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Mercoledì 09 MAGGIO 2012
Governo clinico. Cic: “Bene Affari Sociali su nomina primari”

Per i chirurghi il ddl “un’importanza operativa determinante” per garantire competenza, appropriatezza e imparzialità. La Cic chiede comunque un audizione a Balduzzi per illustrare alcune proposte per “mitigare pericolose discrezionalità dei direttori generali”.

Plauso del Collegio Italiano dei Chirurghi (Cic) al percorso  intrapreso dalla  XII commissione Affari Sociali della Camera nell’ambito del provvedimento sul “Governo Clinico” in sanità e in particolare delle procedure che conducono alla nomina dei Direttori di unità operativa. La soddisfazione dei Chirurghi è stata espressa anche in una lettera inviata al ministro della Salute Renato Balduzzi, al sottosegretario alla Salute Elio Cardinale  e al presidente della commissione Affari Sociali Giuseppe Palumbo,

“Il testo, il cui contenuto trova un vasto interesse nel mondo della Chirurgia e delle Società Scientifiche, riveste un’importanza operativa determinante  per le discipline chirurgiche. Troppo spesso, infatti, il giudizio sulle nomine apicali è negativo, per la scelta non sempre aderente ai criteri di competenza, di appropriatezza e imparzialità,  che invece dovrebbero essere i cardini fondamentali nelle procedure di una così importante selezione”, afferma il Cic per bocca del suo presidente Marco d’Imporzano.
 
Il Collegio Italiano dei Chirurghi, che rappresenta le Società Scientifiche di Chirurgia, ha richiesto tuttavia un’audizione al Ministro per segnalare “quelli che possono considerarsi i punti qualificanti che potrebbero ben applicarsi e mitigare pericolose discrezionalità, che troppo spesso i Direttori Generali applicano con grande disinvoltura”.

Queste, in particolare, le proposte del Cic:
 
1.      Nei bandi di concorso devono essere indicate chiaramente, oltre alla specialità in oggetto, anche le caratteristiche della struttura e gli obiettivi che essa dovrà perseguire, anche alla luce di alte tecnologie acquisite e competenze chirurgiche consolidate in quel reparto di cura, alla luce inoltre della casistica prevalente in quel bacino di utenza;
 
2.      La valutazione dei curricula e dei titoli presentati, con relativi punteggi assegnati come già avviene nei concorsi per Dirigente di I° livello, dovrà portare alla stesura di un elenco di candidati ritenuti idonei, indicando al suo interno, però, una terna in ordine di merito sulla base dei punteggi conseguiti in relazione al punto 1.
 
3.      Il Direttore Generale, sulla base del verbale della Commissione Esaminatrice ed, ovviamente, delle sue considerazioni in merito ai candidati, procede alla nomina del vincitore motivandola analiticamente.
 

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