quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 02 OTTOBRE 2020
Lazio. Scatta obbligo mascherine all’aperto. Le farmacie potranno anche somministrare il vaccino antinfluenzale. A loro 100mila dosi

La misura scatterà da domani ed è stata annunciata oggi dal presidente Zingaretti e dall’assessore D’Amato. Sono esclusi i minori sotto i sei anni, chi ha incompatibilità con uso mascherine e chi svolge attività motoria. Nel provvedimento prevista anche la distribuzione alle farmacie di 100mila dosi di vaccino antinfluenzale per le persone tra i 18 e i 59 anni e la possibilità per le farmacie di organizzare un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino direttamente in farmacia. IL TESTO DELL'ORDINANZA

Obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto nel Lazio. Lo prevede un'ordinanza della Regione Lazio. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel corso di una conferenza stampa insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.  Sono esclusi i minori sotto i sei anni, chi ha incompatibilità con uso mascherine e chi svolge attività motoria. Il Lazio segue quindi quanto già fatto in Campania, Sicilia e Calabria.
 
Nel provvedimento prevista anche la distribuzione alle farmacie di 100mila dosi di vaccino antinfluenzale per le persone tra i 18 e i 59 anni (residuali rispetto a quelle bersaglio e servite dai mmg e pediatri). Le prime 20mila dosi arriveranno nelle farmacie entro il 15 ottobre, poi la distribuzione continuerà nei termini di 20mila dosi ogni settimana.
 
La stessa Ordinanza prevede poi che le farmacie possano organizzare al loro interno anche un servizio di somministrazione del vaccino. In particolare si prevede che le farmacie - in presenza dei requisiti e secondo modalità che saranno definite dalla Direzione Salute - potranno, oltre venderei vaccini, organizzare un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con conseguente assunzione di responsabilità.
 
In tal caso - specifica l'Ordinanza -  il prezzo verrà definito tenuto conto della maggiorazione generalmente corrisposta ai MMG/PLS.
 
L’assessore D’Amato ha poi annunciato che nelle scuole materne, elementari e medie del Lazio arriverà il test salivare per il Covid-19. “Inizieremo martedì prossimo - ha spiegato D’Amato - con un progetto pilota che riguarderà l'istituto comprensivo Crivelli a Roma, dove ci sono scuole elementari e medie, e l'istituto comprensivo Maccarese-Fiumicino, anche qui scuole primarie e secondarie. Ai prelievi saranno destinate alcune ore della mattina, con il consenso informato dei genitori. Nell'arco della giornata si avrà il risultato in modo da poter tempestivamente avvisare genitori e scuole in caso di positività, affinché si provveda con la messa in isolamento”.
 
In merito alle buone pratiche per ridurre il rischio contagio, il governatore e l'assessore hanno voluto evidenziare come “i focolai di crescita dei contagi non sono le scuole ma le frequentazioni della vita sociale, in situazioni conviviali in cui ci si rilassa”. Dunque, “bisogna seguire le regole - ha rimarcato ZIngaretti - perché non basta fare le ordinanze, ma quello di cui ora c'è più bisogno è il ritorno a quella responsabilità che c'era durante il lockdown, per seguire”. Regole che, ha osservato il governatore, "non sono centomila, sono quattro e sono semplici: indossare le mascherine, mantenere il distanziamento, igiene delle mani e dell'ambiente, e il non creare assembramenti che sono potenziali focolai naturali”.

 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA