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Giovedì 25 GIUGNO 2020
Test medicina. Consulcesi: “Aumento posti tenga conto anche della meritocrazia per selezionare i medici del futuro”

Nell’ultima edizione dei test, Consulcesi ha gestito decine di migliaia di richieste da parte di studenti che hanno chiesto l’immatricolazione a Medicina attraverso i ricorsi. Il 43% delle anomalie riguarda suggerimenti e movimenti sospetti durante la prova, persone che potevano uscire liberamente, membri della commissione che parlavano con i candidati, plichi manomessi, favoritismi. E la situazione è diffusa in tutto il Paese con 27 atenei interessati da irregolarità su 41.

"Garantire una prova d’ammissione equa e meritocratica, inserita in una più ampia riforma del percorso d’ingresso a Medicina che dia riscontro della qualità e del valore effettivo dei candidati, oltre che tenere conto dell’imbuto formativo che ogni anno si viene a creare tra i nuovi laureati e il numero più basso di borse di specializzazione".
 
A chiederlo è Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi, commentando l'annuncio da parte del ministero dell'Università di aumentare di 1.500 i posti disponibili a Medicina. Una cifra, questa, ritenuta troppo alta dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) che, tenuto conto della presenza di almeno 22mila medici già laureati e abilitati a fronte di undicimila posti nel post lauream, lancia l’allarme dell’esplosione dell’imbuto formativo. "A noi fa piacere l’aumento dei posti a Medicina, – spiega il Presidente Filippo Anelli - così come auspichiamo un cambiamento nei test di ingresso".

Un cambiamento auspicato anche da Tortorella che con Consulcesi, nell’ultima edizione dei test, ha gestito decine di migliaia di richieste da parte di studenti che hanno chiesto l’immatricolazione a Medicina attraverso i ricorsi. Secondo i dati di Consulcesi, il 43% delle anomalie riguarda suggerimenti e movimenti sospetti durante la prova, persone che potevano uscire liberamente, membri della commissione che parlavano con i candidati, plichi manomessi, favoritismi. E la situazione è diffusa in tutto il Paese con 27 atenei interessati da irregolarità su un totale di 41 atenei.

In questi tempi di pandemia, c'è ancora più attenzione su una professione fondamentale quale il medico e sull’importanza di garantire sia un numero adeguato di risorse al Ssn che una retribuzione adeguate ai futuri medici. Consulcesi, da anni al fianco dei giovani medici intende impegnarsi perché la Laurea alla Facoltà di Medicina rimanga, come sempre, un traguardo d’eccellenza nell’esperienza curricolare dei giovani medici.

Le edizioni precedenti. Il numero di iscritti al test d’ammissione alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria lo scorso anno ammontava a 68.694 candidati, a fronte di 11.572 posti disponibili che con le novità introdotte dal Ministero diventano 13.072 posti. Lo scorso anno è risultato idoneo (quindi aveva un punteggio valido) il 48% dei candidati circa (quindi sull’ordine dei 33mila). Considerando che, in media si verifica un abbattimento del 25% (6mila studenti) di coloro che non sono interessati al ricorso oppure optano per un cambio di facoltà, a cui si sommano coloro che sono entrati, erano stimati 18.450 i potenziali ricorrenti ad accedere alla Facoltà di Medicina attraverso il ricorso. Un numero che potrebbe crescere nel 2020 considerando l’ampliamento di posti ed il conseguente aumento di adesioni (il Covid ha stimolato anche le vocazioni).

Irregolarità da record. Gli atenei interessati da irregolarità sono state 27 nel 2019, su un totale di 41, distribuiti in 21 città. Il 21% delle segnalazioni è arrivato dalle città del Nord, il 36% da quelle del Sud e il 43% da studenti che hanno svolto il test nelle università del Centro Italia. Le città in cui si sono registrate più irregolarità sono Milano (7%), Napoli (10%) e Roma (18%). Il 79% dei ricorsi si registra nel Centro-Sud. Le irregolarità sono diverse ma le principali riguardano l'uso dei cellulari in aula (20%), domande ambigue (16%), ma oltre il 43% delle segnalazioni riguarda suggerimenti e movimenti sospetti durante la prova, persone che potevano uscire liberamente, membri della commissione che parlavano con i candidati, plichi manomessi, favoritismi, identificazione effettuata in modo non aderente alla procedura.

Studenti riammessi. Grazie all’azione legale di Consulcesi, solo lo scorso anno sono stati riammessi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia circa 250 studenti dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso. "Ogni anno, a molti studenti meritevoli viene negato il diritto allo studio – ha dichiarato Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, - non solo a causa di un sistema che giudica le capacità sulla base di un test che palesa irregolarità ed illeciti. Questo conferma – prosegue Tortorella, - che il sistema è inadeguato a selezionare meritocraticamente la classe medica del futuro, a discapito non solo degli studenti, ma anche del Servizio sanitario nazionale e dunque della salute dei cittadini".

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