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Giovedì 01 OTTOBRE 2020
Vaccini antinfluenzali. FarmacieUnite: “Far sentire la voce dei cittadini. Al via raccolta firme”

Dal 3 al 16 ottobre, in tutte le farmacie associate a FarmacieUnite, si raccoglieranno le firme per chiedere che le farmacie siano fornite in modo adeguato di vaccini antinfluenzali, affinché tutti i cittadini, anche se non compresi nelle fasce cosiddette a rischio, possano accedere al vaccino. Il presidente Franco Muschietti Gariboldi: "Le farmacie italiane vogliono far sapere ai cittadini che sono dalla loro parte".

"Quotidianamente raccogliamo le lamentele e registriamo la preoccupazione di un gran numero di cittadini che quest’anno non potranno acquistare il vaccino in farmacia. A nulla sono valsi i ripetuti appelli alle Istituzioni da parte della nostra Categoria: vediamo allora se verranno ascoltati i cittadini! Per questo, dal 3 al 16 ottobre, in tutte le farmacie associate a FarmacieUnite si raccoglieranno le firme per chiedere che le farmacie siano fornite in modo adeguato di vaccini antinfluenzali, affinché tutti i cittadini, anche se non compresi nelle fasce cosiddette a rischio, possano accedere al vaccino e alla migliore prevenzione antinfluenzale".
 
Questo l'annuncio di FarmacieUnite in una nota stampa.
 
“Nelle scorse settimane si sono sentite molte dichiarazioni, si sono fatte ipotesi ma, arrivati ad ottobre, di vaccino antinfluenzale non c’è traccia nelle farmacie, non possiamo ordinarlo e ci troviamo nuovamente costretti a dire no ai clienti che intendono acquistarlo o semplicemente prenotarlo” dichiara il presidente di FarmacieUnite Franco Muschietti Gariboldi.
 
“Questa situazione - continua Muschietti  - oltre a rendere inutile mesi di campagna di sensibilizzazione, fatta da Ministero della salute e dai più noti virologi, che consigliavano una vaccinazione estesa anche alle fasce non a rischio, ci mette in grossa difficoltà con i nostri pazienti che non riescono a capire questa scelta delle Regioni”.
 
L’obiettivo della raccolta firme è quello di sensibilizzare chi ha le competenze e le responsabilità in materia (Regioni, Ministero della salute e Industria) per cercare una soluzione a questa situazione, affinché i quantitativi di vaccini destinati alla popolazione non a rischio siano adeguati.
 
“Siccome la produzione non riusciva a soddisfare le richieste delle gare fatte a giugno dalle regioni, le prenotazioni delle farmacie e dei grossisti, fatti nei tempi previsti, sono state revocate ed ora chi ci rimette sono i cittadini e tutto il sistema produttivo italiano che perderà inutilmente giornate di lavoro per influenza e sospetto Covid-19 - conclude Muschietti -. Le farmacie italiane vogliono far sapere ai cittadini che sono dalla loro parte!”. 

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