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Mercoledì 02 MAGGIO 2012
Scoliosi. Bambini e ragazzi la raccontano in un concorsetto

Oltre mille i bambini e i ragazzi che hanno raccontato la loro quotidianità con il corsetto per curare la scoliosi attraverso disegni, foto, video, poesie e storie. I vincitori del concorso promosso dall'Isico saranno premiati alla IX Conferenza Internazionale Sosort, a Milano dall’8 al 12 maggio.

Scomodo, a volte antipatico e insopportabile, ma sempre amico della salute. È il corsetto, il presidio utilizzato nei bambini e nei ragazzi con scoliosi per trattare il problema alla schiena. Per renderlo un po’ meno antipatico, Isico (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) ha lanciato il primo concorso (o meglio, concorsetto) sul tema “Quotidianità col corsetto”, rivolgendosi soprattutto ai suoi pazienti ma aprendolo anche a tutti quei bambini e ragazzi che vivono o hanno vissuto, come hanno scritto due ragazze, “imbustati”.

I bambini e i ragazzi si sono raccontati attraverso 1.000 tra disegni, foto, video, poesie, favole e storie. Oltre 1.000 i lavori pervenuti, tra i quali saranno selezionati sei vincitori che saranno premiati in occasione della IX Conferenza Internazionale Sosort (Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment), in programma a Milano dall’8 al 12 maggio.

Al primo classificato spetterà un Ipod touch, al secondo un Ipod nano, al terzo un Ipod shuffle e al 4°, 5° e 6° classificato un abbonamento di un anno a una rivista mensile a scelta

“L’idea di promuovere un’iniziativa del genere c’era da qualche tempo – ha spiegato Stefano Negrini, direttore scientifico di Isico - ci premeva conoscere i nostri giovani pazienti da una prospettiva diversa e offrire loro una modalità per raccontarsi e raccontare agli altri. Si tratta di sicuro di un modo per esorcizzare una situazione spesso difficile e superare limiti e condizionamenti, un’opportunità in più per dire che è possibile e i risultati, sudati, non mancano”.


Il concorso “è stato un vero successo, al di là delle nostre aspettative”, ha aggiunto Negrini. “Non pensavamo proprio di ricevere così tanti lavori e raccogliere tale entusiasmo. Noi stessi, medici e fisioterapisti, siamo rimasti stupiti della sensibilità, capacità creative e forza dimostrata dai partecipanti. Perché la scoliosi si vince anche così”.

C’è qualche bambino, i più piccoli di 6 anni, e poi tanti adolescenti, per lo più ragazze, pro - venienti da tutta Italia e persino dall’estero: c’è chi ha disegnato e raccontato la scoliosi come un drago da sconfiggere con una lucente armatura, chi si è paragonato a un cigno con un guscio simile a una testuggine, chi ha rappresentato il proprio specialista come un superchef con un gran fisico, chi si è fatto riprendere sciando, danzando o facendo acrobazie in aria col corsetto.
Chi ancora ha chiamato Fausto il proprio corsetto o ha girato un video come fosse un’intervista incrociata di coppia: da una parte una “Busto-girl”, dall’altra un corsetto, la missione comune “diventare grande e raddrizzare la schiena, possibilmente divertendosi!”.


Come dire anche con il busto si può vivere la normalità “perché la vita - ha scritto Greta,
13 anni - sorride a chiunque la guardi sorridendo”.

Dopo il congresso, si potranno visionare tutti i lavori e conoscere i nomi dei vincitori collegandosi al sito www.concorsetto.it

Nei prossimi mesi molti dei lavori saranno il soggetto di poster presenti nelle sedi Isico
sparse per l’Italia.
 

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