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Venerdì 25 SETTEMBRE 2020
Coronavirus. In Piemonte riammissione in “quarantena attiva” per i contatti asintomatici 

“Possibile il ritorno a scuola a seguito del tampone negativo”, spiega Icardi: “il soggetto quindi non verrebbe isolato ma continuerebbe a essere monitorato, evitando così alle famiglie complicazioni logistiche nella custodia dei figli”. La risposta a un’interrogazione del Pd che segnalava “difformità nelle linee di comportamento delle Asl”. La scelta fra “quarantena attiva” e isolamento in relazione alla situazione epidemiologica

“In Piemonte è possibile la riammissione a scuola in ‘quarantena attiva’ per i contatti asintomatici dopo tampone negativo, a discrezione dei dipartimenti locali di prevenzione. Il soggetto quindi non verrebbe isolato ma continuerebbe a essere monitorato, evitando così alle famiglie complicazioni logistiche nella custodia dei figli”.

Lo ha sottolineato ieri in Consiglio regionale l’assessore alla Sanità , Luigi Icardi, rispondendo a una interrogazione del Pd Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità , che segnalava “difformità nelle linee di comportamento delle Asl”.

“Il tema è delicato - ha detto Rossi - perché mette insieme la Salute pubblica con altre dimensioni importanti come l’apprendimento dei bambini e i problemi socio-economici. In questo momento ad esempio solo per i dipendenti è previsto un congedo collegato alla quarantena dei figli retribuito al 50%, e solo nei casi in cui il contatto sospetto sia avvenuto a scuola”.

“La Regione - ha replicato Icardi - ha adottato una linea di indirizzo unitaria su tutto il territorio regionale prevedendo, in caso di tampone negativo sul soggetto asintomatico che è stato a contatto con persone positive, effettuato nei tempi corretti (tra il quinto e il settimo giorno), la possibilità di adottare una quarantena attiva, in modo da permettere il rientro al lavoro o a scuola, monitorando le condizioni di salute e prevedendo tutte le protezioni individuali necessarie”.

Ma la scelta fra quarantena attiva e isolamento, ha aggiunto l’assessore, dovrà essere fatta “in relazione alla situazione epidemiologica, che è diversa da caso a caso”.

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