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Venerdì 16 OTTOBRE 2020
Emergenza sanitaria. In Campania propaganda e pressapochismo



Gentile direttore,
De Luca e l’Unità di Crisi di Regione Campania hanno chiesto al più presto 600 medici e 800 infermieri. Riunione con Protezione civile e Ministero della Salute che hanno a loro volta confermato la disponibilità informando la Campania che è stata aperta una lista nazionale a cui i medici che vogliono partire volontari verso la Regione possono aderire.

Siamo al paradosso dei paradossi! Ovviamente una storia tutta campana. La Campania sforna medici dalle facoltà di medicina napoletane, salernitana e casertana; questi medici si specializzano in Campania e poi sono costretti ad un precariato pluridecennale, oppure, per scongiurare l’instabilità lavorativa, sono costretti ad emigrare in altre regioni. Quindi Regione Campania investe risorse economiche su giovani medici e poi lascia costoro a loro stessi, oppure lascia che la costruzione di queste professionalità sia “regalata” ad altre regioni.
 
I soldi dei Cittadini campani sono utilizzati da altre regioni.

Medici senza Carriere sta denunciando il fenomeno da circa tre anni; abbiamo fornito dati e abbiamo detto in tempi non sospetti che l’impoverimento del territorio avrebbe potuto far saltare l’intero Sistema Sanitario regionale; cosa che sta avvenendo e sta esplodendo nella pandemia da COVID-19.
Allo stato attuale i Cittadini campani, a causa dei ritardi di pubblicazione e assegnazione degli ambiti carenti di medicina generale perseverati da Regione Campania, unica regione d’Italia con tale mostruoso ritardo, hanno a disposizione circa 350 medici di famiglia in meno, di cui circa 150 nella sola città di Napoli.

Nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo i medici, già pochi, per la loro età avanzata sono loro stessi pazienti con patologie croniche, terreno fertile per le complicanze che si possono scatenare per l’infezione da coronavirus 19; conseguenza per cui i Cittadini rischiano di avere ancora meno medici di famiglia sui territori.

Il Presidente De Luca, piuttosto che risanare i ritardi della propria macchina regionale, che consentirebbe di dare ai Cittadini delle province campane medici più giovani, che sono parcheggiati in una graduatoria regionale o specialisti in attesa di concorsi, cosa fa? Chiede medici volontari da altre regioni!
De Luca e i componenti della sua Unità di Crisi stanno mostrando tutti i loro limiti e tutto il loro pressappochismo nel governare la Sanità campana, in particolar modo in emergenza.

Medici senza Carriere chiede che siano pubblicati e assegnati tutti gli ambiti carenti di medicina generale (annualità 2019, 2020 e anticipazione dell’annualita’ 2021, calcolata sui pensionamenti dei medici andati in quiescenza prima dei 70 anni nell’anno 2020), ai sensi dell’ACN 21 giugno 2018, artt. 5 e 6 e ai sensi dell’AIR Campania 2019, Norma finale 3, chiede che siano trasferiti con un decreto “ad horas”, come già è stato chiesto nella prima ondata della pandemia ad inizio aprile e anche a settembre durante la campagna elettorale per il rinnovo de Consiglio Regionale, tutti i medici di medicina generale campani che esercitano in altre regioni.

Medici senza Carriere aggiunge che si unisce alle rappresentanza giovanile del sindacato dei dirigenti ospedalieri, ANAAO, che chiede assunzioni di specialisti ospedalieri e non certo volontari.

Medici senza Carriere si appella alle Organizzazioni sindacali della Medicina Generale, facenti parte del Comitato Regionale ex art. 24, e all’Ordine dei Medici Chirurghi della Provincia di Napoli, responsabile della formazione in medicina generale di tutti i medici campani, e a tutti gli Ordini delle altre province campane di continuare a proclamare lo stato di emergenza in cui sono i Cittadini delle province campane e di usare tutti i loro strumenti, compresi quelli legali, affinché Regione Campania sia rispettosa di tutta la normativa vigente nel pubblicare e assegnare gli ambiti carenti di medicina generale, disponibili a tutt’oggi.
 
Medici senza Carriere chiede un incontro ufficiale al Presidente De Luca e all’Unità di Crisi regionale affinché si possano trovare soluzioni non certo propagandistiche, ma che siano realmente di Tutela della Salute dei Cittadini.
 
Salvatore Caiazza
Medici senza Carriere

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