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Lunedì 12 OTTOBRE 2020
“Direzione servizio veterinario regionale deve avere adeguate competenze”. Veterinari scrivono a Solinas contro abrogazione norma

Il Presidente Fnovi Gaetano Penocchio: “Serve intervento immediato al fine di ripristinare la norma che vincolava la Direzione del Servizio regionale veterinario al possesso di specifiche competenze professionali. Riforma del 2014 contribuì ad affrontare in modo innovativo ed efficace le problematiche sanitarie sarde”.

"La recente Legge regionale 1° settembre 2020, di riforma del sistema sanitario regionale, all’articolo 52, lettera d), intende abrogare l’articolo 4 della Legge regionale 22 dicembre 2014, n. 34, recante “Disposizioni urgenti per l'eradicazione della peste suina africana”, una norma che attribuiva le funzioni di Direttore del servizio competente in materia di sanità veterinaria dell'Assessorato regionale della sanità, a dirigenti di comprovata esperienza e specifica competenza nella materia".
 
Così il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio, in una lettera inviata al Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

"Con l’abrogazione di detta disposizione, potrà pertanto essere nominato un Dirigente non laureato in veterinaria e non esperto in materia alla guida del servizio pubblico veterinario della Regione Sardegna. Riteniamo - prosegue la nota - che sia stato compiuto un atto molto grave, le cui motivazioni risultano poco comprensibili e che a nostro avviso rappresenta un passo indietro nella gestione della sanità pubblica veterinaria della Regione. La scelta operata dall’attuale Giunta non solo mortifica il ruolo pubblico istituzionale proprio del Servizio regionale veterinario e, con esso, la credibilità dell’Assessorato regionale della sanità sarda in questo delicatissimo settore, ma svilisce la specificità della nostra professione, che sempre è presidio e tutela della salute pubblica, negando la dignità dei professionisti della medicina veterinaria pubblica, all’interno della quale, occorre ricordarlo, confluiscono la sicurezza alimentare, la tutela della salute e del benessere animale e la tutela ambientale. Sentiamo la necessità di ricordare che la Legge Regionale n. 34 del 2014 ha contribuito ad affrontare in modo innovativo e coordinato le problematiche sanitarie sancendo, con il percorso virtuoso per l'eradicazione della peste suina africana, l’avvio di una nuova era per la Regione Sardegna".

E poi prosegue "Sull’onda virtuosa di tale legislazione, tra il 6 e l’8 luglio 2016, il gruppo di audit del Ministero della Salute si è recato presso gli uffici della Regione Sardegna per svolgere un audit sul sistema regionale di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria (SPVeSA), insistendo in particolare sui criteri operativi previsti dal Regolamento comunitario 882/04, concernente l’organizzazione del controllo ufficiale in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, nonché il grado di utilizzo degli strumenti di governo del Sistema Sanitario nazionale, coinvolgendo gli uffici della Direzione Generale della Sanità dell’Assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale. In questa occasione - aggiunge il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani - gli uffici del Ministero si pronunciarono apprezzando “le iniziative regionali che hanno dotato l’articolazione organizzativa competente in SPVeSA, di un direttore con qualifica professionale appropriata, di provenienza ASL, nonché la volontà legislativa esplicitata nell’art. 4 della LR 34 del 2014, che ha vincolato la conduzione del Servizio regionale competente in SPV e SA al possesso di competenze specifiche in sanità veterinaria”".

Appare quindi incomprensibile "la decisione di invertire la rotta e di ritornare ad un Servizio regionale veterinario meno qualificato e competente, con conseguenze inevitabili in termini di raccordo ed organizzazione della quotidianità e delle emergenze della salute pubblica della Regione".
Con la medesima nota la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari sollecita un intervento immediato al fine di ripristinare la norma che vincolava la Direzione del Servizio regionale veterinaria al possesso di specifiche competenze professionali.

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