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Mercoledì 17 GIUGNO 2020
Decreto Rilancio. Scontro tra maggioranza e opposizioni su esenzione ticket a malati Covid.  Mandelli (FI): “Danni permanenti, vanno esentati”. Misiti (Relatore M5S): “Non è così”. Bocciato anche bonus Covid per operatori Ssn

Restano comunque molti gli emendamenti accantonati. Ma su alcuni di questi i relatori hanno anticipato un possibile parere favorevole. Tra questi, alcune modifiche di dettaglio e, soprattutto, gli identici Cecconi 2.37, Ubaldo Pagano 2.43, Donno 10.05 e Nesci 10.07 che estendono al 31 dicembre 2020 il requisito dei 3 anni per accedere alla stabilizzazione. Si accende lo scontro con le opposizioni sulla bocciatura di diversi emendamenti e la sottosegretaria Castelli preannuncia l'intenzione del Governo di intervenire nel prossimo Decreto Semplificazioni per agevolare l'utilizzo delle risorse destinate all'edilizia sanitaria

Entra nel vivo l'esame degli emendamenti al Decreto Rilancio in Commissione Bilancio alla Camera. Nel corso dei lavori di ieri i relatori hanno proceduto all'accantonamento di molte proposte di modifica. In maniera inedita, a seguito di un'intesa intercorsa tra i gruppi, nell'esprimere i pareri sulle proposte emendative è stato specificato su quali di queste i relatori propongono l'accantonamento in vista di un parere favorevole, su quali propongono l'accantonamento in vista di una riformulazione e su quali propongono l'accantonamento per svolgere ulteriori approfondimenti.
 
Tra quelli accantonati in vista di un parere favorevole, oltre ad alcuni emendamenti che propongono modifiche di dettaglio (Provenza 1.21, Fassina 1.03 e D'Ettore 13.5), da segnalare gli identici Cecconi 2.37, Ubaldo Pagano 2.43Donno 10.05 e Nesci 10.07 che estendono al 31 dicembre 2020, per i precari della sanità, il requisito dei 3 anni per accedere alla stabilizzazione.
 
Non sono mancati momenti di tensione tra la maggioranza e l'opposizione. Nel corso della seduta Andrea Mandelli (FI) ha evidenziato "la mancanza di sistematicità nei pareri espressi dai relatori e dalla rappresentante del Governo" e osservato come gli accantonamenti "siano stati disposti non in relazione al contenuto delle proposte emendative, bensì in ossequio a una suddivisione di quote tra maggioranza e opposizione, a discapito di quest'ultima". Al riguardo ha osservato che, "in assenza di una visione sistematica delle modifiche che si intende apportare al provvedimento, volta all'attuazione di precise linee direttive, l'opposizione non potrà assicurare la propria collaborazione e interverrà per illustrare ogni singola proposta emendativa".
 
Esenzione ticket per guariti da Covid-19Il primo scontro si è avuto sull'emendamento Mandelli 1.64, che prevedeva l'esenzione dal ticket sanitario per i pazienti guariti dal Covid-19 i quali, in molti casi, registrano danni permanenti ad alcuni organi, quali i polmoni.
 
Carmelo Misiti (M5S), relatore, ha osservato come i danni derivanti da polmoniti interstiziali a seguito di infezione da Covid-19 "non siano permanenti". Affermazioni che hanno suscitato le reazioni del proponente, Mandelli: "Sono lieto di apprendere dal relatore Misiti che, contrariamente a quanto afferma la Società italiana di pneumologia, i danni polmonari derivanti dal contagio da Covid-19 non abbiamo carattere permanente".
 
A contestare le affermazioni di Misiti anche Massimo Garavaglia (Lega) chiedendo l'accantonamento dell'emendamento Mandelli "al fine di svolgere i necessari approfondimenti", segnala inoltre che alla copertura degli oneri derivanti dalla proposta emendativa "si potrebbe provvedere nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale".
 
Anche Paolo Trancassini (FdI), nel sottoscrivere l'emendamento Mandelli 1.64, si è dichiarato "sorpreso" dall'affermazione del relatore Misiti circa il carattere transitorio e non cronico di alcune patologie conseguenti al contagio da Covid-19. A suo avviso, infatti, "tale affermazione, nella migliore delle ipotesi, è una mera intuizione, non essendosi ancora espressa con certezza la scienza medica".
 
La sottosegretaria Laura Castelli evidenziando che l'emendamento Mandelli 1.64 interviene su una questione legata alla programmazione futura degli interventi in materia sanitaria e "presenta alcune difficoltà di quantificazione degli oneri legate all'esatta individuazione della platea dei beneficiari della misura proposta", pur ritenendo che la questione "possa essere affrontata nella prossima legge di bilancio", ha acconsentito ad un suo accantonamento.
 
Premio personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19È stato poi il turno di Silvana Comaroli (Lega) che ha illustrato l'emendamento a sua prima firma 1.4, volto a fornire "un sostegno concreto, e non più solo un apprezzamento formale, al personale e alle strutture sanitarie, ivi compresi medici, infermieri e ausiliari socio-assistenziali, che hanno variamente operato con uno spirito di straordinario impegno e dedizione durante l'emergenza epidemiologica".
 
A sostegno della proposta anche Andrea Mandelli (FI) che ha sottolineato la "necessità di approntare per il personale medico e sanitario che ha egregiamente prestato la propria opera nel corso dell'emergenza da Covid-19 misure di sostegno concrete che possano affiancarsi ai tanti apprezzamenti verbali sinora universalmente espressi".
 
L'altro relatore del provvedimento, Luigi Marattin (Iv), replicando agli interventi precedenti, ha evidenziato che la priorità della maggioranza e del Governo è stata "quella di stanziare risorse per ripagare l'immane sforzo del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale e, in secondo luogo, quella di consentire alle regioni di incrementare le risorse stanziate a tale fine. Il Governo ha perseguito tali priorità dapprima con il decreto-legge Cura Italia e successivamente con il provvedimento oggi all'esame della Commissione. Ritengo quindi strumentale la differenziazione che alcuni esponenti delle opposizioni hanno sollevato in merito al fatto che le risorse aggiuntive riguardino le retribuzioni o un premio da attribuire una tantum, poiché nella sostanza non vi è differenza".
 
Una differenza sostanziale è stata invece evidenziata da Giusi Bartolozzi (FI) che ha spiegato come il premio una tantum previsto dall'emendamento Comaroli 1.4 si differenzia dall'aumento della retribuzione poiché non concorre alla formazione del reddito ed è cumulabile con altre tipologie di emolumento previste dalle vigenti disposizioni normative e contrattuali".
 
Nonostante le recriminazioni, l'emendamento è stato bocciato dalla Commissione.
 
Potenziamento rete territoriale e farmacie. L'emendamento 4.11 a prima firma Mandelli, come spiega il suo promotore è "volto a potenziare la rete territoriale, da intendere come risposta concreta per una sanità sempre più efficiente e vicina ai cittadini. L'emendamento in esame sembra incontrare anche il favore di una parte almeno della maggioranza, dal momento che nel fascicolo compare anche l'identico emendamento Trizzino 4.7 del gruppo MoVimento 5 Stelle. In particolare, occorre anzitutto rafforzare il presidio delle farmacie, che spesso si prendono direttamente cura dei pazienti, proseguendo lungo la strada del resto già intrapresa dal Governo, all'uopo prevedendo lo stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022, ciò anche nell'ottica più generale di sostenere il rilancio non solo economico del Paese".
 
A questo punto però, a sorpresa, Trizzino annuncia il ritiro del suo emendamento.
 
Marcello Gemmato (FdI), esprimendo il suo disappunto per il ritiro da parte di Trizzino, ha poi evidenzato come "il presidio fondamentale della medicina del territorio sia tuttora rappresentato dalle farmacie pubbliche e, prima ancora, da quelle private convenzionate". 
 
A spiegare la contrarietà a queste proposte emendative da parte del Governo è stato il sottosegretario Antonio Misiani. "La contrarietà del Governo sugli emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11 deriva essenzialmente da criticità di carattere finanziario, dal momento che, in assenza di relazione tecnica, non risulta allo stato possibile procedere a una corretta quantificazione dei relativi oneri nonché alla verifica circa la disponibilità delle risorse utilizzate a copertura".
 
Replicando, Mandelli ha sottolineato come compito del Governo sia "anche quello di approfondire gli argomenti segnalati dai gruppi parlamentari, se necessario anche predisponendo la relazione tecnica relativa agli oneri derivanti dalle proposte emendative. Ritiengo, inoltre, che investire risorse per la partecipazione a reti di telemonitoraggio del paziente dimesso e a programmi di sorveglianza epidemiologica consentirebbe di risparmiare maggiori risorse in futuro".
 
L'emendamento Mandelli 4.11 è stato infine respinto dalla Commissione.
 
Borse di studio per farmacisti specializzandiIllustrando l'articolo aggiuntivo 5.03 a sua prima firma, Andrea Mandelli (FI) ha evidenziato come questo sia volto a "riconoscere il finanziamento di borse di studio anche in favore dei farmacisti specializzandi come avviene per i medici specializzandi, colmando così una incomprensibile disparità di trattamento. Chiedo, pertanto, che l'articolo aggiuntivo 5.03 sia accantonato per consentire ai relatori e al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti".
 
Nonostante l'appoggio anche dalla maggioranza espresso da Elena Carnevali (Pd), secondo la quale "è necessario investire risorse per favorire la formazione di tutto il personale sanitario", anche questo emendamento è stato respinto dalla Commissione.
 
Infine, da segnalare che la sottosegretaria Laura Castelli ha preannunciato l'intenzione del Governo di inserire nel prossimo Decreto in materia di semplificazione e investimenti, misure e strumenti volti ad agevolare l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'edilizia sanitaria già previste a legislazione vigente, ponendo rimedio a difficoltà di ordine programmatorio e procedurale che, sebbene con intensità diverse, durano ormai da diversi anni".
 
Questo l'elenco degli emendamenti di interesse sanitario accantonati riguardanti i primi 20 articoli del Decreto Rilancio:
- Di Lauro 1.9 accantonato per riformulazione come Frate 1.97 e Siani 1.79
 
- Carnevali 1.83 affinché sia riformulato limitatamente alla lettera e)
 
- Nappi 1.12 affinché sia riformulato
 
- Muroni 1.54 per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- Provenza 1.21 in vista di un parere favorevole
 
- Mammì 1.18 per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- Frate 1.97 e Siani 1.79 affinché siano riformulati insieme all'analogo emendamento Di Lauro 1.9
 
- identici Garavaglia 1.7, Fassina 1.59 e Pizzetti 1.84, per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- identici Marco Di Maio 1.71, Emanuela Rossini 1.90 e Vanessa Cattoi 1.70 affinché siano riformulati insieme agli analoghi identici emendamenti Sutto 2.4 e Marco Di Maio 2.44
 
- articolo aggiuntivo Locatelli 1.018 affinché sia riformulato
 
- articolo aggiuntivo Fassina 1.03 in vista di un parere favorevole
 
- articolo aggiuntivo Carnevali 1.010 affinché sia riformulato
 
- Trancassini 2.29
 
- Rizzo Nervo 2.33 affinché sia riformulato limitatamente alla lettera e)
 
- Pastorino 2.31, Madia 2.34 e Comaroli 2.1 affinché siano riformulati
 
- Stumpo 2.30 per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- identici Cecconi 2.37 e Ubaldo Pagano 2.43 in vista di un parere favorevole
 
- Mancini 2.15 per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- identici Sutto 2.4 e Marco Di Maio 2.44 affinché siano riformulati insieme agli analoghi identici emendamenti Marco Di Maio 1.71, Emanuela Rossini 1.90 e Vanessa Cattoi 1.70
 
- identici articoli aggiuntivi Rizzo Nervo 3.01 e Mandelli 3.09 per svolgere ulteriori approfondimenti
 
- Ianaro 4.2, e gli identici Tartaglione 4.18 e Paolo Russo 4.19, e gli emendamenti Occhionero 4.9 e Provenza 4.4, 4.5 e 4.6
 
- Toccalini 5.2, Saccani Jotti 5.14, Calabria 5.16, Tiramani 5.11, Lapia 5.7, Carnevali 5.18, Gemmato 5.13, Menga 5.9 e Carnevali 5.19
 
- articolo aggiuntivo Boldi 5.06 al fine di una sua riformulazione e dell'articolo aggiuntivo Trizzino 5.08 per effettuare una verifica dei relativi oneri
 
- identici Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7.17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29
 
- identici Trizzino 8.1, Gemmato 8.2 e Mandelli 8.3 e dell'emendamento De Filippo 8.4
 
- Carnevali 10.14 ai fini di un'eventuale riformulazione
 
- articoli aggiuntivi Donno 10.05 e Nesci 10.07 in vista di un parere favorevole
 
- identici articoli aggiuntivi Bologna 11.01 e Lorenzin 11.02
 
- articolo aggiuntivo Fusacchia 11.03
 
- D'Ettore 13.5 in vista di un parere favorevole
 
- articoli aggiuntivi Lacarra 14.01 e Trancassini 14.05
 
- Bonomo 15.4
 
- articolo aggiuntivo Gelmini 16.06
 
- articolo aggiuntivo Fassina 17.01
 
- articolo aggiuntivo Boldrini 18.01, al fine di una sua riformulazione insieme agli analoghi articoli aggiuntivi Annibali 105.028 e Ascari 220.02
 
- Pagani 19.7 ai fini di una sua riformulazione
 
Qui il fascicolo completo degli emendamenti segnalati
 

Giovanni Rodriquez

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