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Giovedì 09 LUGLIO 2020
Vaccino Covid-19. Medici Senza Frontiere lancia il Manifesto: “Nessuno si salva da solo”

Per Msf persiste una reale preoccupazione che si instaurino meccanismi a più livelli, in cui gli Stati economicamente più forti si possano assicurare un vantaggio e una maggiore libertà di utilizzo del vaccino, rispetto agli stati più deboli: “Servono collaborazione tra Stati, sospensione dei brevetti, strumenti diagnostici adeguati, un vaccino e terapie efficaci”

Ricerca trasparente, collaborazione tra Stati, sospensione dei brevetti, senza ripetere gli errori del passato. Solo così si potrà arrivare a un vaccino contro il Covid-19 veramente accessibile a tutti”.
Queste in sintesi le richieste del Manifesto “Nessuno si salva da solo” di Medici Senza Frontiere (Msf) perché il diritto alle cure contro il coronavirus sia davvero garantito. Tra i primi a firmare il Manifesto Claudio Bisio, Sabrina Ferilli e Valerio Mastandrea

“Se da un lato è incoraggiante vedere come alcuni governi e attori internazionali parlino spesso del vaccino contro il Covid-19 come di un bene pubblico – sottolinea in una nota Msf – è essenziale che i meccanismi che regolano la cooperazione tra stati e le modalità di distribuzione e di accesso a questo prodotto, una volta disponibile, siano chiaramente definiti in modo da garantire equità e inclusione di tutti i paesi”. Per Msf persiste infatti una reale preoccupazione che si instaurino meccanismi a più livelli, in cui gli stati economicamente più forti si possano assicurare un vantaggio e una maggiore libertà di utilizzo del vaccino, rispetto agli stati più deboli.
 
Nel Manifesto “Nessuno si salva da solo” Msf chiede in particolare:
• Una collaborazione tra Stati e una condivisione delle conoscenze nel campo della ricerca del vaccino e dei prodotti farmaceutici contro il Covid-19, per sostenere la ricerca e lo sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici a beneficio di tutti e per garantire piena equità nell’accesso e distribuzione di questi presidi sanitari a tutti i paesi;
• Una sospensione dei brevetti e altri monopoli che creano barriere all’accesso ai farmaci, colpendo soprattutto i sistemi sanitari più fragili;
• Garantire un vaccino per tutti come condizione fondamentale per consentire che si sviluppi una vera “immunità di gregge” e arginare un’emergenza di salute pubblica globale. Perché i virus travalicano i confini e nessun paese si salverà da solo.

“Ascoltiamo ogni giorno dichiarazioni sulla necessità che cure e vaccini siano beni comuni accessibili a tutti – ha affermato Stella Egidi, responsabile medico di Msf, impegnata nella risposta al coronavirus in Italia – ma le iniziative fin qui messe a punto non indicano chiaramente quali strumenti concreti saranno resi disponibili per consentire equità e inclusione per tutti i Paesi, mentre assistiamo alla corsa di singoli paesi ad accaparrarsi quote di vaccini già in fase di sperimentazione. La partita contro il Covid-19 è ancora tutta da giocare e per vincerla a livello globale bisogna assicurare l’accesso al vaccino e alle cure per tutti, in tutto il mondo”
 
Il Manifesto di Msf affronta anche il tema della trasparenza sui contributi pubblici ricevuti dall’industria farmaceutica a cui “non deve essere lasciata libera iniziativa nella definizione del prezzo e della distribuzione del futuro vaccino”.
La pandemia di Covid-19 ha sconvolto i sistemi sanitari più avanzati al mondo mostrando ancora di più quanto la salute sia un bene pubblico primario. “La situazione particolarmente critica di paesi come il Brasile, il forte aumento dei casi in India o il riaccendersi di nuovi focolai in Cina o Corea, dimostrano chiaramente quanto questa pandemia possa essere sconfitta soltanto adottando un approccio globale e coordinato basato su trasparenza e condivisione dei saperi – aggiunge Egidi – la presenza del Covid-19 in una parte del mondo continuerà ad impattare pesantemente anche gli altri paesi in una catena senza fine. Non ripetiamo gli errori del passato e diamo spazio alle cure per tutti: le terapie antiretrovirali che già dagli anni 90’ hanno drasticamente ridotto il numero dei decessi da HIV/AIDS nei paesi ricchi, sono arrivate a prezzi accessibili in Africa con dieci anni di ritardo provocando milioni di morti che potevano essere evitate”.

Per continuare a sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica perché il diritto alla salute sia davvero garantito, Msf ha inoltre lanciato in Italia la campagna “Non chiediamo mica la Luna” per chiedere che l’accesso alle cure, compreso il futuro vaccino contro il Covid-19, non sia fantascienza ma un diritto universale.

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