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Mercoledì 14 OTTOBRE 2020
Covid. Nieddu riferisce in Consiglio: “La Sardegna ha migliorato la propria capacità di risposta”

L’assessore ha spiegato che attualmente nella Regione ci sono 255 posti letto dedicati ai pazienti Covid e che la Sardegna ha un piano modulare che consente l’attivazione di ulteriori posti letto a seconda della necessità, fino a 402. “Attivazioni che seguono le esigenze dettate dalla pandemia per non rischiare di penalizzare i servizi dedicati alle altre patologie”, ha precisato. E sulle 17 Usca attive in Regione ha ammesso che c'è un problema di carenza medici. “È nostra intenzione potenziare il servizio incrementando il personale e migliorando il coordinamento con i medici di base”.

“La Sardegna ha migliorato la propria capacità di gestione dell’emergenza rispetto alla prima fase, nonostante la crescita della curva dei contagi”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, riferendo in Consiglio sull’emergenza Covid-19. “Se l’aumento dei positivi è un fatto innegabile che sta mettendo pressione al nostro sistema sanitario – sono le parole l’assessore rilanciate da una nota della Regione – i numeri ci dicono che il sistema sta rispondendo in maniera adeguata. I ricoverati con sintomi sono il 5,95% del totale dei positivi, uno dei dati migliori a livello nazionale. Abbiamo aumentato in modo significativo la capacità di testare e tracciare, un aspetto che ci consente di governare meglio il quadro pandemico”.

“Attualmente – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – abbiamo 255 posti letto dedicati all’assistenza dei pazienti Covid. La Sardegna ha un piano modulare che ci consente l’attivazione di ulteriori posti letto a seconda della necessità e che ci permetterebbe, nelle condizioni attuali, di arrivare a 402 posti letto”. Attivazioni che seguono le esigenze dettate dalla pandemia per non rischiare di penalizzare i servizi dedicati alle altre patologie: “Le criticità – precisa Nieddu – ci sono come in ogni sistema complesso, ma è nostro dovere modulare ogni intervento per garantire l’assistenza anche a tutte le persone che hanno bisogno di cure non legate al Covid”. In Consiglio Nieddu è anche intervenuto sul tema delle liste d’attesa: “Ancora prima che la pandemia arrivasse sul nostro territorio, abbiamo stanziato 21 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa – ricorda Nieddu – attraverso l’aumento del volume delle prestazioni nella sanità pubblica. Un piano che è stato bloccato dall’emergenza, ma non è mai stato abbandonato”.

Sull’assistenza territoriale l’assessore della Sanità ha precisato: “Le Usca attive sono attualmente diciassette. Su questo fronte, come per altri, dobbiamo fare i conti con la carenza di medici. È nostra intenzione, in ogni caso, potenziare il servizio incrementando il personale e migliorando il coordinamento con i medici di base”.

“Nel corso dell’emergenza – ha detto ancora Nieddu – abbiamo dato indicazione alle aziende sanitarie di assumere tutto il personale necessario, procedendo con le stabilizzazioni e scorrendo tutte le graduatorie a disposizione. La carenza di operatori sanitari è una delle ragioni di maggiore sofferenza del nostro sistema ed è frutto di anni di tagli e mancati investimenti a cui stiamo, con ogni sforzo, ponendo rimedio. Basti pensare che all’inizio della legislatura Ats presentava economie realizzate sul personale di circa 17 milioni di euro”.

Durante il suo intervento in Aula l’assessore ha, infine, confermato l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale: “Abbiamo ricevuto le prime 100 mila dosi e nei prossimi giorni arriveranno le altre, 530 mila in tutto. La Regione ha chiuso un accordo con i medici di medicina generale e partiremo in anticipo rispetto all’anno precedente. Un’attività di prevenzione oggi ancora più importante a causa dell’emergenza Covid”.

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