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Venerdì 03 LUGLIO 2020
Mandelli (Fofi): “Incomprensibile che si continui a privilegiare la distribuzione diretta nonostante lo sfondamento del tetto di spesa”

Lo sottolinea oggi il presidente dei farmacisti italiani commentando il rapporto presentato ieri da Assogenerici. "Non si comprende la ragione della permanenza nella distribuzione diretta di molti medicinali generici, mentre la spesa per i farmaci dispensati dalle farmacie presenta da tempo significativi risparmi rispetto al tetto programmato. E’ una scelta incomprensibile anche sul piano economico, considerando che in questo settore la concorrenza svolge comunque un effetto virtuoso sul prezzo".

Il documento presentato da Assogenerici ai ministri di Salute, Economia e Sviluppo economico mette a fuoco alcune criticità dell’attuale governance del farmaco che datano da tempo ma oggi appaiono non più sostenibili”, commenta oggi il presidente della Federazione gli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli.
 
“A cominciare dalla permanenza nella distribuzione diretta di molti medicinali generici, mentre la spesa per i farmaci dispensati dalle farmacie presenta da tempo significativi risparmi rispetto al tetto programmato. E’ una scelta incomprensibile anche sul piano economico, considerando che in questo settore la concorrenza svolge comunque un effetto virtuoso sul prezzo, mentre il meccanismo delle gare al massimo ribasso provoca alla lunga una riduzione nel numero dei produttori, in particolare nazionali, e quindi della stessa concorrenza”.
 
“E qui prosegue - Mandelli - veniamo a un altro punto fondamentale. Il potenziamento del comparto in Europa: le vicende della pandemia hanno mostrato la fragilità delle filiere lunghe, si tratti di mascherine, reagenti o medicinali, e quanto sia strategico potenziare la capacità produttiva locale nel settore medico e farmaceutico”.
 
“Da tempo si parla di una nuova governance della farmaceutica - conclude il presidente della FOFI - e queste proposte sono un contributo importante all’avvio di questa riforma non rinviabile”.
 

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