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Giovedì 01 OTTOBRE 2020
Cirio: “Covid ci insegni che in Sanità non si deve tagliare. Siamo stati svegliati”

“Non è facile, abbiamo tagliato tutti, e oggi ci accorgiamo che non andava fatto. Noi in sette mesi abbiamo riattivato 27 laboratori per processare i tamponi, quando a febbraio ne avevamo due che non erano stati chiusi per cattiva volontà o miopia. Ma oggi qualcuno ci ha svegliato, ha svegliato la politica italiana nei confronti degli obblighi che noi abbiamo”. E sull’Irccs di Candiolo: “È risultato essenziale”.

“Ciò che il Covid ci ha insegnato è innanzitutto che sulla Sanità non bisogna tagliare”. Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, in occasione della presentazione a Candiolo del quindicesimo Bilancio Sociale e di Sostenibilità dell’unico Irccs della Regione.

“Non è facile - ha sottolineato Cirio - abbiamo tagliato tutti, e oggi ci accorgiamo che non andava fatto. Noi in sette mesi abbiamo riattivato 27 laboratori per processare i tamponi, quando a febbraio ne avevamo due - Amedeo di Savoia e Molinette - che non erano stati chiusi per cattiva volontà o miopia. Ma oggi qualcuno ci ha svegliato, ha svegliato la politica italiana nei confronti degli obblighi che noi abbiamo nel campo della Sanità e della Salute”.

“Candiolo, che qui processava oltre 500 tamponi al giorno - ha aggiunto - è stato per noi vitale, come la disponibilità che l’Istituto ha messo in campo per accogliere tanti malati oncologici che dovevano essere spostati dagli altri ospedali del Piemonte (per fare spazio ai pazienti Covid, ndr). Qui hanno trovato una collocazione, senza vedere da dove venivano, da chi venivano, le convenzioni e tutta questa grande burocrazia che nei momenti di guerra non deve esserci. Qui ho trovato grande sensibilità , la sussidiarietà vera è questa: aiutarsi quando ce n’è bisogno”.
 

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