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Martedì 14 LUGLIO 2020
Ospedale pediatrico Meyer. Donate mille mascherine con i supereroi più amati dai bambini

Le mascherine disegnate dall’illustratore fumettista Niccolò Storai sono state donate dal titolare di Stamperia fiorentina azienda del distretto tessile pratese. Saccardi: “Un altro grande esempio di generosità e sensibilità del nostro territorio verso le persone più fragili e che ogni giorno lottano contro la sofferenza inflitta dalla malattia”

Mille mascherine con i personaggi immaginari più amati dai bambini sono state donate all’Aou Meyer, per rendere meno gravosa la convalescenza dei piccoli pazienti, ricoverati nella struttura fiorentina.
 
“È un altro grande esempio di generosità e sensibilità del nostro territorio verso le persone più fragili e che ogni giorno lottano contro la sofferenza inflitta dalla malattia. In questo caso, la donazione è stata messa al servizio dei più piccoli, di quei bambini che, nonostante la degenza, potranno distrarsi un po’, giocando con i loro beniamini, protagonisti di tante avventure straordinarie, che alimentano la loro fantasia e immaginazione” ha detto Stefania Saccardi assessore al diritto alla salute, nel ringraziare l’imprenditore Massimiliano Parri, titolare di Stamperia fiorentina, azienda del distretto tessile pratese, e l’illustratore fumettista Niccolò Storai, per avere messo al servizio dei piccoli degenti del Meyer la loro professionalità e competenza, in modo del tutto altruistico.
 
“Il felice incontro di queste due realtà pratesi hanno reso possibile un progetto di solidarietà, che fa onore al buon cuore dei cittadini toscani – ha aggiunto la consigliera regionale, Ilaria Bugetti - Questa iniziativa, dedicata ai bambini, testimonia quanto la collaborazione tra i professionisti e gli imprenditori del territorio pratese continui, lasciando un segno indelebile anche per il futuro. Le mascherine possono essere utili non solo per difendersi dal Covid, ma anche da altre infezioni. Ben vengano iniziative come queste, dunque, capaci di strappare un sorriso e stimolare la fantasia dei bambini, che devono affrontare cure impegnative. Anche con un gesto come questo si può essere di aiuto ed esprimere tutto il proprio apprezzamento per il lavoro straordinario, svolto quotidianamente dagli operatori sanitari”.

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