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Venerdì 19 GIUGNO 2020
Covid. Roche: “Continua l’impegno su tocilizumab”

Due giorni fa l’Aifa ha comunicato la conclusione anticipata dello studio italiano sui tocilizumab somministrato in fase precoce ai pazienti con polmonite da Covid-19, giacché non aveva mostrato benefici né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per quanto riguarda la sopravvivenza. Roche ribadisce il proprio impegno a comprendere l’utilità clinica del farmaco nel trattamento della polmonite in corso di Covid-19.

All’indomani della conclusione anticipata del trial italiano su tocilizumab – di cui ha dato notizia l’Aifa lo scorso 17 giugno – Roche ribadisce il proprio impegno a comprendere l’utilità clinica del farmaco nel trattamento della polmonite in corso di Covid-19.
 
A questo fine – si legge in nota diffusa dall’azienda – promuove 4 studi clinici internazionali volti a valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco e supporta, in Italia e nel mondo, oltre 10 sperimentazioni indipendenti condotte su migliaia di pazienti, in risposta alle elevate richieste della comunità scientifica mondiale.

Alcuni studi indipendenti già conclusi e appena pubblicati, o in via di pubblicazione (come Tocivid-19, quelli condotti nei centri di Montichiari e Torino in Italia, Corimuno-19 in Francia e quello eseguito dall’Università del Michigan USA) mostrano risultati incoraggianti sulla riduzione della mortalità e/o sul beneficio clinico di tocilizumab. Altri trial (Toci-RAF, lo studio promosso dall’Ospedale Sacco di Milano e quello promosso dall’Ausl di Reggio Emilia) condotti in setting di pazienti e numerosità campionarie diversi, non hanno mostrato differenze statisticamente significative.

È necessario attendere i risultati degli studi prospettici, randomizzati e controllati che forniranno indicazioni conclusive sul valore di tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di infezione da Sars-CoV2, come ad esempio lo studio internazionale, multicentrico Covacta i cui risultati saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi.

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria – conclude la nota – Roche Italia e la sua casa madre hanno dato piena disponibilità a supportare l’avvio di studi clinici proprio con lo scopo di sviluppare le evidenze scientifiche necessarie a dimostrare il profilo di efficacia e sicurezza del proprio farmaco, collaborando con le autorità regolatorie e con i ricercatori. Nel momento più drammatico di diffusione dell’infezione in Italia, l’Azienda ha messo a disposizione gratuitamente quantitativi di farmaco utili a trattare migliaia di pazienti.

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