci sono comunque ancora 38 punti di pre-triage fuori dagli ospedali e dalle carceri.

USCA - Attivate in tutte le aziende anche qui i numeri stanno cambiando in relazione alle necessità. Diciamo circa 80.

ATTIVITÀ ORDINARIA - La Regione ha emanato con dgr delle linee guida in tal proposito, alle quali abbiamo come Anaao, inviato delle osservazioni con richiesta di coinvolgimento nelle scelte operative. Soprattutto per quanto concerne paventate espansioni di fascia oraria e giornaliera di lavoro. Si prevede che la libera professione parta con attività ambulatoriale. Al momento stanno solo arrivando indicazioni per iniziare.

TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - A fasi alterne. Inutile negare che in Emilia Romagna, anche se si è incrementata l’attività, la richiesta supera l’offerta, sia per problemi di approvvigionamento che di tenuta dei laboratori. Anche per i kit rapidi siamo in difficoltà. Il tracciamento dei contatti non è sistematico. Ci sono comunque postazioni esterne (drive through) per tamponi di verifica di guarigione in tutte le province sia allestite direttamente dalle aziende che con la collaborazione delle associazioni di volontariato. Per quanto concerne il personale sanitario riceviamo regolarmente un report settimanale con contagi, ricoveri, isolamento, decessi.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI - Impossibile avere un dato al momento attuale ma ufficialmente i letti per i pazienti COVID sono circa 4000 di cui 400 di terapia intensiva, ma variano in continuazione nel senso che calano con il calare delle necessità. Sicuramente annunciati più di 100 nuovi posti di rianimazione in regione da dislocare in alcuni ospedali della regione entro breve in modo da avere più disponibilità nei vari territori. Non chiaro (chiesto, ma al momento non c’è una risposta) con che risorse umane saranno gestiti.

MEDICI ASSUNTI - Si è preso tutto ciò che si è trovato tra specializzandi, abilitati, pensionati, provenienti da altri paesi d’Europa (est, ma non solo). Come comunicato in precedenza sono poco meno di 500. Prevalenti i contratti libero professionali per un periodo di 6 mesi. Università ostile all’idea di assunzione degli specializzandi. Comunque in questi giorni stanno partendo bandi di concorso per assunzione a tempo indeterminato e selezioni per tempo determinato. Inoltre si sta avviando una nuova tornata di stabilizzazioni. Il nostro problema è trovare personale. I contratti a 6 mesi sono tutti rinnovabili.

Ester Pasetti – Segretaria Anaao Assomed Emilia Romagna

FRIULI VENEZIA GIULIA
Nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia il contagio da COVID 19 ha presentato un andamento limitato con un totale di casi positivi di circa 3200 e una mortalità complessiva di 319 persone.
 
Una anomala concentrazione di casi si è verificata nell’area della provincia di Trieste, determinata da una più elevata densità di popolazione, da una età media più avanzata e da un picco di contagio all’interno delle case di riposo.
Nelle prime fasi la gestione da parte della Protezione Civile e dell’Assessorato ha dimostrato carenze sul piano dei DPI e sulle modalità operative nelle varie Aziende: più volte l’intersindacale Regionale ha sollecitato L adozione di protocolli e di linee di gestione omogenee in regione, pur contando un numero di aziende assai limitato.

OSPEDALI COVID - Non sono stati definiti ospedali COVID. È stata effettuata una riorganizzazione delle attività ospedaliere (all’inizio con soluzioni provvisorie e spesso contraddittorie): creazione di aree COVID, sospensione delle attività ordinaria di elezione.

USCA - Sono state definite su base distrettuale.
 
ATTIVITÀ ORDINARIA - Ad oggi 16 maggio le attività ordinarie sono riprese con priorità per le prestazioni legate a patologie tumorali. Ripresa in questa settimana l’attività ambulatoriale e la libera professione intramoenia compatibilmente con gli spazi disponibili e le procedure di sicurezza.

TAMPONI TRACCIAMENTO - La disponibilità dei tamponi dopo la fase iniziale è ora sufficiente: nella fase 2 il tracciamento e il testing dei contatti viene organizzato dai dipartimenti di prevenzione. Viene segnalata carenza di reagenti per i laboratori regionali.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI PER EMERGENZA COVID
Terapie intensive: 102
Subintensive: 29
Malattie infettive: 74
Area internistica: 181
Cure intermedie: 83
Area materno infantile: 10
Posti contumaciali: 76

MEDICI E DIRIGENTI SANITARI ASSUNTI PER EMERGENZA COVID
Totale: 84
Tempo indeterminato: 10
Tempo determinato: 13 (durata da 3 a 12 mesi)
Libero professionisti: 16
Co.co.co.: 32
Medici per USCA: 13
 
Valtiero Fregonese – Segretario Anaao Assomed Friuli Venezia Giulia

LAZIO
OSPEDALI COVID - Nel Lazio sono stati definiti i seguenti ospedali Covid: nella prima fase Gemelli, Tor Vergata, Sant'Andrea, Campus, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo; successivamente sono stati aggiunti la Columbus, una Clinica a Casal Palocco e l'ospedale di Albano; poi il san Filippo Neri e il Pertini. Al momento sono rimasti ospedali Covid la Columbus (Gemelli), Casal polacco, e Albano.

USCA - Sono state definite sotto la guida dello Spallanzani.

ATTIVITÀ ORDINARIA - E’ stata definita in parte
TAMPONI E TRACCIAMENTO DEI CONTATTI - I tamponi si fanno a macchia di leopardo così come i sieriologici che sono stati definiti da Delibera Regionale ma non vengono ancora effettuati (vedi mia diffida).

STATO GIURIDICO - Contratti atipici e tempo determinato.
DURATA DEI CONTRATTI DI LAVORO - Semestrali.

Guido Coen Tirelli – Segretario Anaao Assomed Lazio

LIGURIA
OSPEDALI COVID - Al momento abbiamo una riprogrammazione di ALISA (azienda Ligure sanità). Sono state richieste alle aziende le seguenti priorità:
- 3 ospedali Covid free
- Reparti Covid
- Aree Covid e covid-free

POSTI LETTO - Piano di rimodulazione di posti letto Covid-dedicati (UTI e media intensità con disponibilità garantita entro 72 h)
-posti UTI occupati oggi+ 10% (arrotondato in eccesso) dei posti UTI occupati in data 07/04/2020
-individuazione di personale adeguatamente formato per aree Cov-id e Covid-free
-Indicazione Tempario prestazioni specialistica ambulatoriale fase 2 (30'-40' prime visite- 20'-30' seconde visite)
-Consulti telefonici da parte degli specialisti per eventuale conferma o annullamento dell'appuntamento
 
Indicazioni operative. Le aziende devono predisporre agende entro il 30/05 devono:
- recuperare dal mese di Maggio le prenotazioni ferme dal 09/03
- prevedere eventuale prenotazione libera per prestazioni indifferibili con priorità U e B.
 
A partire dal 15/06 prevedere apertura di prenotazioni con priorità D e P (tramite call center, MMG, farmacie (al momento CUP aziendali chiusi).
Prevedere messa a regime del sistema per il mese di settembre.

* Specificare nel foglio "Altro personale" le diverse professionalità
** Specificare nel foglio "Altra tipologia rapporto di lavoro" la tipologia di rapporto di lavoro
*** Specificare nel foglio "Personale ex art. 13" D.L. 18 del 2020 qualifica professionale e Stato di provenienza

Giovanbattista Traverso – Segretario Anaao Assomed Liguria

MARCHE
Area Vasta 1, secondo DGR 272 del 09 Marzo 2020 (e integrazione DGR 320 del 12 Marzo) in AV1 viene individuato un solo COVID-Hospital post-critico a Fossombrone.
 
L'Ospedale di Urbino sarebbe stato dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti NO-COVID. Nella realtà dei fatti in piena crisi epidemica il P.O. di Urbino ha assistito, soprattutto come Pronto Soccorso/MURG ma anche come reparti di degenza, centinaia di pz affetti da Covid (vedasi determina 304/AV1 del 23/03/2020 che destina circa 40 posti letto della Medicina a tali malati); ad oggi nella struttura sono stati accertati tra l'altro circa 95 decessi.
 
Attualmente non ci sono più pazienti affetti da Covid. L'ospedale sta accettando solamente pazienti "puliti"... i malati che eventualmente dovesse risultare positivi al tampone per SARS CoV-2 verrebbero trasferiti presso altra struttura.
USCA - Sono 4 er per AV1 (Pesaro; Urbino; Fano e una "misto-mare" Pesaro/Fano dedicata esclusivamente alle RSA)
l'attività ordinaria stenta a ripartire
Ampia disponibilità di tamponi.
 
Sono stati assunti per "emergenza Covid" 3 biologi + 1 (pensionato) e 7 medici + 5 (pensionati): tutti con co.co.co. e co.co.pro. di durata semestrale.... più alcune decine di infermieri ed altro personale del comparto.

Azienda Marche Nord (Pesaro/Fano) - Nuovo assetto organizzativo dal 4 maggio 2020
Tre strutture: 2 parzialmente Covid (Pesaro: San Salvatore e Muraglia) – 1 Non Covid (Fano)
Presenti USCA sul territorio della provincia di Pesaro-Urbino
Ripresa dell’attività ordinaria delle Chirurgie (sebbene con un numero più limitato di posti letto); garantita attività ambulatoriale U e B; ancora ferma l'attività ambulatoriale programmata (P e D) e libera professione Intramoenia (come da provvedimento regionale del 12 marzo).
Ricerca sierologia a tutti i dipendenti dell’Azienda compresi i tamponi ai positivi.
Relativamente alla richiesta circa i posti letto “aggiuntivi”:
Rispetto alla fase di maggiore criticità relativa al mese di marzo (5 rianimazioni, 2 MURG, 7 Medicine Sub-Intensive indistinte al San Salvatore) oggi l’assetto della parte COVID/NON COVID del San Salvatore e di Muraglia è la seguente:
1 Rianimazione COVID+ e 1 Rianimazione filtro (totale 12 p.l.) + 1 Rianimazione COVID – (12 p.l.)
1 MURG COVID+ e 1 MURG COVID- (circa 22 p.l.)
3 Medicine Sub-Intensive (comprensive di posti letto di Pneumologia) circa 50 p.l.
A Muraglia Malattie Infettive (circa 18 p.l.), con accorpamento posti letto di Ematologia e Oncologia.
A questi si aggiunge ovviamente il Pronto Soccorso.
Al Santa Croce tutto il resto.

Area Vasta n. 5: due ospedali, di cui uno definito COVID (S. Benedetto del Tronto) dal D.R. n. 320 verosimilmente fino alla fine della pandemia
Due USCA sul territorio dell'A.V. (due laureati di recente verosimilmente provenienti dalla Medicina Generale - in formazione) attività ordinaria su SBT quasi completamente bloccata ( rimangono aperte la psichiatria e la dialisi) ritmo regolare sui tamponi e sui prelievi (controlli periodici agli operatori e su richiesta della medicina di Base) aggiunti circa sei - sette letti di Rianimazione sui precedenti 6 (totale max raggiunto 13 letti) provvisoriamente a SBT (attualmente solo tre ricoverati) e nessuno in semi - intensiva (è stata utilizzata l'UTIC con lo spostamento degli pneumologi) nessuna assunzione

Ospedale COVID di Civitanova Marche
100 PL poi ridotti a 80, inaugurato 2 giorni fa ma non ancora attivo.

Oriano Mercante – Segretario Anaao Assomed Marche

MOLISE
OSPEDALI COVID - Sono stati definiti, in maniera maldestra. L’unico ospedale HUB in regione, quello di Campobasso, è un ospedale misto, con percorsi riservati ai Covid19. Interi reparti sono stati accorpati ad altri (Urologia, ortopedia, chirurgia vascolare ecc), oppure spostati in locali inadatti cui si accede solo dall’esterno (DH Oncologia), senza un rapido collegamento interno per le eventuali emergenze, ad esempio di tipo rianimatorio. La Pediatria è stata addirittura trasferita nell’ospedale spoke di Isernia.
Prestazioni strumentali invasive, ad esempio di tipo endoscopico, non sono più effettuabili per la chiusura dei locali ad esse dedicati, con disservizi relativi agli accessi ed ai parcheggi.
USCA - Sono state definite con difficoltà logistiche per le allocazioni e le comunicazioni
ATTIVITÀ ORDINARIA - Non è ripresa, sono ammesse solo le prestazioni urgenti e ultimamente le oncologiche. Per le attività ordinarie nessuna programmazione per prenotazioni e procedure di sicurezza.
TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - Tamponi effettuati solo a sintomatici ed eventuali loro contatti, ma sempre in base alla disponibilità. Da pochi gg tamponi ai dipendenti ospedalieri dei reparti più esposti, effettuati a singhiozzo, quando avanzano i tamponi…

POSTI LETTO E ASSUNZIONI - Attualmente non ci sono posti letto aggiutivi per ”intensiva” oltre agli 8 ordinari. Non esiste una terapia sub intensiva ufficiale, ma gli anestesisti hanno ricavato nel loro reparto 2 - 3 letti per gestire l’emergenza sub intensiva.
L’U.O. di Malattie Infettive, ridimensionata secondo il POS 2015-19 vigente, a solo 2 posti letto, è stata ampliata a 32 posti letto, implementando la ridotta dotazione organica con 2 medici specialisti, già in servizio presso i reparti di Medicina e di Pediatria ed un medico Specializzando a rapporto libero professionale.
 
Dobbiamo la “fin qui fortunata” gestione dell’emergenza COVID19 soprattutto alla professionalità ed alla abnegazione dei Colleghi sopracitati. I Dirigenti Medici e Sanitari ed il Personale infermieristico sono riusciti a supplire, caricandosi in prima persona delle varie situazioni, alla gestione istituzionale sempre in “affannoso ritardo” rispetto all’insorgenza delle varie problematiche!
 
Anche i medici delle USCA lavorano in rapporto libero professionale per il periodo dell’emergenza COVID19, per il restante non sono state fatte assunzioni.

Massimo Peccianti – Segretario Anaao Assomed Molise


PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO
OSPEDALE COVID - Per la Fase 2 si è individuato l'ospedale di Bolzano come ospedale Covid sia con reparti di degenza normale che come terapia intensiva.

USCA - Le USCA sono state attivate e sono formate da medici di medicina generale in formazione e altre figure mediche.

ATTIVITÀ ORDINARIA - L'attività ordinaria è in via di definizione ed è solo parzialmente ripartita.

TAMPONI E TRACCIAMENTO DEI CONTATTI - Permane sempre una limitata disponibilità di reagenti per i tamponi con disponibilità limitata del laboratorio; L'azienda è partita con gli esami sierologici ai dipendenti.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI TRA TERAPIE INTENSIVE, SUBINTENSIVE - Sono stati aumentati i posti letto di terapia intensiva fino a 49; i posti letto di degenza sono stati aumentati fino a 385.

ASSUNZIONI - Non abbiamo finora i dati scorporati per specializzazione dei nuovi assunti; 48 è il totale delle Assunzioni/incarichi di medici in seguito all’emergenza COVID-19 (situazione del 20.04.2020 ore 12,00):
- Personale collocato in quiescenza: 15
- Contratti d'opera Co.Co.Co.: 22
- Contratti a Tempo Determinato: 11
Edoardo Bonsante – Segretario Anaao Assomed Provincia Autonoma di Bolzano

PROVINCIA AUTONOMA TRENTO
OSPEDALE COVID - Nella Provincia autonoma di Trento vi è un'unica azienda sanitaria che ricomprende sia il territorio che una rete ospedaliera di 7 ospedali, di cui 2 "hub" (Trento e Rovereto) e 5 "spoke" (Arco, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Tione). Da fine febbraio destinato a ospedale Covid l'ospedale di Rovereto, in particolare reparto di medicina alta intensità con supporto respiratorio non invasivo e terapia intensiva con progressivo aumento dei posti letto da 8 a 24.

POSTI LETTO - In breve tempo l'ospedale di Rovereto si è saturato, rendendo necessario ricoverare i pazienti Covid negli altri ospedali, in particolare Trento e Arco, quest'ultimo sede di U.O. di pneumologia che ha aumentato la dotazione di posti letto espandendosi negli altri reparti fino a raggiungere tra marzo e aprile una dotazione di 31 posti in di cui 18 postazioni NIV e ulteriori 24 posti letto nella degenza del reparto di chirurgia. Ulteriori 9 posti letto NIV dell'u.o. di pneumologia dell'ospedale di Trento sono stati destinati a pazienti Covid. A Trento inoltre degenza covid nonNIV in medicina e 18 pl in malattie infettive.
I posti letto di terapia intensiva complessivi degli ospedali di Trento e Rovereto sono stati progressivamente incrementati dagli iniziali 32 a 96.

TAMPONIE TRACCIAMENTO CONTATTI - Periodo iniziale (inizio marzo) critico con asserita difficoltà di approvvigionamento sul mercato nonché limitata capacità di processamento da parte del laboratorio, e con azienda sanitaria molto restia a impiegare estensivamente il tampone sul personale (solo contatti assistenziali stretti). In sintesi (intera popolazione): a marzo circa 8.700 tamponi, ad aprile 32.000. Da fine aprile iniziati test sierologici su tutto il personale sanitario (ospedalieri, territorio, MMG) con successiva esecuzione del tampone in caso di positività IgG e/o IgM.

ASSUNZIONI
Tempo indeterminato (ruolo): 3
Pensionati: 12 (anestesisti, internisti, pneumologo, infettivologo), di cui 8 LP e 4 co.co.co.
Specializzandi co.co.co.: 10
Laureati LP: 6
Laureati co.co.co.: 10
USCA: 11 incarichi provvisori di continuità assistenziale (scadenza al termine dell'emergenza, al momento 31 luglio)
Sono inoltre stati ingaggiati 5 volontari per il territorio (con Protezione civile).
Marco Scillieri – Segretario Anaao Assomed Provincia Autonoma di Trento

PIEMONTE
OSPEDALI COVID - Non sono stati individuati ospedali Covid. Per il momento solo ospedali con gestione mista, Covid e non Covid.
USCA - sono state aperte su tutto il territorio anche se a macchia di leopardo, non ovunque garantiscono / giorni su 7 per 12 con 1 medico ed 1 infermiere.
ATTIVITÀ ORDINARIA - La regione ha deliberato delle linee guida.
TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - La Regione è molto indietro. I tamponi continuano ad essere in grave ritardo anche per i sintomatici e i contatti non vengono tracciati.

ASSUNZIONI - Dall’inizio dell’epidemia ci sono 500-520 contratti in più. Di questi: 72 laureati neo abilitati, 320 tra specializzandi, medici in pensione, libero professionisti, medici con contratto a td.160-170 medici che stanno seguendo corso di formazione specifica, coinvolti in Sisp e USCA. Da quanto risulta nessuna assunzione o poche sono a tempo indeterminato.

Chiara Rivetti – Segretario Anaao Assomed Regione Piemonte
 
PUGLIA
OSPEDALI COVID - Il 16 marzo 2020 la Regione Puglia ha elaborato il Piano Ospedaliero Coronavirus che, ipotizzando 2000 contagiati da SARS-Cov 2, prevedeva circa 1.000 ospedalizzati. Ha identificato come ospedali dedicati ai pazienti COVID 19 positivi n. 6 Ospedali Pubblici, 1 Ospedale Ecclesiastico e 2 Ospedali privati con una dotazione di posti letto, tra attivi e attivabili, di 306 posti letto di Terapia Intensiva – attivi 54 posti, 527 posti letto di Pneumologia – attivi 124 posti e 386 posti letto di Malattie Infettive –attivi 131 posti. Al momento, la Puglia contava 248 casi COVID 19 positivi con 148 ricoverati, 6 in terapia intensiva, 16 deceduti e 3 guariti.
 Il 1 aprile 2020, la Regione Puglia ha rimodulato il piano ospedaliero Coronavirus – II Fase, per ipotesi di 3500 contagiati, aggiungendo, agli Ospedali COPVID 19 dedicati, un altro Ospedale Pubblico e 1 altro Ospedale Ecclesiastico.
L’epidemia si è sviluppata, essenzialmente, su 12 focolai nelle RSA/RSSA, 6 focolai nella rete ospedaliera e 1 focolaio in una azienda produttiva senza mai mettere in sofferenza le strutture ospedaliere dedicate: mediamente il tasso di occupazione dei posti letto in pneumologia e malattie infettive è stato del 35-40% e del 60-70% al massimo nelle terapie intensive; praticamente, dei 2 Ospedali Privati, 1 ha avuto una decina di ricoveri e l’altro non ha mai aperto.

USCA - Dal 24 aprile sarebbero dovute partire le USCA con una distribuzione di 1 unità ogni 50.000 abitanti ma, a tutt’oggi, risultano attive pochissime USCA sia per la mancata definizione delle sedi dove medici ed operatori sanitari si possano preparare, sia per la mancanza quali-quantitativa dei DPI sia per la mancata disponibilità di unità mediche.

ATTIVITÀ ORDINARIA - Il 2 maggio sono state emanate le direttive per una ripresa graduale dell’attività ordinaria innanzitutto riaprendo per le emergenze/urgenze alcuni reparti specialistici che erano stati chiusi in alcuni Ospedali accentrando l’attività in un solo Ospedale.
L’attività chirurgica in elezione viene ripresa con percorsi definiti che necessitano di un tampone oro-faringeo negativo al massimo datato 72 ore per l’accesso in Ospedale. Per la ripresa dell’attività ambulatoriale (sono circa 800.000 le prestazioni non eseguite in questi mesi) sono previste misure stringenti per l’accesso in Ospedale, distanziamento nelle sale d’attesa, sanificazione degli ambienti, DPI adeguati per il personale sanitario, erogazione delle prestazioni anche in orario serale e prefestivo. Non si capisce come poter ottemperare a tutte queste disposizioni con lo stesso personale medico e sanitario che era già insufficiente prima dell’esplosione della pandemia da SARS-Cov2.

ASSUNZIONI - A fronte dello sbandieramento di poter sbloccare assunzioni di medici, infermieri ed OSS per 2539 unità, sono stati assunti per l’emergenza coronavirus 750 operatori sanitari di cui 81 medici e 482 infermieri. I medici specialisti e/o specializzandi sono stati assunti con contratti di tipo co.co.co o libero professionali con una durata media di 6 mesi.

TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - Dopo mesi che il prof Lopalco ribadisce che non è necessario fare tanti tamponi, non è previsto né consigliabile eseguire il tampone oro-faringeo al personale medico e sanitario, salvo iniziative personali di alcuni Direttori Generali, il Presidente/Assessore Dr. Emiliano chiede al Governo quanti tamponi devono essere fatti in Puglia visto che la stessa è il fanalino di coda per quanto riguarda la percentuale di tamponi eseguiti in relazione agli abitanti anche nei confronti di Regioni con lo stesso tasso di diffusione dell’epidemia. Permangono le criticità per l’approvvigionamento e la distribuzione dei DPI al personale medico e sanitario che ha contestato anche la qualità e la certificazione inadeguata degli stessi e che sono i responsabili dei tanti operatori sanitari contagiati e dei morti.

Giosaffatte Pallotta – Segretario Anaao Assomed Puglia
 
SARDEGNA
OSPEDALI COVID - Gli ospedali Covid sono stati definiti con una DGR del 11/03 che ha approvato un “Piano strategico di attivazione progressiva di strutture”, poi modificato con altra DGR del 1/04 con cui sono stati identificati ulteriori PL di terapia intensiva, malattie infettive, pneumologia e degenza ordinaria, sia in strutture pubbliche che private (con protocolli specifici), ma non tutti sono stati effettivamente attivati. Una ulteriore DGR del 8/05 ha istituito 2 aree sanitarie temporanee per la gestione dei pazienti Covid negativizzati, di cui non si conoscono ancora i dettagli. Sostanzialmente, nella maggior parte delle Aziende, solo da metà aprile sono stati elaborati protocolli/procedure/percorsi definiti per affrontare l’emergenza.

USCA - Sono state definite 32 USCA, le ultime con delibere del 30/04, per le 8 aree socio-sanitarie, ma sono state attivate solo in 4. Tutta l’attività ordinaria, compresa la LPI, è stata ed è tuttora bloccata.

TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - Sono stati effettuati poco più di 30.000 tamponi in tutta l’isola (53/100.000 abitanti) con circa 1300 contagiati. Nelle aziende sanitarie/ universitarie/ospedaliere sono stati redatti dei protocolli per il controllo dei pazienti/personale entrati in contatto con Covid 19 positivi che prevedono il contestuale interessamento delle Unità di Crisi Locale. A tutt’oggi, al momento del ricovero, vengono effettuati i tamponi solo ai sintomatici o sospetti.

POSTI LETTO - Al 15 maggio (i dati sono in continuo aggiornamento) sono attivi:
- posti letto + aggiuntivi di terapia intensiva (28 +12), subintensiva (9) e Covid-19 di malattie infettive (40 + 33) e pneumologia(30+20),
 
ASSUNZIONI - Deliberate assunzioni per 124 medici, tra specialisti (66), specializzandi (56), pensionati (2), con contratti libero-professionali della durata di 4/6 mesirinnovabili.

Maria Elisabetta Piu – Segretaria Anaao Assomed Sardegna

SICILIA
OSPEDALI COVID - Nella fase di post lockdown l’ipotesi è che a partire dal 18 maggio e per i prossimi 2 mesi dovrebbero essere attivati 5 Ospedali Covid in tutta la Sicilia (oggi sono circa 10 quelli attivi) i p.l. scenderanno da 3600 programmati (e per larga parte già attivati) a 1200/1300

USCA - In Sicilia le USCA programmate sono 101 così suddivise: Agrigento 9, Caltanissetta 6, Catania 22, Enna 3, Messina 13, Palermo 25, Ragusa 6, Siracusa 8, Trapani 9. Ma le province che attualmente hanno già attivato le USCA sono:
Catania solo 9 sono già istituite 1 per ogni distretto più una centrale operativa e di queste solo 1 è già operativa.
Trapanidal 15/4 sono operative 6 USCA. Hanno arruolato circa 40 medici da distribuite in ambito provinciale
Ragusaha 3 USCA operative.
Agrigento attivate nei distretti
 
A Messina le USCA saranno attivate non appena si reperiranno le attrezzature necessarie (saturimetri, pulsossimetri, ecc.).

ATTIVITÀ ORDINARIA - Nelle prossime settimane verranno sbloccate tutte le attività non urgenti e congelate da 2 mesi

TAMPONI E TRACCIAMENTO DEI CONTATTI - Il numero dei tamponi sta crescendo e a molti sanitari è stato eseguito il test sierologico.
E’ stata creata l’App regionale “Sicilia si cura” per monitorare gli asintomatici.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI TRA TERAPIE INTENSIVE, SUBINTENSIVE E COVID-19, soprattutto di malattie infetive e pneumologia



NUMERO MEDICI ASSUNTI - 210 medici tra specialisti, specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso, laureati abilitati e iscritti agli ordini professionali, personale in quiescenza.
Molti ospedali hanno concluso anche l'ultima tranche di stabilizzazioni del personale che ne aveva diritto.

TIPOLOGIA DEI CONTRATTI DI LAVORO -Tempo determinato, co.co.co., partita iva, libero-professionali.

DURATA DEI CONTRATTI DI LAVORO - Da 2 a sei mesi rinnovabili

Antonino Palermo - Segretario Anaao Assomed Sicilia

TOSCANA
OSPEDALI COVID - In Toscana la strategia non è stata omogenea su tutto il territorio, in alcune aziende sono stati individuati ospedali Covid (utilizzando presidi provinciali) nelle Aziende Ospedaliero Universitarie e in altre aziende USL si è optato per una gestione mista separando i percorsi all'interno dello stesso presidio.
 
USCA - Sono state istituite nella maggior parte delle realtà, anche se in modo non uniforme, e dove il lavoro è stato svolto al meglio è stato molto apprezzato. L'attività ordinaria è stata sospesa con eccezione di quella oncologica, quella urgente e quella legata al percorso nascita. La disponibilità dei tamponi ha conosciuto, in fase iniziale, momenti di difficolta per carenza di reattivi e non di rado si è assistito a ritardi su quelli richiesti nel territorio. Attualmente la situazione può essere considerata "a regime" anche se l'approvvigionamento dei reattivi non è sempre garantito appieno.
 
POSTI LETTO - In tutte le strutture dedicate al percorso Covid sono stati implementati i posti di terapia intensiva acquisendo gradualmente, in base al fabbisogno, altri spazi quali le sale operatorie.
 
ASSUNZIONI - Sul fronte del personale, durante il periodo di emergenza sono stati assunti in Toscana circa 200 medici di cui 138 con contratti a termine e 40 a tempo indeterminato. A questi numeri si somma il reclutamento degli specializzandi che sono stati assunti con il contratto emergenza Covid in 153 di cui 60 gli anestesisti. Permangono carenze di organico rilevanti nella maggior parte delle discipline con potenziali criticità attese in caso di ripresa a pieno regime sui settori già noti quali pronto soccorso, 118, radiologia, rianimazione, ginecologia.
 
Un ripensamento organizzativo sul governo dei flussi dal territorio verso gli ospedali, sull'imbuto che si crea nei PS per carenza di posti letto, sulla carenza di organico e sulla difficoltà per molti di continuare a sostenere turni "massacranti" per un sovraccarico di lavoro non sostenibile, è oggi necessario; nella nostra regione l'attuale Amministrazione ha concluso il mandato e l'indeterminatezza creata dal passaggio non è la condizione migliore per mettere in campo una fase di nuova progettualità oggi più che mai necessaria.

Flavio Civitelli – Segretario Anaao Assomed Toscana

UMBRIA
OSPEDALI COVID - Con l’Ordinanza n. 9 del 23 marzo 2020, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Riconversione parziale e temporanea dello stabilimento ospedaliero di Foligno (PG)”, la Regione Umbria ha disposto che lo stabilimento ospedaliero di Foligno venga parzialmente e temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus.

USCA - Il 31 marzo sono state attivate le USCA a Foligno e a Spoleto, il 6 aprile a Orvieto

ATTIVITA’ ORDINARIA - Non ancora definita

TAMPONI E TRACCIAMENTO CONTATTI - Risulta che si eseguano 1000 tamponi/die in tutta l’Umbria, nei 4 laboratori preposti (AO TR, Lab Analisi Ospedale di Spoleto USLUmbria2, Istituto Zooprofilattico di PG, AO PG).
Al tracciamento dei contatti sono deputati due poli del Servizio Igiene della USLUmbria2, quello di TR per l’area sud e quello di Foligno per l’area nord.

POSTI LETTO 
Terapia Intensiva - Presso il Covid Hospital di Foligno da 8 PL iniziali ha attivi 6 posti letto di Terapia Intensiva COVID e ha reso disponibili ulteriori 3 Posti in Terapia Intensiva subordinata alla disponibilità delle risorse necessarie in termini di attrezzature e personale. Anche presso gli altri Ospedali è previsto il potenziamento delle Terapie Intensive come di seguito:
• L’Ospedale di Spoletodai 4 PL iniziali ha attivi 5 posti letto di Terapia Intensiva con 1 pl in terapia intensiva Covid, non è prevista l’attivazione di ulteriori Posti.
• L’Ospedale di Orvieto ha attivi i 5 posti letto di Terapia Intensiva generalisti che per un periodo hanno ospitato pazienti Covid (24/03/2020 fino al 17/04/2020) non è prevista l’attivazione di ulteriori Posti.
Malattie Infettive - Per il Covid Hospital di Foligno non è prevista l’attivazione di posti letto di Malattie Infettive.
 
Pneumologia - Il Covid Hospital di Foligno dagli iniziali 15 posti letto di Pneumologia ha attivato 11 PL per un totale di 26 PL.
 
Sono stati individuati nei Covid Hospital percorsi di tutela dei pazienti in attesa di referto del tampone, con utilizzo di posti dedicati a tali pazienti con infezione sospetta o confermata da COVID-19:
 
Presso il COVID HOSPITAL di Foligno sono stati attivati: - 13 posti letto di area medica oltre a 3 posti per l’isolamento di pazienti sospetti, inoltre è presente la possibilità di isolamento in PS. - 2 posti letto di Cardiologia Covid - 2 posti letto di Medicina Urgenza Pronto Soccorso Covid - 2 posti letto di Ostetricia e Ginecologia Covid - 2 posti letto di Pediatria Covid - 2 posti letto di Terapia Intensiva Covid
 
L’Ospedale di Orvieto ha attivato 10 posti letto medici per isolamento COVID19.

ASSUNZIONI - Dalla consultazione dell’Albo Pretorio dal 15/02 ad oggi, risulta:
Proroga contratti a tempo determinato:
11 dirigenti medici per le seguenti discipline: Medicina Legale (1), Malattie Apparato Respiratorio (1), Neuropsichiatria Infantile (3), Medicina Fisica e riabilitazione (2), Urologia (1), Radiodiagnostica (1), Servizio di Assistenza Protesica (1), Neurologia (1); 1 psicoterapeuta (è un medico?)
Contratti LP:
Biologo, specialista in Biologia Molecolare Virologica, per 6 mesi
1 Dirigente Medico per Servizi di Pediatria
 
Attivazione contratti LP per specializzandi in Anestesia e Rianimazione (delibera 343/2020 che non riseco a scaricare! Non ho capito se ci sono medici assegnatari del contratto oppure no).

Art. 37 ACN per la PLS: Un incarico provvisorio nel servizio di Pediatria di Libera Scelta c/o Distretto Sanitario di Spoleto

Una permanenza in servizio ex art. 15 nonies D.Lgs n 502/1992 e s.m.i. di un Dirigente medico.
 
Specialisti ambulatoriali:
- uno psicoterapeuta 38 ore/settimana, casa Reclusione Spoleto
- un Dirigente Medico, completamento orario, disciplina Otorinolaringoiatria
- un Dirigente Medico 38 ore/settimana, CSM Foligno

Incarico a titolo gratuito:
- un Dirigente Medico (l’ex Direttore Sanitario di Foligno)
- un Dirigente Medico ex art. 5 comma 9, DL n 95/2012

Gilberto Vincenzoni – Segretario Anaao Assomed Umbria

VENETO
OSPEDALI COVID - In Veneto, al fine di affrontare l'emergenza sanitaria e di contenere la diffusione del coronavirus,è stato attivato un “Covid Hospital” in ogni provincia per complessivi3 mila nuovi posti letto": un'ala dell'ospedale di Belluno, l'ospedale di Vittorio Veneto e il San Camillo per Treviso, l'ospedale di Dolo, Villa Salus e i nosocomio di Jesolo per Venezia, l'ospedale di Trecenta per Rovigo, l'ospedale di Schiavonia e l’azienda Ospedaliera – Università (Hub regionale) per Padova, l'ospedale di Santorso per Vicenza ed in fine gli ospedali Borgo Roma in città e Villafranca per Verona.

USCA - Le Unita Speciali di Continuità Assistenziale attivate, istituite ai sensi dell’art 8, D.L. 9 marzo 2020 n. 14, recante “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19”, sono state 48, le attività ben definite e svolgono un ruolo essenziale nella gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Queste 48 USCA per il 77% svolgono attività di Triage, per il 65% svolgono attività domiciliare, per il 38% svolgono attività domiciliare con somministrazione farmaci (idrossiclorochina, terapia a domicilio) e per il 50% svolgono diversi servizi quali: esecuzione tamponi a domicilio e in CSA e incontro con i medici per accordi su gestione pazienti COVID-19 positivi, attività di formazione sull'utilizzo di DPI, sui protocolli di presa in carico dei pazienti COVID, sopralluogo ai Centri Servizi per condivisione protocolli di intervento su ospiti positivi e Consulenze infettivologiche.
 
I Medici di Medicina Generale delle Medicine di Gruppo Integrate, che si sono organizzati per seguire i propri pazienti COVID direttamente a domicilio, sono stati coinvolti a pieno titolo nelle USCA. I Medici di Medicina Generale (MMG) i Pediatri di Libera Scelta (PLS) e i Medici di Continuità Assistenziale (MCA), mediante la sorveglianza sanitaria attiva operata con triage telefonico di iniziativa, comunicano il nominativo e l’indirizzo dei pazienti all’Unita Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) che opera per le valutazioni dei soggetti con sintomatologia che devono essere considerati come sospetti casi COVID-19. I medici dell’USCA che si recano al domicilio del paziente o presso la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), dopo aver convalidato il sospetto diagnostico mediante test per la ricerca del Coronavirus su tampone nasofaringeo, su indicazione dello specialista infettivologo o pneumologo, avviano il paziente al trattamento, consegnando il fabbisogno per 7 giorni di trattamento.

DEFINIZIONE ATTIVITA ORDINARIA - Gli ospedali, pur mantenendo attiva tutta l’organizzazione anti Sars-CoV-2, si sono riorganizzati per la riapertura delle attività sanitarie ordinarie, sospese nella fase più acuta dell’epidemia sulla base di un articolato documento di linee d’indirizzo, che prevede modalità, percorsi e precauzioni per il riavvio delle attività di diagnosi e cura ed è stato inviato alle aziende sanitarie. La ripartenza dei vari servizi è iniziata a partire dal 4 maggio. Si tratta di una sorta di vademecum per ripartire gradualmente in sicurezza organizzativa e gestionale con le attività negli ospedali, pubblici e privati convenzionati in favore dei ricoverati, degli operatori sanitari e dei cittadini.

DISPONIBILITA TAMPONI E TRACCIAMENTO DEI CONTATTI - Le criticità relative alla disponibilità di tamponi, ma anche dei reagenti ed attrezzatura specifica per processarli, sono in via di risoluzione. Permangono invece quelle relative all’elevato carico di lavoro ed alla carenza del personale preposto alle attività nelle microbiologie della rete ospedaliera regionale.
Il tracciamento dei contatti prosegue in ambito regionale con la consueta “Metodologia” del Prof. Crisanti che ha dimostrato concretamente in questi mesi di essere stata ed essere la giusta risposta al rischio biologico del virus Sars-CoV-2.

POSTI LETTO AGGIUNTIVI: 534 


ASSUNZIONI
19 dipendenti a tempo indeterminato
196 precari a rapporto libero professionale o co.co.co.

La durata dell’incarico e l’impegno orario sono stati concordati tra l’Azienda ed il professionista a seconda della disponibilità manifesta e del perdurare della necessità assistenziale e comunque secondo quanto previsto dall’art.1 del D:L: 9.3.2020 n.14

Adriano Benazzato – Segretario Anaao Assomed Veneto 

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