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Martedì 06 OTTOBRE 2020
Coronavirus. Falsi test a pagamento a Civitavecchia, coinvolta una infermiera

L’infermiera e il suo compagno, che si fingeva medico, effettuavano falsi test a pagamento, senza farli analizzare, consegnando poi certificati dall’esito negativo. D’Amato: “Se il fatto sarà acclarato l’operatrice sanitaria sarà licenziata. E’ un fatto inaccettabile speculare sulla pandemia”.

Un'infermiera e il suo compagno, che si fingeva medico, effettuavano a Civitavecchia falsi test per il covid a pagamento, senza farli analizzare. A tutti davano finti certificati con esito negativo. A riferirlo è il Messaggero, ma l'avvio delle indagini è confermato anche da una nota della Regione.

Per portare avanti la truffa, riferisce il quotidiano, l'infermiera prelevava gli stick dall'ospedale in cui operava, mentre per i referti era stato preso a modello un documento dello Spallanzani che veniva riprodotto al computer.

Le indagini sono scattate dopo che una vittima della truffa si era rivolta allo Spallanzani per avere chiarimenti sul suo referto; l'ospedale ha risposto che il documento non era uscito da lì ma dalla Asl di Civitavecchia che a sua volta non ha riconosciuto come suo quel referto. Da lì sono scattate le indagini.

In merito all'inchiesta la Asl Roma 4 fa sapere  che le indagini si sono svolte con la massima collaborazione tra l'Azienda sanitaria e i Carabinieri. "La denuncia è partita proprio dalla stessa Azienda sanitaria appena è venuta a conoscenza del referto falso, e subito la Asl si è messa a disposizione per collaborare con le Forze dell'ordine per permettere di individuare i colpevoli. L'Ospedale San Paolo è estraneo ai fatti della vicenda, trattandosi di un caso isolato che sarà trattato secondo i termini di legge”, riferisce una nota della Regione Lazio.

“Se il fatto sarà acclarato - commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato - l’operatrice sanitaria sarà licenziata. E’ un fatto inaccettabile speculare sulla pandemia. Massima collaborazione con i Carabinieri e la Magistratura”.

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