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Martedì 08 SETTEMBRE 2020
Bonus covid. Via libera alla Regione Piemonte per erogare l’intera somma al comparto

Superati i dubbi sollevati della Ragioneria dello Stato sulla possibilità per le Regioni di mettere a disposizione del personale come bonus il doppio della cifra stanziata dallo Stato. Oggi l’accordo definitivo con il comparto per l’erogazione dell’intera somma, pari a 41 milioni di euro (complessivamente, compresi i fondi per la Dirigenza, si arriva a 55 milioni). Resta da chiudere l’accordo con la Dirigenza, che non avevano firmato l’intesa sulla ripartizione delle risorse aggiuntive.

La Regione Piemonte e le rappresentanze sindacali del Comparto sanitario (infermieri, operatori sociosanitari) hanno chiuso oggi l’accordo sul bonus Covid per il personale sanitario impegnato nell’emergenza coronavirus covid-19 in Piemonte, assegnandogli la somma complessiva di quanto già stanziato, dopo che gli iniziali rilievi del Ministero dell’Economia e Finanze avevano di fatto impedito al Piemonte e alle altre Regioni di procedere con il riconoscimento in busta paga del pagamento totale del premio. Lo annuncia la Regione Piemonte in una nota.

“Dopo l’accordo raggiunto il 30 luglio che prevedeva il via libera al pagamento dei primi due terzi del bonus nella busta paga di settembre, con l’accordo di oggi sarà erogata l’intera somma, che, nel caso del Comparto, vale 41 milioni di euro (complessivamente, compresi i fondi per la Dirigenza, si arriva a 55 milioni)”, fa sapere la nota.

L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, sottolinea come sia stata “pienamente recepita dal Ministero della Salute la linea interpretativa della Regione Piemonte e fatta propria dalla Commissione Salute nazionale, secondo cui è legittimo, per la Regione, mettere a disposizione del personale come bonus il doppio della cifra stanziata dallo Stato. Ora l’essenziale è che tutte le somme promesse possano essere corrisposte ai lavoratori della sanità che sono stati fondamentali con il loro impegno e la loro dedizione nella prima fase dell’emergenza Covid 19”.

Rimane ancora da chiudere, invece, l’accordo con i Sindacati della Dirigenza (medici e dirigenti), che non avevano firmato l’intesa sulla ripartizione delle risorse aggiuntive.

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