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Venerdì 16 OTTOBRE 2020
Covid. Rasi (Ema): “Quasi impossibile vaccino entro 2020. Vicini a possibile inizio uso anticorpi monoclonali”

Il direttore dell’Agenzia europea del farmaco a SkyTg 24 ha poi specificato che in ogni caso “l’arrivo del vaccino è l'inizio della fine della pandemia, non è la fine. Significa che dopo un anno che abbiamo a disposizione il vaccino vedremo la pandemia diminuire in maniera importante”

“È molto difficile, quasi impossibile, avere il vaccino entro il 2020. Direi che l'anno del vaccino sarà il 2021 e speriamo che sarà l'anno dei vaccini, più di uno. È auspicabile e molto probabile che ci saranno più vaccini, è quello a cui stiamo lavorando, ne abbiamo già due in fase di preosservazione, quella che noi chiamiamo la rolling review, e probabilmente la prossima settimana ne arriverà un terzo. Si sta andando veloci”. È quanto ha affermato a Buongiorno su Sky TG24 il direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco (EMA) Guido Rasi.
 
“Se va tutto bene - ha spiegato Rasi - nei primi mesi del 2021 potrebbero esserci tre vaccini approvati dall'Ema. Però tutto deve andare bene, ogni piccolo intoppo è dietro l'angolo”.
 
Rasi ha poi precisato che “l'arrivo del vaccino è l'inizio della fine della pandemia, non è la fine. Significa che dopo un anno che abbiamo a disposizione il vaccino vedremo la pandemia diminuire in maniera importante. All'inizio non si potrà fare a meno di mascherine e distanziamento - ha spiegato -. Se ne potrà fare a meno quando avremo i primi dati dell'efficacia del vaccino, cioè la composizione tra l'efficacia e la resa nella pratica reale, quando si vedrà quante persone rispondono al vaccino, quanto è intenso e quanto dura. Ci vorranno almeno sei mesi per capirlo”.

Ma il numero uno dell’Ema ha parlato anche delle possibili terapie. “I clinici in prima linea hanno imparato a gestire il Coronavirus anche a seconda delle fasi cliniche della malattia. Ci sono almeno due o tre farmaci o approcci che sicuramente sono efficaci, come l'uso del cortisone al momento giusto, non troppo presto e non troppo tardi, oppure l'uso degli anticoagulanti. Ora è molto vicina la possibilità di iniziare a usare gli anticorpi monoclonali, quelli che pare abbiano usato anche alla Casa Bianca”.

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